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Report di una fantastica giornata pugliese

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fantastica giornata pugliese

di Enzo Nasto (enas84)

Eh si amici miei, quella che ho vissuto il primo novembre scorso è stata proprio una fantastica giornata pugliese! Alla fine ce l’ho fatta, ho partecipato anche io al I° Incontro Guzzifoggiano di Anima Guzzista. Ma partiamo da lontano…
Verso la metà di ottobre compare nella bacheca incontri del forum di Anima, un topic intitolato I° INCONTRO GUZZIFOGGIANO, aperto da Francesco, alias “francescodd”, che lancia la proposta, ovviamente rivolta in primis ai suoi conterranei, di organizzare un incontro guzzistico. La passione e l’entusiasmo di questi pazzi amici pugliesi mi coinvolgono subito. Francesco, Carmine, Salvatore, l’emigrante Fabio, fanno crescere in me la voglia di partecipare a questo incontro. Ma ci metto un po’ di tempo per comparire sul topic. Come ho raccontato in un altro mio scritto, questo non è un bel periodo per me. Tra le tante cose, che non sto qui a raccontarvi, la mia moto è fuori uso. E allora dico a me stesso: ma dove mi presento? Devo prima ritrovare la serenità e la moto…Anzi, devo riappropriarmi della mia Splendida, che è la mia felicità. Ma questa è un’altra storia, che mi ha visto improvvisarmi meccanico, per fortuna finita nel migliore dei modi, anche se è durata un bel po’ e non è stata affatto facile!
Sistemata la moto, posso lanciarmi anche io a pieno titolo nell’incontro guzzifoggiano, anche se darò la certezza della mia presenza solo all’ultimo minuto. Gli inviti e gli incoraggiamenti, soprattutto di Salvatore e Carmine, scacciano via i miei ultimi dubbi, anche sul punto di sbarco in terra pugliese. Un po’ mi avete confuso però!!! Ci si vede alle 8.30 al casello di Cerignola Est.
La mia giornata comincia molto, molto presto. Anzi, posso tranquillamente dire che quella precedente non si è mai conclusa, visto che dormo pochissimo, un po’ perché non vedo l’ora di partire, un po’ perché c’è un vento quasi spaventoso. E così ci scappa anche qualche “danza notturna per il buon tempo”. Mi alzo verso le 5, in abbondante anticipo sulla tabella di marcia. Gradita sorpresa, il tempo è buono! Faccio colazione e mi preparo in tutta tranquillità. Alle 6 sono nel garage, porto la moto fuori, e mente indosso giubbotto, gilet, guanti, sottocasco e casco, “lei” è li che si riscalda sul cavalletto centrale. Il borbottio della V mi affascina in una maniera indescrivibile. Sembra dirmi “fai presto, partiamo”! E così ci mettiamo in marcia dopo pochi minuti. Faccio il pieno a due passi da casa, poi prendiamo la SS268 che ci porta al casello di Palma Campania dell’autostrada A30. Dopo una decina di km siamo già sulla A16 Napoli-Bari. Voglio un attimo sottolineare questo mio parlare al plurale. Anche quando viaggio da solo (e le occasioni sono più che frequenti), non mi considero mai solo, perché con me c’è sempre la mia moto, e ci sono sempre emozioni e sentimenti che non mi fanno mai sentire solo. Anche cantare come uno stupido nel casco è un ottima compagnia. Il viaggio prosegue liscio, non supero mai i 120-130 km/h, anche il tempo è bellissimo. Ad un tratto, non ricordo dove di preciso, una macchina comincia a lampeggiare e suonare, facendomi impensierire. Poi mi supera e i due occupanti mi salutano. Dietro hanno il carrello con su due moto elaborate pronte per la pista. Mi ha fatto davvero piacere il loro saluto, ovviamente ricambiato, perché noi guzzisti siamo spesso snobbati. E’ sempre bello incontrare altri motociclisti, anche se con modi diversi di vivere questa meravigliosa passione.
Dopo 160 km esatti rifaccio il pieno, e nella “goccia” (così chiamo il serbatoio), entrano giusto 8 litri di carburante, che significano una percorrenza di 20 km/l. Supero Cerignola Ovest, proseguo in direzione di Pescara, e dopo un po’, un bel po’, finalmente giungo a Cerignola Est, e penso: Carmine, ma non dovevano essere 5 km da casello a casello?!?! Pago alla cassa automatica, che ovviamente mi da come resto un mare di monetine. Che cosa simpatica raccoglierle, molto presto passero al telepass.
