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Guzzista per sempre!

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Daniele Torresan Moto Guzzi
foto e testo di Alberto Sala

La storia della Moto Guzzi è fatta da tante persone. Il meglio di queste persone si libera quando è presente in loro non solo il puro senso del dovere, ma anche un germe ben identificato che si chiama passione. E il meglio di questa storia d quasi cent’anni è dato non solo dai vari Carlo Guzzi, Giulio Cesare Carcano, Lino Tonti, Enrico Cantoni, Umberto Todero, Bill Lomas e Omobono Tenni ma anche dai tanti dipendenti che hanno dato altrettanto genio, ardore, impegno, passione indipendentemente dal “prestigio” del ruolo.
Ieri sera, mercoledì 29 gennaio 2015, abbiamo celebrato festosamente il commiato di un altro di questi “appestati” di passione. Daniele Torresan ha dato l’addio al suo ruolo di Press and External Relation Specialists del gruppo Piaggio ricordando davanti a un bel gruppo di ex dipendenti, appassionati, concessionari, rappresentanti di club e della stampa, i momenti più belli ripercorrendo le presentazioni dei più significativi modelli Moto Guzzi degli ultimi 9 anni, dove ha avuto un ruolo importante.
Ma il ruolo importante di Daniele non è stato solo lì. Tutta la nostra comunità di Anima Guzzista deve molto a questo vero autentico appassionato che, nonostante le difficoltà e gli ostracismi, ci ha sempre sostenuto, difeso, “rappezzato” e supportato in questi anni, soprattutto in quelli in cui il rapporto con la dirigenza era difficile. E’ stata una delle rarissime figure interne che ha compreso pienamente la nostra tipicità e la nostra importanza.
Il suo discorso di commiato non è stato affatto triste o rammaricante, al contrario: ha voluto farlo attraverso una festa nella cornice del museo, accanto alle moto amate e agli appassionati più vicini a lui, ricordando quanto adori la Moto Guzzi e quanto la consideri – come noi – la marca di motociclette più bella del mondo. Ma lascio parlare lui nel video del suo discorso:

 

Oltre alla nostra targa, che ricorda un momento della produzione del libro di Goffredo, quando si prestò alla necessità della foto posando in tuta (è quello sulla destra che spinge la MGS/01) anche altri gruppi e personaggi hanno voluto omaggiarlo di un ricordo che potesse esprimergli gratidudine.

Così accanto ai famosi dirigenti e tecnici citati prima e accanto ai tanti Vanni Bettega, Piero Pomi, Serafino Valsecchi, il Moretto, Gabriella Stropeni, e via cantando, rendiamo omaggio a questo tassello del grande puzzle che ha reso grande la Moto Guzzi e che siamo sicuri rivedremo spesso a Mandello e agli incontri, da Guzzista con la G maiuscola. GRAZIE DANIELE!

 

settesimo uinterparti

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Foto :  nuradler  Pirriaturi  Pask73

Video :  Pirriaturi  Filippo: E penso AG , Vai piano , Sweet home Chicago , Santacatterina Trio

Commenti:

Renato
Rientrato alla base poco prima delle 2, prendendo qualche secchiata d’acqua tra Mandello e Olgiate Comasco. Era un po’ che non pioveva, ci voleva proprio…

Grazie AG, grazie a tutti!

Max Mitty
Bellissima serata!!!
Grazie a tutti!!!
Max Mitty e Sab.Com

gtv47
Ringraziamo tutti per la bellissima serata Flaviana e Vanni

pirriaturi
Arrivato ca. 1 ora fa, il tempo di sistemare l’UlivoSaraceno. Trovata acqua fino a dopo Bergamo, poi nuvolo – senza pioggia – a tratti il sole!
Grazie a tutti, per tutto (compresa l’amicizia, la simpatia e le facezie). Metterò qualche foto e/o filmato.
Bravi a tutta la classe di russo: si sono applicati ed hanno raggiunto degli ottimerrimi risultati: riprenderemo al prossimo incontro. Hanno la stoffa e le capacità per diventare madrelingua.

Maelganis
Tornato
Volevo ringraziare innanzitutto AgenteWilma che lavora costantemente dietro le quinte e rende possibile la magia per noi poveri mortali
Un altro ringraziamento alla Band che come al solito fa gli straordinari per accontentarci tutti
Un altro ad AG per il premio che d’ora in poi farà bella figura sul mio caminetto
Infine grazie a tutti voi, siete le persone migliori che conosco, Alla prossima!!!

Goffredo
Qui Malpensa. Si torna a casa. Un mega abbraccione a tutti.
G&F

nuradler
Bellissima serata con come sempre in compagnia di tanti amici ..AG.. è magica.. grande abbraccio a tutti e un ringraziamento particolare ad Agente Wilma ed allo Staff al completo per lo sbatti generale , un saluto a tutti da parte nostra ,Giulio , Lella, Paolo 1-2 e family…
rinnovo i saluti al mitico Vladimiro,(la porchetta era perfetta) che questa mattina non siamo riusciti a salutare per la partenza ,un Grazie di cuore ed un arrivederci a tutti !!