Subito dopo il casello c’è un distributore con annesso bar, e trovo ad aspettarmi un nutrito gruppo di guzzisti! Ci sono Carmine e Filomena, Peppe, Antonio, Fabio il califoggiano che mi da il benvenuto con un bel caffè, e Nicola, amico jappomunito di Carmine (che per tutta la giornata tenterà invano di convertirlo). Dopo poco arrivano anche Franceso e Raffaella, Maurizio “Urraco” e un suo amico con il bicilindrico girato, cioè una Ducati. Salutiamo gli ultimi arrivati, le foto e i “ce l’abbiamo fatta” non si contano, e siamo pronti per partire per Castel del Monte, dove ci ritroveremo con gli altri. Sulla strada si uniscono a noi altri tre amici, con due luccicanti Falcone 500 e un 850 T5. Arriviamo al Castello dopo aver sbagliato una volta strada (ancora non ho capito chi si è distratto, ma il motivo è ben chiaro a tutti). Qui i vigili, forse sconvolti dalla nostra invasione, ci fanno spostare più volte.
Man mano arrivano anche gli altri, e purtroppo arriva anche una triste notizia, che nessun motociclista vorrebbe sentire. Uno dei nostri è caduto. Enzo è scivolato in una curva, prendendo una brutta botta. Su tutti noi scende un velo di tristezza. Salvatore Accardo, altra mente di questo incontro, appena arrivato stenta a salutare i presenti, è davvero sconvolto. Poi cominciano ad arrivare buone notizie dall’ospedale, tutti ritroviamo un po’ di serenità e possiamo visitare il Castello, costruzione davvero incantevole, così come il luogo. Dopo circa un’ora ci ritroviamo vicino alle nostre moto, pronti per partire alla volta di Altamura, dove in un piazzale ci attendono i Carabinieri con le Guzzi, e…un gustoso aperitivo, altra fantastica idea di Salvatore. Dopo la sosta, salutiamo gli amici che non restano a pranzo con noi e ci dirigiamo al ristorante. Arrivati qui, rimaniamo tutti colpiti dall’aspetto davvero raffinato del luogo, tanto che io e Sam pensiamo che sia davvero fin troppo per noi “rozzi” motociclisti! Dentro ci accoglie un’ala del locale tutta per noi, con un lunghissimo tavolo per ben 42 posti. Siamo proprio tanti! C’è anche un tavolo con sopra tanti pezzi del classico pane della zona, una delle tante sorprese della giornata. Le danze gastronomiche si aprono con una infinita serie di antipasti, poi due primi, secondo, gelato, frutta e anche la torta. Si, anche la torta. Buonissima, anche se sopra c’era il modellino di un’Harley…
Durante il pranzo c’è stata anche la consegna dei premi e dei gadget (complimenti a Francesco per gli acquerelli). Per la distanza sono stati premiati Fabio e Sam. Ma a pensarci bene questo premio toccava anche a qualcun altro. Visto che, fatti due conti, la moto che alla fine della giornata ha macinato più chilometri è stata la mia. Questo affronto non lo dimenticherò!!!
Il sole è già tramontato, e il primo guzzifoggiano volge al termine. Quando si ha la fortuna di vivere giornate come questa, il momento dei saluti è sempre il più triste. I tanti abbracci, i “ciao”, “ci rivedremo sicuramente”, sono un po’ malinconici. Tutto vorremmo stare ancora insieme, ma purtroppo non ci è possibile. Ripartiamo, dopo aver rifornito, io Carmine e Filomena, Francesco e Raffaella, Antonio, Peppe, Fabio e Nicola. Faremo lo stesso percorso, guidati da carmintetomtom, fino al casello di Candela, dove arriviamo alle 20. Pochi minuti per sgranchirci le gambe e le nostre strade si separano.
Lascio materialmente anche quest’altro gruppo di amici, ma la loro amicizia e l’affetto che mi hanno dimostrato, pur non avendomi mai visto prima, resteranno per sempre nel mio cuore e accompagneranno per tutto il viaggio di ritorno, che procede liscio come l’olio, a parte un po’ di pioggia beccata pochi chilometri prima di arrivare a casa. Giusto il tempo di togliere il casco e, come promesso, chiamo Carmine per dirgli che sono tornato a casa sano e salvo. Sono quasi le 22.
Mi tuffo sul letto ancora vestito, un po’ stanco ma iper felice, e nella mia mente scorrono tutti i fotogrammi di questa giornata che è stata proprio fantastica. Grazie amici pugliesi!!!

Non smetterò mai di essere grato a questa passione, e forse mai riuscirò a spiegare quello che vorrei dire. Grazie all’Aquila di Mandello ho conosciuto persone speciali, visto posti unici e vissuto emozioni indimenticabili…

GMG, ovvero Grazie Mamma Guzzi.

Cronaca di un’avventura

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Cronaca di un’avventura

di Enzo Nasto (enas84)

23/09/2008

La sveglia biologica mi fa alzare verso le 7 dopo un’altra notte un po’ tormentata. Questo periodo è uno dei più turbolenti della mia vita. Una notizia non proprio piacevole mi ha travolto, sono tornato ad essere single, un lupo solitario come una volta, come mi piace definirmi, e, dulcis in fundo, la mia California, la mia Splendida, è ferma col cambio completamente fuori uso. Insomma, ce ne è abbastanza per non dormire la notte. Ma se la vita e il destino con me spesso crudeli mi hanno insegnato a fare a meno di “qualcosa” di veramente importante, ancora non sono riusciti a farmi passare la passione per l’Aquila, e non ci riusciranno mai. E’ una bella mattinata quasi primaverile, e io apro gli occhi con un nuovo sole dentro e con la voglia di riappropriarmi della mia California e della mia passione. Decido, senza pensarci troppo, di smontarla io per poter sistemare il cambio. Ha inizio la mia avventura di meccanico, un’avventura fatta di passione, di mani scassate, di scottature e di perni tagliati con la forza.
M’impossesso di un parte del garage destinata alle “varie ed eventuali” (appunto), e ci porto la moto. Recupero alcuni semplici “ferri del mestiere”, che ripongo in maniera un po’ grezza, lo ammetto, in un contenitore di legno per la frutta, e mi siedo per qualche minuto accanto alla moto. Confesso di averla guardata in maniera un po’ sconfortata. La volontà e l’arte di arrangiarsi non mi mancano, ma non mi sono mai cimentato con qualcosa del genere. Papà mi guarda e dice: <<Sei ancora in tempo per portarla da un meccanico>>. Gli rispondo, scacciando via quelle paure: << No, lo faccio io>>. E mi metto all’opera!
Anche se col senno di poi sarebbe stato meglio lasciare “attaccati” quanti più pezzi possibile, inizio a smontare con l’idea di separare ogni pezzo da quello che gli sta vicino…
Tolgo subito gli specchietti, la sella, la batteria, il serbatoio, gli scarichi e il telaietto posteriore che comprende il porta pacchi, lo schienale per il passeggero e i supporti per le borse, e anche il parafango. E vedendo Splendida così, che perde i pezzi, mi viene il primo colpo di una lunga serie. Devo proprio avere un cuore forte! E così, pian piano, i pezzi della mia moto si separano e tornano liberi, com’erano nella fabbrica di Mandello più di dieci anni fa. Poi passo al gruppo “airbox-collettori-carburatori, e qui cominciano i problemi. I due perni che fissano al telaio la staffa che fa da supporto alla sella, al serbatoio e all’airbox, non si svitano nemmeno bestemmiando in tutte le lingue del mondo. Mio malgrado, sono costretto ad usare la forza, e a “decapitarli” con la smerigliatrice. Dopo aver tolto l’odiato airbox (che non rimetterò più…), praticamente vedo solo motore, telaio, ruote e cablaggi vari. A questo punto creo un basamento con dei mattoni e dei pezzi di legno sotto il motore, per poter smontare le ruote, anche quella anteriore, visto che ho un disco spaccato causa blocca disco dimenticato, episodio che mi ha fatto giurare che non lo avrei usato mai più, e di tornare alla cara, vecchia catena!
E’ ormai ora di pranzo, e prima di concludere questa mia prima (mezza) giornata di lavoro tolgo anche il forcellone. Intorno al motorone, quella V ormai simbolo mistico per noi guzzisti, rimangono sempre meno pezzi.
24/09/2008