MEK1
Come al solito, ma non poteva essere altrimenti …una bellissima serata, grazie a tutti per l’allegria e il buonumore…Un grazie particolare alla “BAND” come sempre travolgente.
Volevo fare un ringraziamento particolare ai coniugi Bettega (Flaviana e Vanni), con la vostra performance mi avete fatto venire la pelle d’oca…bravi, anzi bravissimi… .

ciao a tutti.
Marco

V-007
Dei del creato,
grazie per questo ennesimo uinterparti.
Grazie per dato a Vladimiro (santo subito!) il dono di saper fare dei “serbatoi” davvero fuori dal comune.
Grazie per averci dato la “nostra” band, gli amici, una splendida giornata in compagnia e poter vedere il “nostro” monumento riportato a nuovo.

Meno grazie per avermi fatto rompere la telecamera appena arrivato a casa e, dopo aver cercato tra i miseri resti,
scoprire che ho ripreso il tango del Vanni e la Flaviana ( “Domani vi mando il filmato” ho promesso)
ma nella memoria quel pezzo non c’è…..

Cane
Grazie a tutti, come sempre fantastica giornata…

Pask73
Rientrato a casa verso le 20.
Bellissimo weekend.
Compreso il viaggio con Nello, il Tatuato ed il Porcherrimo!

Skleros
Ci ho pensato un po’ prima di scrivere qualcosa perché delle semplici parole non renderebbero l’idea di quello che provo…
Dato che mai nessuna parola renderebbe l’idea di quanto vorrei dirvi e poiché facendo l’elenco dei nomi sicuramente dimenticherei qualcuno, vi chiedo per favore di accettare un semplice GRAZIE DI ESISTERE a tutti voi per quanto fate e per quello che siete per me…
In camera troneggia l’Opera dell’Amico Ettore, aver visto quanto vi siete premuniti di darmela quando avete saputo che dovevo rientrare in anticipo e a aver sentito il Vostro Affetto tangibile…è una grandissima motivazione per andare avanti nonostante il destino cinico e baro…
Vi voglio bene…

CapMarvelJr.
rientrato oggi, ovviamente sotto l’acqua, come da tradizione del Uinterparti.
Grazie a tutti della compagnia, dai vicini di tavolo Scurzon e “gemelli” Sala 😀 a Max Mitty e Sab.Com. Grazie alla band, a Vladimiro per la porchetta, le canzoni (che adoro anch’io) e il racconto sui “dispositivi in lattice” in coppia con il Tatuato (Che, come al solito, ha fatto mancare il fiato al gruppetto assembrato sotto la tettoia), un saluto ai miei compaesani ternesi, alle famiglie Delson e Nuradler, a Ticcio, a Gof e signora, a Pask, Cipo, Pandora e tutti gli altri… Un saluto al presidente e, soprattutto, alla Presidentessa!

Ovviamente, su tutti, i miei compagni di viaggio e di stanza LadyV7 (meravigliosa, la targa!), Giovanni e IlMario

Ticcio93
…rientrato e “targato”

valigiaio
Tantissimissime grazie a tutti dal sottoscritto e da Loredana.
Un abbraccio a Tutti!!!

L’arrosto era spettacolare

il Valigiaio

Tatuato
Un ringraziamento di cuore per chi si sbatte per tutti noi… un ringraziamento anche a chi mi si è sbattuto(tanti) e a chi ho sbattuto(nessuno)
Grazie

Tonirag
Bello, anche stavolta.
Per la prima volta giunto a Mandello in treno (parlo del Frecciarossa, mica pizza e fichi)
più auto a noleggio da Milano, combinazione comoda e veloce…
Per l’ennesima volta ritrovata la nuvoletta fantozziana che si parcheggia proprio sopra Mandello
inondandola di pioggia… ma ormai ci ho fatto il callo…
Bella la serata al Verde, bello il trio-band di Enrico e le belle canzoni che ci hanno fatto rivivere belle emozioni…
Bello, breve ma intenso.

Contento di avervi rivisti, ci voleva proprio

Vladimiro
Due giornate splendide. Una full immersciòn di Amore Cosmico, di battute, di propositi e di brutte facce … ma anche di cose serie e meravigliose (il restauro del monumento -splendido Simone! – resterà negli annali come esempio civico e di passione).
…solo che dura sempre troppo poco!
…maaaa le foto? I filmini? …nnamooo che le devo fà vedè ai figli che sennò nùn ce credono!
…..Lóv mi tendeeeer lóv mi suìt, tell mi iu ar máin! Aill bi iòrs tru oll di irssss till di end ov tààààimmmm!

ENNAMO!!!!

…già mi mancate!

Scurzon
grazie mille allo staff
è stato il mio terzo uinterparti e ogni volta è un po’ diverso ma sempre bello
anche stavolta sono tornato a casa con nuove conoscenze: Lella, Cane, Pask, Vladimiro
Ti sciort: mi sono aggiornato con le magliette. La ’70 è proprio bella, ma che spettacolo la ’60 in anteprima per pochi intimi !!!
a propo: Luca Cptmarv, sei riuscito ad averne una in esclusiva?
complimenti a MEK1 per la sua maglia a righe, unicissima
Premi: a un certo punto ho creduto che Backstreets avesse ricevuto il premio per aver accompagnato (tampinato) la Laurie e ho pensato mi avessero preso sul serio quando avevo fatto tale proposta, scherzosa ovviamente. allarme rientrato, il premio era per la Laurie
grazie alla comitiva elvetica (Loretta Poldo Elk) per il viaggio insieme

Peccato non aver incrociato Skleros: avevamo qualcosa per te

mi scuso con Aidan per non averla riconosciuta
poi abbiamo scoperto che la sua amica fa parte del club “quelli che hanno paura delle farfalle”
non ci credete? allora se potete, andate su FB a cercare la pagina in merito !!!