Stacco gli ultimi cablaggi che erano ancora al loro posto e sono pronto per sollevare la parte superiore del telaio, lasciando letteralmente a terra il gruppo motore-cambio con le due semiculle inferiori e il cavalletto centrale. Visto che papà è a lavoro, mi faccio aiutare da mammà, che si presta ben volentieri a fare da collaboratrice (ogni tanto le chiedevo un bel caffè), dubitando però, anche se col sorriso sulle labbra, che io riesca a ricomporre quel puzzle incredibile che è diventata la mia moto! E’ ormai ora di pranzo, e anche se mi dispiace non poco, devo per forza fermarmi, visto che mi attende un bel po’ di lavoro allo studio (le disgrazie non vengono mai sole).
25/09/2008

Come al solito riprendo di buon ora, ma devo fare qualcosa di più soft. Smonto velocemente il cavalletto centrale, le due semiculle e il motorino di avviamento, e non mi resta che svitare i sei perni che mantengono uniti motore e cambio. Tutto questo avviene senza difficoltà. Ora però il mio lavoro è finito, non me la sento di aprire il cambio, e così chiamo un mio caro amico, che era stato preventivamente “allertato”, il Sig. Vincenzo Pascariello, per me San Vincenzo da Sarno. Devo portare il cambio da lui, prendiamo appuntamento per il giorno seguente.
Alle 9.30 stiamo già aprendo il cambio, mai termine chirurgico fu più azzeccato, pregando che i danni siano limitati. Dopo un’attenta ispezione la sentenza è questa: cuscinetto dell’albero primario rotto, e una forchetta con curvatura preoccupante. Sostituiamo questi due pezzi e richiudiamo. Potrei anche ritornare già a casa con il cambio, ma preferiamo ricontrollare con calma. Ci rivediamo il giorno dopo…
28/09/2008

E’ domenica, è ovviamente la passo lavorando. Inizio a rimontare solo il minimo indispensabile, visto che si tratta di una prova, in quanto la certezza che il cambio vada bene non posso averla. Nel pomeriggio sono pronto permettere in moto, e non nascondo che un po’ di emozione c’era. Premo il pulsante “Start”, la V riprende subito vita, ma dopo pochi secondi succede qualcosa che mi lascia senza parole: il motore sale di giri senza che io acceleri. Spengo e riaccendo più volte, ottenendo sempre lo stesso sgradevole risultato. Lo sconforto mi prende, gli smadonnamenti non si contano più. Così decido di chiamare l’amico guzzista Pasquale (Pask73), che mi suggerisce di controllare che i cavi del gas stiano al loro posto, senza essere tesi. Visto che la giornata era ormai finita, lo faccio il giorno dopo. Sistemati i cavi, che apparentemente non presentavano problemi, così come lo sdoppiatore, avvio e il motore non fa più brutti scherzi. Posso finalmente provare il cambio. Il battito cardiaco aumenta, il piede sinistro trema quando sta per toccare il bilanciere. La prima entra senza problemi, e faccio girare per qualche attimo così. Provo ad inserire la seconda. Che non entra. Prima-folle, folle-prima tutto ok, ma la seconda non ne vuole sapere. C’è ancora qualcosa che non va, ed è inutile che vi descriva il mio stato d’animo in quel momento… Un po’ per la rabbia, un po’ per gli impegni di lavoro, fermo i lavori per qualche giorno. Poi chiamo il Sig. Vincenzo e gli racconto tutto, e rimane senza parole. Ci vediamo la domenica mattina, è il 3 ottobre, ma con poche speranze di ottenere miracoli. E infatti il miracolo non avviene. Devo smontare di nuovo. Gli dico che il cambio sarà di nuovo da lui quanto prima. Detto fatto, e così nel tardo pomeriggio ci rivediamo. Direi miracolosamente, visto che quel giorno avevo tra le mani anche il vino. Non chiedetemi come ho fatto a fare tutto questo in quella giornata perché non lo so nemmeno io…
Il lunedì pomeriggio il cambio è di nuovo aperto, non c’è nulla di rotto, i vari pezzi sono perfettamente integri. Forse il problema c’è stato nel rimontaggio. Sono cose che possono capitare, purtroppo. La mattina dopo questo benedetto cambio arriva a casa mia con tanto di consegna a domicilio. Il sig. Vincenzo è sempre gentile e disponibile!
Dopo qualche giorno di inattività, riesco ad unire motore e cambio, monto di nuovo solo lo stretto necessario e provo. Questa volta va tutto bene! E che rumore che fa la mia moto senza silenziatori! Essendo ora più tranquillo, mi dedico a sistemare e lavare tutti i pezzi ancora smontati che ne hanno bisogno. L’assemblaggio procede bene, anche se un po’ a singhiozzo. Nel frattempo ho anche comprato i cornetti di aspirazione, visto che come avrete capito, l’airbox mi sta proprio antipatico… Tra le tante cose, ho sostituito il disco anteriore, e anche qui è dovuta intervenire la smerigliatrice, visto che i perni volevano restare al loro posto…
E’ il 17 ottobre ormai, e nonostante sia di venerdì, Splendida esce dalla “sala operatoria” sulle sue ruote, anche se ancora incompleta. Infatti, visto che il tempo è più che primaverile, continuo a lavorare all’aria aperta. Unica nota dolente è l’impianto frenante integrale, visto che non riesco a fare lo spurgo a causa delle viti che sono completamente bloccate (la maledizione continua). Ma in questo momento di questo problema non mi preoccupo affatto. Lunedì 20 “lei” è pronta per un veloce giro di collaudo. E io? Si, sono pronto anche io, emozionato come quando l’ho guidata per la prima volta. Pochi chilometri per controllare tutto, faccio molta attenzione perché posso contare solo sul freno anteriore. Va tutto bene, tutto funziona, ma soprattutto non perdo pezzi per strada! Manca solo una messa a punto generale (carburazione, punterie, freni), e a chi rivolgermi se non a lui, a San Vincenzo da Sarno? Splendida resta da lui per 24 ore. La vado a prendere il 23 ottobre, è giovedì, giusto in tempo per il fine settimana. E infatti ci scappano un paio di giri in costiera, e la domenica vado, anzi andiamo, io e “lei”, all’incontro di Morino (AQ) organizzato da Daniele “SinSp1910Le”. Quasi 800 km in tre giorni senza il benché minimo problema, posso essere orgoglioso del lavoro che ho fatto.
Forse se la mia moto potesse parlare mi ringrazierebbe, perché mi sono preso cura di lei, perché l’ho “aggiustata”, ridandole la possibilità di macinare chilometri. Sono io invece che devo ringraziare lei e questa passione, che mi fanno stare bene più di ogni altra cosa al mondo. Pensavo ad una delle persone che mi hanno insegnato di più, che mi hanno fatto crescere. Ambrogio Fogar, uno dei miei miti. Queste sue parole le ho sempre davanti agli occhi, così quando proprio la vita diventa dura, le posso rileggere senza avere bisogno di un libro: <<…basta una bolla d’aria rubata ad una grotta ideale, sommersa dal mare, per dare la forza di continuare…>>
Grazie all’Aquila di Mandello, che mi afferra e mi fa volare con lei, io di “bolle d’aria” ne ho tante. Premere il pulsante e sentire la V che si rianima, stringere il manubrio a corna di bue, poggiare i piedi sulle pedane larghe e con il sinistro azionare il bilanciere.