infine mi scuso con tutti coloro che mi hanno invitato ad unirmi alla band. sto passando un momento molto particolare e non me la sentivo proprio. sarà per un altra volta, ok?

un abbraccio a tutti e alla prossima

breeze
Mi mancate già

Le immagini di questi due giorni a Mandello mi passano davanti agli occhi.
Lavorare insieme al Monumento del Carletto è stato significativo.
Come sempre il Uinter è stata un’esperienza unica e penso dia dipendenza perchè ancora una volta ci siamo salutati e sto già aspettando la prossima occasione per rivedervi.
Grazie a tutti

Aires
Grazie a tutti per le coccole e l’amore cosmico!
Mi fate sempre sentire felice.
Mai mangiata una porchetta così! Slurp

Aidan
Una splendida serata…. nottata….. mattina!
Grazie dalle due Ilarie che si sono divertite un casino!

Baci a tutti.

totogigi
Come direbbe il Dottore… CHE SPETTACOLO!!
Vorrei ringraziare tutti, e scusarmi con tutti quelli che non sono riuscito a “cacare” durante la serata… ci vorrebbero almeno tre serate di fila e tre giorni interi per poter fare tutto ma comunque è stato – ancora una volta – magico. Bello vedere la gente di Mandello apprezzare il nostro lavoro, bello vedere gente nuova trovarsi subito a suo agio, bello sentire il piacere di ricevere un premio da parte dei nostri premiati (obiettivo raggiunto!!). La nostra passione, e – ancor più – il nostro modo di condividerla ha un valore incalcolabile. Goffredo, Fra, Vladimiro, Maelganis, Enrico e la band i Tatiani, Ticcio (!!) Nello, Andrea, Gigi mia, Mek, Sincodicefiscale, Breeze, Scurzon Elk Poldo, Cane, Beppino, Stefanobrotini, Aidan ex bionda, i Maristelli, Max, Irongate e Cinzia,,Mattia e i bergamaschi, Pirriaturi, Anka & the Family Stone, CapMarvel e la tamponata, Antonio e Cri, Luigi, Sir Bruno Scola, Licio il Monza e tutti i Motoeuropi, Vanni e Flaviana (standing ovation!!), Artack sempre sorridente, Linolemans e la simpaticissima moglie, il Valigiaio, Mototopo, Il Mitico che dovevo ringraziare, la Pandora nuradler e gli altri orobici, Fabio, Alme il capostipite e così via, tutti… ognuno diverso, ognuno con la sua, ma tutti insieme… che figata!!
we (were) few, we happy few, we… band of brothers!

cipo
vi amo a tutti!!!!
soprattutto il tatuato, lui sa perché…..

padre
Per quelli che hanno lavorato sul Carletto complimenti e grazie da parte di tutti gli altri guzzisti.

irongate
come al solito sono stato bene , sono scappato presto , ma , comunque ,
mi ha fatto molto piacere abbracciarvi e salutarvi , questa toccata e fuga
e’ una delle due giornate di “vacanza” che riusciamo a concederci durante l’anno….
ho detto tutto…..

grazie a tutti voi

nik

 

EICMA 2014

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EICMA 2014 Anima Guzzista Moto Guzzi
Foto e testo di Alberto Sala

E’ uno stand molto esteso quello che appare al centro del padiglione 10 della fiera milanese delle motociclette. E all’interno dello stand del gruppo Piaggio, lo spazio dedicato alla Moto Guzzi è indubbiamente molto vasto. Dal mio punto di arrivo (dopo essere passato per lo spazio della Millepercento con Alba e CaliforniaBlack Mamba) la prima cosa che appare è l’area dedicata alle nuove V7, presenti in quattro nuove livree: Dark Rider, Scrambler, Legend e Dapper. Non sono veri modelli nuovi, ma dei kit di personalizzazione dai quali sarà possibile pescare anche ‘trasversalmente’ in modo da potersi assemblare la propria V7 in base ai propri gusti personali. La Dark Rider si caratterizza per la livrea scura, il cupolino (che ricorda un po’ vagamente quello della prima Le Mans), i fianchetti e parafanghi in alluminio. Bello lo scarico Arrow nastrato. La Scrambler vede l’adozione dell’alluminio satinato sui parafanghi, tabella portanumero e scarico alto due in uno, più naturalmente le ruote tassellate, una griglia sul faro con portanumero integrato, borsa portattrezzi, guancette sul serbatoio e altri dettagli tipici delle Scrambler. La Legend è la più vistosa e piacerà forse ai nostalgici del SuperAlce, visto che la ricorda molto. Livrea da esercito, faro supplementare e paragambe, da indossare addobbati alla Lawrence d’Arabia de noartri. La Dapper strizza un po’ l’occhio alla Racer, con particolari in alluminio lucidato.
Le versioni di serie (Stone, Special che adottano la numerazione romana II aggiuntiva, come negli anni ’70-’80) hanno nuove colorazioni e tutta la gamma gode delle ultime modifiche tecniche, come il nuovo cambio a 6 marce oppure il riposizionamento del motore, leggermente avanzato e ruotato in modo da far guadagnare un po’ di spazio alle ginocchia dei più alti. In più c’è l’adozione su tutta la gamma di ABS (che ormai diventa obbligatorio) e controllo di trazione, fondamentale ques’tultimo per non farsi fregare dalla poderosa potenza a disposizione 😉