E potrei continuare ancora…

Ringrazio tutti coloro che hanno letto queste mie righe, spero di non avervi annoiato troppo.

 

L’aquila e l’orso – Cchiù poche seme e chiù bélle paréme

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L’aquila e l’orso

di Gianluca Di Lonardo

Con lo spirito del vacanziero d’agosto monto in sella al v11 direzione San Benedetto del Tronto, 640 chilometri in uno splendido sabato soleggiato e immersi nel fantastico traffico da bollino nero di “viaggiare informati”. Nelle Marche mi attende Brunocortona in Vespa, aperitivo da trombatori come sua abitudine seguito da una cena “frugale”, un pò di struscio tra i locali del lungomare e poi ben 3 ore di sonno prima della sveglia di domenica mattina. Il programma prevede A14 fino all’uscita Val di Sangro, a Giulianova ci attende Cristiano “Palamita” ed il suo griso nero, a Pescara siamo già 4 moto tra cui anche Funk in perfetta divisa tecnica in pelle ma senza guanti, per vedere l’effetto che fà. Si accumula un pò di ritardo ma arriviamo, mentre pago al casello scorgo ad un centinaio di metri un capannello di moto e motociclisti, ci dev’essere un raduno…
e invece no, il passaparola forumistico ha funzionato! Cominciano le presentazioni, sicuramente non ho salutato tutti, ad ogni stretta di mano colleghi un volto, un nickname ed intanto pensi… “ma quanti siamo???”
Aspettiamo gli ultimi ritardatari (non pensavo che esistesse qualcuno più ritardatario del sottoscritto) e si parte in fila indiana mentre qualche automobilista si accosta a chiede ciò che molti di noi si erano già chiesti: “scusate,ma c’è un raduno?”
Casoli e il lago, Palena lungo strade pittoresche ma in condizioni pessime fino ad arrivare al quartier generale di Claudio LedCloud che ci offre ristoro a colpi di Peroni e patatine. Un pò di sano bricolage su di una pompa freni e si riparte verso il Molise e soprattutto verso la tana dell’orso. Pochi minuti e si sbuca alla distesa verde di Staffoli dove Max centauro ha quasi messo le radici durante l’attesa… perfortuna era in buona compagnia!
Aria di casa, qui l’asfalto migliora sensibilmente, curve e controcurve in mezzo ai fittissimi boschi di querce fino a Carovilli, sulla destra il castello di Pescolanciano ed a sinistra Chiauci! Al bivio per Frosolone salutiamo l’ultimo tratto d’asfalto, tra una buca e l’altra arriviamo in cima a Colle dell’Orso, il paesaggio è bellissimo: le pale eoliche punteggiano i costoni della montagna mentre noi facciamo lo slalom tra cavalli e mucche che pascolano in libertà incuranti del nostri passaggio. Nel bel mezzo del nulla c’è il ristorante, anche Marino “eddie lang” si aggrega al gruppo dopo aver perso ogni speranza nel nostro arrivo, la partecipazione a questo incontro è stata più di ogni abbondante previsione ma alla fine riusciamo a sederci mentre fuori un “modesto” grill arrostisce una vacca intera. Sfilano le portate tra una battuta e l’altra, si riguardano le mirabolanti riprese di Gigi degne di Real TV con tanto di investimento sfiorato e Funk arriva al tavolo in perfetta tenuta balneare, infradito d’ordinanza comprese.
Luigi, il “minuto” proprietario, viene a far visita al tavolo, alla domanda “tutto bene?” rispondiamo ovviamente “tutto perfetto” e anche se non lo fosse stato non avrei aperto bocca, chi conosce Luigi e le sue dimensioni sà il perchè… semplicemente è un uomo definibile “fuoriscala”.
Sul tavolo passano primi, secondi, contorni, dolci, frutta, caffè e amazzacaffè, un pò di aria buona tra una portata e l’altra ed è già tardi. Per molti il rientro prevede parecchi chilometri così siamo già ai saluti finali. Riscendiamo verso Frosolone, il paese dei coltelli, dove il gruppo si divide per il rientro, ancora qualche chilometro lungo la trignina e sono arrivato a casa. Spengo la moto che segna mille chilometri in ventiquattro ore e almeno altrettante emozioni e risate in ottima compagnia di vecchi e nuovi amici che hanno scelto di passare qualche ora intorno al tavolo tra perfetti sconosciuti rinviando ad un altro giorno le escursioni su strade più meritevoli o la giornata sotto l’ombrellone. Arrotate coltelli e forchette, prossimamente si replica!

Aquile e porcheddu: commenti, foto e video

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Le gallerie fotografiche

babaozzu

mDanè

MalaGuzzi

Diegodelson

BeppeTitanium

Gibbone

Video

Piguzzi

Babaozzu 1

Babaozzu 2

Babaozzu 3

 

Le Canzoni

I lenti in (o)rose(i)
Rielaborazione Testi: Vladimiro
(cantare passando dalla voce dell’Ispettore Closeau a quella di Gigi Proietti…a piacere)

B Sono un pilota d’enduràns
E guido con innata nosciàlàns
Anche la moto preparai
Ma andai da CP, non se sà maaaaiiiiii

Noooo, nùn piego manco ‘mpòòòò
ce provo ma ‘gna fòòò
Io sono er Tatuaaaatooooo

Siiii, sapessi come fààà
Potrei anche provààà
Io sono…er Tatuatoooo

Fooorse Fange, ce la faaaa
perfino Nello vààà
ma… er Tatuato sòòòòò

E se piegando
a terra ho toccato
vò solo dì…che sò cascaaaatooooo

Nooo la moto mia è trans
la guido cò le pèns
de Aprilia sòòòòòòòò

E in Sardegna un altro c’è
che và più lento…vabbè…come me
Sull’SP in giro và
Ma anche ‘a Griso s’è già compràààà

Siiiii lo sguardo dritto ciòòòò
Ma ‘n moto piego ‘n pòòò
Io sò Piero Pintooooreeeee

Organizzo per AG
Il raduno…questo quì
Io sò Piero Pintooooreeeee

Sulla moto io non c’entro
e ai piloni de cemento
quanno ‘i trovo…faccio ceeeentro

Eeee pè annà a Tortolì
ce metto ‘n mese, o giù di lìììì
Io sò…Piero Pintooooreeee

mooootociclista sardo sòòòò
e fiero me ne vòòòò
pè Aaaatlaaaantiiii….deeeeeeeee

laaaa la lalla lalla lààààà
tralllero trullallààà
Laaaa, laaaaa, laaaaaa…llllllllàààààààà

E penso a AG
Rielaborazione Testi: goffredo
Sull’aria di E Penso a Te di Lucio Battisti

Io lavoro e penso a AG
torno a casa e penso a AG
faccio un report, e scatto foto per AG

Come stai? Io penso a AG
Sei on line? sono su AG
Io sorrido davanti all’home page di AG

Non so con chi adesso è Fange
Non so dov’è Goffredo
So solo che non stanno impaginando…

È troppo grande il sito web
pure per uno come me,
veloce in pista ma anche con il mac… il mac..

Scusa Rosella, e penso a AG
Ti accompagno e penso a AG
Il tatuato è divertente… solo su AG!

Sono al buio e sogno il sito
Immagino Iosca non più impedito
che pubblica tutto con un dito.

Ma andate tutti a fanculo (voi di AG),
ma li mortacci vostra (e di tutta AG)
mi so rotto er cazzo e mo basta co sta AG!
Voglio una honda, non ne posso più,
Datemi una Harley o una BMW,
Anche una vespa, un fantic caballero e nulla più….