 

Sulla destra della gamma V7 c’è l’area Garage. Qualcosa di più evoluto rispetto alla corrispondente area vista già all’open day dello scorso mese a Mandello. Cominciamo dalla parete di fondo perché è piuttosto significativa. Dai monitor appesi viaggiano a rotazione dei video molto ben fatti su quattro preparatori: Giuseppe Carucci (South Garage), Filippo Barbacane, Millepercento e Radical Guzzi. Non sono video fatti in economia o in fretta e furia… la valorizzazione dei preparatori è un aspetto che evidentemente viene considerato importante per creare un contorno gustoso al mondo Guzzi che finora è stato nulla più che le nude e crude moto di serie. Non solo: al di sotto dei video, altri monitor interattivi consentivano di giocare con il configuratore delle moto, attraverso il quale è possibile testare visivamente l’effetto dei tanti optional del mondo V7. Con perfetto tempismo ecco i contenuti sul sito dedicato www.garagemotoguzzi.com.
Davanti ai monitor sono esposte alcune belle special dei preparatori già citati. Dire che impreziosiscono è dire niente… l’operazione è decisamente riuscita, anche se va detto che mancando un modello in produzione col vecchio telaio Tonti (o per meglio dire, mancando dalla produzione una naked sportivetta a semimanubri), con le moto di Barbacane e Radical Guzzi si crea in parte un po’ un “buco” di desiderio abbastanza palpabile. Comunque sia: molto bella e raffinata la scrambler di South Garage. Unica perplessità, lo scarico, tanto bello quanto facilmente ustionante. Meno raffinata esteticamente quella di Millepercento, ma dallo scarico più sicuro e pratico, che passa in maniera intelligente dietro agli ammortizzatori posteriori dotati di piccolo distanziale.

 

Mi avvicino alla parte frontale dello stand ed entriamo nel secondo (e ahimè ultimo) mondo Moto Guzzi, quello della California. Qui le novità si chiamano Eldorado, Audace, Touring S.E. e il prototipo MGX21 ma andiamo con ordine.
L’Eldorado è una California con gomme da 16” e pneumatici a fascia bianca, cerchi a raggi, manubrio a corna di bue, parafangoni con gruppo ottico posteriore a gemma e l’affascinante estetica della prima versione americaneggiante della V7. E’ una bella California tondeggiante, morbida e affascinante. L’Audace è una custom ulteriormente incattivita e impreziosita da fibra di carbonio sul serbatoio e fianchetti (penso optional) più altri dettagli tendenzialmente scuri e opachi, con una sella molto curata e morbida mentre contrasta un po’ la forcella con gli steli non più coperti e il faro anteriore striminzito. La versione in carbonio monta anche degli inediti cerchi semilenticolari molto belli.
La Touring S.E. è una Touring dalla livrea meno “leccata” della precedente, perdendo il monocolore e guadagnando una nuova sella con schienalino e maniglione cromato, più nuovi fianchetti.

E veniamo all’esagerato prototipo MGX21. Chiaramente ispirata dalla recente moda delle bagger americane, sembra un po’ la moto di Batman. Il nero carbonio totale fuso con la meccanica anch’essa totalmente nera e il vistoso ribassamento la slanciano come una locomotiva minacciosa… sembra un po’ una California ridisegnata da Frank Miller, come fosse fuoriuscita da dentro Sin Sity. Oscuro e minaccioso il cupolone che ricorda inevitabilmente quelli Harley ma senza sfociare nel clone, anzi, restando coerente col resto. Sì, è una bagger (anche se più futuribile che reale… non si apre neppure un piccolo oblò), ha la ruotona anteriore d’ordinanza… ha quelle alette ridondanti a fianco delle pedaliere, è un po’ inclinata all’indietro ma nel complesso fornisce un’impatto notevole. Un’idea del potenziale di sviluppo di questo capolavoro di moto a nome California 1400.
Vedendo l’insieme della zona californiana, è evidente lo sviluppo del prodotto in diretto attacco ad Harley Davidson. Se due anni fa c’era questa nuova cruiser decisamente un passo avanti, ora c’è non più solo due ‘avamposti’, ma c’è un fronte di attacco molto più articolato, che sembra un po’ sussurrare ai biker “guardate quante versioni, ora non avete più scuse per dire di no alla California”. E anche la gamma di accessori, pur restando ancora assai lontana dalla mostruosa quantità disponibile per gli harleisti, comincia a diventare anch’essa abbastanza massa critica.
Uscendo dall’area vintage, il deserto. Dove una endurona dovrebbe trovarsi bene, invece l’unica Stelvio, con a poca distanza l’altra orfanella Griso, appaiono come due moto non dico dimenticate ma quasi. A parte un po’ di vernice nuova, non c’è null’altro per loro. Niente ABS poi per la Griso, il che non fa presupporre nuovi sviluppi.

La percentuale di suolo occupato dalla nostra marca preferita è però inversamente proporzionale alle vere novità presenti. In Aprilia non c’è tanta metratura ma abbiamo la nuova RSV4, esteticamente pochissimo differente ma con ulteriori step evolutivi tra motore, elettronica e ciclistica, la nuova Tuono, più la nuova Caponord, e soprattutto, svetta su un alto piedistallo il primo prototipo della nuova Aprilia MotoGP, la vera grande novità dell’intero gruppo Piaggio. Moto assai affascinante (per quanto può esserlo un prototipo… anzi nel caso di Aprilia proprio per quello) e dalle apparenti misure molto contenute (sarà l’effetto del nero ma appare molto piccola).
Differenza ulteriormente marcata dalla presentazione stampa. Il marchio Aprilia (e non poteva essere altrimenti) fa da padrone, dapprima con la valorizzazione dell’impegno sportivo che ha portato allo splendido risultato del campionato del mondo Superbike, e poi con il piano di conquista del campionato più prestigioso, quello della Moto GP. Dapprima Colanninno e poi i vari Mercanti e Davide Zanonini (responsabile Marketing del gruppo) hanno snocciolato i successi sportivi, sottolineando soprattutto quelli conquistati dal 2004 ad oggi, dando molto spazio alle prossime sfide nelle competizioni. Nella parte dedicata alle Moto Guzzi, la strategia di fondo è in pratica imperniata sul vintage. Non è passato nessun altro sviluppo o pensiero, almeno al momento.

 

Spunti interessanti dagli altri stand

BMW

A parte il palese clone della Ducati Multistrada a nome S1000 XR (era già brutta la prima…), molto belle le quattro special esposte, dei giapponesi Cherry’s Company, Hide Motorcycle, 46 Works e Brat Style, frutto del contest RnineT Custom Project organizzato dalla BMW a tema (neanche poi tanto) NineT.

DUCATI

EICMA 2014 Anima Guzzista Ducati ScramblerBella la nuova Scrambler. Soprattutto la classic, coi cerchi a raggi e parafanghi in alluminio. Discutibile la zona sella-coda, un po’ cicciotta e non ben finita. E’ comunque palesemente una moto economica, le finiture sono piuttosto – appunto – economiche. A dir poco balordo il giro dei cavi sulla forcella.

MAGNI Filo Rosso – PATON

L’ultimo motore MV – quello della Brutale 800 – è bello pulito e compatto e non sta male anche inserito in una moto palesemente old stile. Molto bella, con tra l’altro un fracco di cavalli. Peccato per il radiatore. A fianco la bellissima Paton vista correre al TT.

HONDA

La RC213V-S è semplicemente stupenda. Una bomba. Peccato costerà quanto un bombardiere.

TRIUMPH

Anche qui, con nulla di veramente nuovo e soprattutto bello, da notare due belle special, soprattutto la scrambler, con le gomme tassellate belle ciccione. Molto figa. (no, non “molta figa”… quelle tutte ucraine o dell’est… manodopera meno costosa)

POLINI

EICMA 2014 Anima GuzzistaStupendo il vespino oro. Lo voglio!!

MOTOTURISMO

Era esposta la gloriosa Vespa del mai dimenticato Roberto Patrignani, quella del suo mitico raid Milano – Pechino.

SUZUKI

Oltre al nuovo prototipo per la MotoGP, molto bello, era presente un po’ defilato uno strano prototipo bianco e grigio piuttosto interessante.

BROUGH SUPERIOR

EICMA 2014 Anima Guzzista Brough SuperiorLe resurrezioni non hanno mai fine: altro marchio storico che risorge. Un po’ discutibili le forme.

YAMAHA

A parte la nuova R1, invero piuttosto deludente, anche in Yamaha gironzolavano alcune special, molto bellina la piccola oro. Non male anche la yjr1300.

MV AGUSTA

EICMA 2014 Anima Guzzista MVcon qualche spigolo in meno sarebbe assai bella anche questa Dragster… stupendi i cerchi.

 

Campionato Endurance 2014 – Misano

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AnimaGuzzista competizioni Mugello 2014 classifica endurance
Gallery fotografica a cura di Michele Melelli, Alberto Bassi e Arianna Borghi

 

100.000 km oltre i sogni

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100.000 km oltre i sogni

di Claudio Ranallo

 

Chi l’avrebbe mai pensato che a quasi 50 anni uno si possa ritrovare in un piazzale antistante un Bar a festeggiare con il Tricolore danzando intorno alla propria moto. Il tutto mentre qualche avventore ti guarda attraverso il parabrezza di un auto divertito, oppure un altro seduto al tavolino attonito pensando a chissà quale droga ho assunto. Le automobili che passano non sentono la cantilena che canto durante la danza gioiosa intorno ad “un pezzo di ferro” appoggiato su uno stangone di ferro, mentre cerco una posizione per  fare delle foto a sto cancello altre posizioni per immortalare con l’autoscatto l’idiota con il suo bestio. Tutto questo in un tranquillo week-end di ottobre, non di paura ma di pura e sana minchitudine.
Sei anni fa conobbi lei nascosta tra il vestiario di una concessionaria, rilegata a stare dietro a degli stendini di giubbini da motociclista marchiati perché il concessionario non trovava chi la apprezzasse. Come una bella donna mostrava la sua lunga gamba così lei concedeva solo parte del pneumatico anteriore, e per vederla dovevi andare verso lo stendino, girarci intorno e scoprirla leggera sul cavalletto centrale. “Occasione” scritto di fretta con un pennarello su un pezzo di cartone mal tagliato ed infilato tra la sella del pilota e quella del passeggero. Impolverata è stanca in quella luce tra neon e sole, era li lontana dal salone dove decine di moto di altra cultura si ammassavano plasticosamente rubando la scena l’una alle altre. Neanche le poche cugine italiane stavano vicino come in una favola la bella Cenerentola  era condannata a starsene per conto suo.
Non so se in quei pochi minuti tutto questo mi passò per la testa fatto sta che quell’immagine mi è rimasta scolpita dentro ed uscendo avevo già una proposta di permuta tra la Nevada e Lei, California EV Valvole Idrauliche. Una settimana terribile quella, tra la voglia di liberare la Cenerentola da quella polvere e la tristezza di dover lasciare una moto che in 14 mesi mi ha fatto viaggiare per 19.000 km. Ma tutto forse era già stato scritto ed io non dovevo far altro che seguire il copione e farmi trasportare da questa follia, questo venticello che solo con delle grandi ali si riesce a governare per poter ammirare dall’alto quello che in realtà accade in basso. Era Giugno 2008, di sabato mattina mi presentai con la Nevada lavata e lucidata davanti alle porte del concessionario chiedendogli di non lasciarla li ora che ripartivo, mi si strinse il cuore appoggiai la mano sul bauletto e sul manubrio ed in silenzio le chiesi scusa per quel presunto tradimento con la sorella maggiore ed è stato forse proprio li che lo spirito della piccola si spostò sulla maggiore trasferendo quella magia che sentii appena la conobbi. Ammetto che il rombo della maggiore mi fece dimenticare quasi subito il tradimento. In quell’attimo anche un po’ bastardo.
Sono trascorsi 6 anni con lei usata per ogni piccolo spostamento, giorno dopo giorno aumentava la confidenza e la sensazione di essere in simbiosi con questo pezzo di ferro. Chilometro dopo chilometro, curva dopo curva lei mi guidava, mi rallentava, aggiustava traiettorie che mi avrebbero portato fuori strada, mi infondeva sempre maggiore sicurezza ed allo stesso tempo mi ammoniva quando facevo lo scemo. Raccontare circostanze particolari possono farmi passare per scemo o per pazzo ma in fondo queste piccole verità fanno parte della propria storia ormai non più solo mia ma Nostra.


Quando le moto hanno un anima questa interagisce con la tua solo se verso di essa dimostri sincero affetto e profonda gratitudine. Solo chi ama la propria passione ottiene questi miracoli e non saranno le mie farneticazioni a confermare la verità. In diverse circostanze quest’anima si è manifestata e mi ha fatto amare questo pezzo di ferro.
Poi fuori dalla nostra relazione si è conosciuto un mondo fatto di altre persone spinte in alto delle loro ali sulla stessa passione, passione che accomuna uomini e donne di diversi luoghi, città, nazioni, continenti. Passionari che si incontrano ogni 2, 4 o 10 anni nello stesso nido li dove quel ramo del lago di Como diede origine a qualcosa che neanche i fondatori credo avessero mai immaginato, una fratellanza basata su ferro, olio e benzina, odori di officina e rumori di forgiatura. Come allora anche oggi seduti intorno ad un tavolo si parla, si ragiona, si ride e si piange sulle proprie storie e le storie che arrivano da lontano, di fratelli Aquile anonimi e sconosciuti che hanno compiuto e compiono imprese magari oggi non più straordinarie ma comunque cariche di atmosfera e tensione.
Carlo,Vittorio Emanuele e Giuseppe non avrebbero mai immaginato che la loro creatura si sarebbe evoluta in Storia. E quell’Aquila in onore del compagno scomparso stampato sui serbatoio altro non fa che stringere in genuina fratellanza coloro che cavalcano quell’Aquila dalla notte dei tempi siano essi bianchi, neri, rossi, verdi o gialli, è sarà questa passione che ad altri procura un profondo risentimento che li porta a denigrare e sminuire la nostra Storia. Ma sono semplice fantasie e vero, mi spiace per gli altri che non possono sognare, noi ci possiamo permettere questo lusso.
100.000 chilometri di pura passione mista ad un pizzico di follia ed una leggera spolverata di presunzione che mi ha permesso di conoscere centinaia di Guzzisti ed i loro destrieri. Tutti uguali ma tutti diversi, ammucchiati sotto le tende nell’umidità del lago di Como, a mangiare insieme nei locali più impensabili degli Appennini, a trovare amici che li ospitano nelle loro case con la scusa di un piatto di tagliatelle al sugo di cinghiale, a degustare formaggi, vini, castagne e tutto quel ben di Dio che è la più genuina occasione per macinare chilometri, chilometri e chilometri, curve, contro curve e curve contro curvate, sole, vento, pioggia e neve. Tutto questo solo per far andare su e giù i pistoni, far girare il motore e far librare l’Aquila sul serbatoio.
Tutto questo in soli pochi 100 mila chilometri. Non oso immaginare i prossimi 100 mila.
Grazie a tutti voi fratelli Guzzisti, Grazie a te mamma Guzzi.

Passione, ” ‘na storia Italiana”

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immagine-racconto

di Domenico “Mimmo” de Caprio

 

Era ‘o luntano 1919, forse ‘nu Natale,
quanno Carluccio Guzzi facette ‘a Normale.
A Mandello int’a n’officina ‘e nu ferraro
aveva criato ‘nu giuiello overamente raro.
‘Nsieme ‘e cumpagne Parodi e Ravelli
avite fravecato e vulato cu tanti modelli;
cu ‘o Galletto e l’instancabile Airone
ci è regalato ‘na sfrenata passione!
‘O mutore quattro tiempi cu ‘o cilindro orizzontale:
‘nu vero orologio… è ‘na truvata geniale!
Inimitabile ‘o rombo quanno passa pà via
al pilota dà sicurezza e ‘a sacca tanta economia.
‘Nu garofano all’occhiello pe’ studi e progettazioni
tre ‘nciegnere: Carcano, Todero e Cantoni
dell’università della moto docenti d’eccezione,
cu’ nostra grande emozione simmo arrivate ‘o Falcone.
I ploti comme ‘a Tenni, Balzarotti e Ghersi
trofei agguantate cu’ sacrificio e mai persi.
‘A Moto Guzzi a otto cilindri canta comme a mille sirene
è ‘na sinfonia ca te fa sciogliere ‘o sango dinto ‘e vvene!
Io cu’ mamma e papà ricordi di una vita
all’alba cu’ ‘o Galletto a Lagonegro pe’ na gita.
So passate cinquantanni… se scagnato ‘o culore
ma basta ‘na pedalata e s’accende core e mutore.

Open House 2014: gallery

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open house 2014

Gallery di Aires, Diegodelson, totogigi e qualcun altro

 

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Campionato Endurance 2014 – Vallelunga

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AnimaGuzzista Endurance Vallelunga 2014

Foto di Vladimiro Corbari, Cristina Cortinovis e Wall-E

 

FERVIDI PREPARATIVI

PARTENZA!

CAMBI E RICAMBI

Aquile Lepine – 15° Incontro di Primavera – i report

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Aquile Lepine Incontro di Primvaera 2015 Anima Guzzista

Aquile Lepine: racconto di Romeo722Runner

Racconto di Romeo722Runner     eccomi, ci sono anche io. mio primo incontro di primavera, mio primo raduno guzzista, mio primo raduno in moto. che dire? a dir poco emozionante. non ho trovato amici, o persone che condividevano la mia nuova passione (guido una Guzzi da pochi mesi, grazie alla generosità di mio fratello), ho trovato […]

Aquile Lepine: racconto di Babaozzu

Racconto di Babaozzu   DDay Amici, Amiche, Fratelli, Sorelle, ma anche Anima Guzziste tutte……eccocimi quivi a raccontare, se riesco, questo meraviglioso, stupendo, unico……..ma anche un po’ bagnato “Incontro di Primavera” ….. Chiaramente, come ogni volta, è impossibile descrivere tale incontro…un così ben miscelato prodotto, siffatto di amicizia, fratellanza, motori, cibo, cazzate varie….. insomma…L’Incontro …mica cazzi!!!!! […]

Aquile Lepine: racconto del Tatuato

Racconto di Tatuato   Grazie della compagnia, grazie di avermi sopportato e grazie che mi avete fatto rilassare. Chiedo scusa se non sono stato molto presente e partecipante :asd: ma vi ho voluto sfruttare, avevo bisogno di assorbire le vostre cazzate per sentirmi meglio… dopo 7 anni di tunnel che non ho arredato ma apparecchiato, […]

Aquile Lepine: racconto di Vladimiro

Racconto di Vladimiro   Ogni volta un pò di più. …e questa volta faccio fatica a cominciare, a trovare il bandolo della matassa che non può essere cronologico. No, proprio non può. Sono tutti volti, episodi, situazioni, posti che mi saltano in mente alla rinfusa. Ok, poi vi presento quello che mi vende la roba… […]

Aquile Lepine: racconto di Nedo

Racconto di Nedo   Resoconto parziale dal mio punto di vista dell’incontro di primavera 2014 – Monti Lepini (Prologo) Attendevo con trepidazione questo evento e mi ero ritagliato il giusto tempo e la giusta tranquillità per godermelo fino in fondo. L’obiettivo era “starci dentro” lasciando a casa tutto il resto. Così ho proprio staccato il […]

Aquile Lepine: racconto di Goffredo

Racconto di Goffredo     Foggia, pendici del Cervino, Giugno 2014 Alla capiente attenzione del Tenente Pallino Stella della Nonna Rambaldo, Caserma CC Heater Parisi, Aulla (Au), Palo Alto (ci fo un salto) Documento Topsicret redatto dal brigadiere Lovediecco Marino, di stanza nella sua stanza, Caserma CC Amber Coolet, Null (Aosta) OGGETTO Verbale raduno Aquile […]

Aquile Lepine: i commenti

  Foto:  Diego, Pask Video:  AnimaGuzzista   da Twin-Twin » dom giu 01, 2014 9:09 pm Sintesi di 2 magnifiche giornate Lepine: Sabato: Accolto con magistrale bruschettata da CP, condimento a base di lubrificanti vegetali e animali un’ottantina di km di curve per rimestare e smaltire appena il tutto prima di rimpinguarsi alla grande a Vallepietra […]

Aquile Lepine: racconto di Romeo722Runner

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Aquile Lepine Incontro di Primvaera 2015 Anima Guzzista

Racconto di Romeo722Runner

 

 

eccomi, ci sono anche io. mio primo incontro di primavera, mio primo raduno guzzista, mio primo raduno in moto. che dire? a dir poco emozionante.
non ho trovato amici, o persone che condividevano la mia nuova passione (guido una Guzzi da pochi mesi, grazie alla generosità di mio fratello), ho trovato fratelli, zii, sorelle, persone che mi sembrava di conoscere da sempre.
innanzitutto un ringraziamento alle truppe cammellate alias scrotonuragici che mi hanno subito accolto come uno di loro, forse perchè sono accozzato (raccomandato), già dal loro sbarco a civitavecchia, mentre mi faceva male il culo perchè mi ero sparato Milano-Civitavecchia con poche o niente soste. solo per benza e pipì.
ho avuto il piacere di rincontrare Strya e Gonares, che conscevo già, ma poi dividere la stanza con zio Bos (per me sei uno zio. il caso è chiuso). mi non ti dromì gagghendi! e Andrea. Bravi ragazzi, niente da dire, ma parlano di uno strano! e dicono di parlare in sardo. boh?
mi aggiungo ai complimenti e alla stima per il grande Rotondo, con cui ho condiviso un bel po di km, dietro alla sua Vespa. a un certo punto l’ho abbandonato, perchè iniziavo a sentire la fame, ma , una sosta per benza, una volta ho sbagliato strada e son salito alla stazione sciistica, ecc, alla fine siamo arrivati al ristorante insieme.
poi devo dire due parole sui pauerrenger: tutta la mia stima. simpaticissimi. a un certo punto li guardavo, e tra me pensavo: no, non è possibile. non sono reali. mi sembrano personaggi dei fumetti, o dei cartoni animati. anche loro con quel difetto di pronuncia che dicono di parlare il sardo. boh? tipo: aggiu lu gabbu a gaggu, gurri gurri lu treni ma lu vagoni bura, ecc.
poi tocca sicuramente un ringraziamento al grande Ivan che ha organizzato tutto questo, con l’aiuto di Vladimiro e altri che non conosco, ma li ringrazio tutti ugualmente.
poi c’è Pandora. così dolce, carina, e poi con la sua brevina con scarichi aperti che nelle curve ci dava che ci dava, anche sul bagnato. facevo una fatica a starle dietro! ma tanto, anche se era avanti di 4, 5 o 10 curve, e non la vedevo, con quegli scarichi la sentivo nitidamente e sapevo perfettamente che direzione prendeva agli incroci.
poi c’è Macho. grazie per la compagnia nel viaggio di rientro, spero di non averti rallentato troppo, ma, già a magliano sabina mi faceva male il culo, e la mia (lo so, non è mia) nevada voleva spesso da bere. poi all’arrivo a milano mi sono accorto anche di aver finito la frizione. o meglio, il paraolio lato cambio ha pisciato e l’ha fatta slittare. ma questo lo abbiamo scoperto solo dopo averla aperta e cambiata. vabbè. dopo 70mila km in 9 anni, ci sta.
poi c’è bici linder. anche con lui ho condiviso un tratto di strada di rientro il sabato , e mi son trovato bene
poi califoggiano, nedo, tinky winky, (non so perchè ma mi viene da chiamarti così, noise), tutti fratelli acquisiti, anche se abbiamo parlato poco, e non abbiamo mai viaggiato insieme.
e un attimo, a tatuà, mo arivo pure da te: cazzo, ma quanto parli? e tutte quelle cazzate da dove le tiri fuori? io ti ascoltavo allibito, dicevo tra me: no, non è possibile, si è studiato un copione, oppure è da ricovero! forse la seconda? sei simpaticissimo comunque. non cambiare mai. anzi, una cosa cambiala: non so se te l’hanno mai detto, ma vantarsi di avercelo piccolo, non è che vada così bene. poi fai tu.
e il grande rana baut che si è presentato al nostro tavolo con la birra ichnusa!! quale affronto! ti sei guadagnato la mia stima, ma non solo per quello.
e poi c’è il Berghella……………… ………….. ……………. ……………….. io non sapevo come ci si comporta a questi raduni, durante i giri. ed eccomi dopo la partenza da C.P., dietro (o forse prima ero davanti, ma poi mi ha passato) a Pandora, che ci imbattiamo nella moto che più mi aveva incuriosito: una Guzzi da enduro. visto che era dietro a una Panda 30 dell’82 a 25 all’ora, Pandora l’ha passato senza esitazione. io, arrivandogli agli scarichi, ho un po di esitazione, mi pare brutto passarlo. sono l’ultimo arrivato! che si svernicia così uno che di raduni ne avrà fatto più di mille? dopo poche curve, vedo che la Panda 30 raggiunge una velocità massima di 29 km orari. e il Berghella sempre dietro. al che ho pensato: qui c’è qualcosa che non va. allora apro il gas di circa il 10% e gli stacco tutti gli adesivi dalle fiancate. no, gli stacco la ruggine, dalle fiancate. comunque lo passo. poi mi pareva brutto seminarlo. solo che Pandora se ne andava, e io che ne sapevo di che strada bisognava prendere? allora mi son dato da fare e ho cercato di raggiungerla. ma tanto, come ho detto prima, mi facevo guidare dal suono dei suoi scarichi.
complimenti ai post di nedo, tatuato, ma il più fora de gabbu si è poi rivelato babbaozzu, che ha scritto tantissimo. da farmi sganasciare. sempre con quell’accento strano, che dicono di parlare in sardo. boh? ho anche assaporato il suo vero dialetto, il catalano. non l’avevo mai sentito, ed è stranissimo sentir parlare un sardo in un quasi autentico spagnolo.

tutto questo senza nulla togliere a tutti quelli che non ho menzionato, che sono stati fantastici solo per il fatto di essere presenti.

ah, si. un ringraziamento particolare a mio fratello, che mi ha dato in comodato d’uso la sua nevadina, e mi ha permesso di entrare in questo meraviglioso mondo, che prima guardavo dal di fuori, perchè me lo raccontava lui. GRAZIE FRADI!

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