La la la la lallaaaa la la la la lallaaaa’

I Commenti

I primi commenti sul raduno della Sardegna 2008

Babaozzu
1) Sono ultrastrafelice di avervi conosciuto e condiviso con voi questi due giorni !!!
2) SAMSIDE E’ AMICO MIO !!
3) 700 km di curve in due giorni, sole, traffico zero, un numero imprecisato di PORCHEDDI arrosto sacrificati in onore di AG, chiacchere, risate, panorami, ………
4) WALTERTRE E’ AMICO MIO !!!
5) Totogigi è un grande
6) STONEPIKANCONETANO 😉
7) VLADIMIRO………NON CI SONO PAROLE.
IN QUESTI GIORNI HO VISTO COSE CHE VOI UMANI NON POTETE IMMAGINARE……………….ho visto Il BERGHELLA fare una staccatona con l’NTX, ZINFO che sfida le leggi di gravità, Centauri divorare la strada ( vero SPLITTER????—mai visto un v10 andare così)
8) MARCOB E’ AMICO MIO !!!
e poi e poi epoi …………..dovrei stare al pc giorni ma non potrei mai descrivere tutto……………..comunque…………………..
VOI SIETE TUTTI AMICI MIEI !!!!!!!!!!!!

SilverEagle
Come al solito un incontro di primavera indimenticabile, non ci sono parole per descriverlo bisognava esserci, GRANDI TUTTI 😀 😀 😀

totogigi
Sulla Desulo-Fonni, mi sono fermato. Ho preso la tolla di vernice e il pennello, e ho scritto: “Dio c’è”.
Grazie a tutti e in particolar modo a Piero, Stefano e tutti i sardi. Come al solito, siete stati grandissimi!!

cali11
Ciao Stè, è stato un piacere conoscerti!!
Luca
Cane
Grande Atlantide…
Festa di amicizia, di moto, e di curve…
Grazie a tutti per l’allegria e la compagnia….

Samside
Ora sono troppo stanco per scrivere qualcosa che sia, non dico intelligente perchè è noto essere al di fuori dei miei numeri, ma perlomeno godibile.
Mi limito a dire, riservandomi di ritornare sull’argomento, poche e frammentate cose:
– SIETE TUTTI AMICI MIEI, e a Pesaro per voi c’è sempre un letto ….. MA BABAOZZU E’ AMICO MIO.
– DIO NON ESISTE. PER0′ ESISTE;
– Vladimiro mi aiuta a sopravvivere, Goffredo manda tutto a puttane, Zinfo è come vorrei essere da grande;
– se siete dei tipi orgoglioni, a Cane e al suo Cali, lasciateli stare quando siete in mezzo alle curve. Anche a Rosario e al suo Norge (ma il secondo ha un passato di pista, il primo …… diciamo “meno”);
– se siete dei tipi che tengono alla linea e siete stati a casa, avete fatto bene;
– se siete dei tipi che hanno paura di fare 500km di curve in tre giorni e siete stati a casa, avete fatto bene;
– se appartenete, anche solo ad una, delle ultime due categorie, scrivete molto più su quellidellelica che qui;
– io su quellidellelica mi sono presentato, ed ho scritto un post in un topic di musica;
– io non assumo alcun tipo di sostanza chimica, non prendo neanche le medicine;
– chi non c’era, non solo SI FOTTE, ma sopratutto NON FOTTE perchè ce l’ha corto.

Vladimiro
Sono un pò stanchino.
…ore 8.20. Sono a casa. Mi metto a letto e in attimo mi addormento.
…ore 15.00: Mi sono appena svegliato…mangio una cosa e rivado a fare un riposino.
..nel frattempo vi ho sognato.
Sono contento, i miei sogni e la realtà, una volta tanto, combaciano.
Più tardi scrivo qualcosa in più. Ne sento proprio il desiderio, anche solo per ringraziarvi di aver condiviso l’Amore Cosmico di questi fantastici raduni di AG.
Un abbraccione speciale a Fabrizio e Sonia.
‘notte…

shokato
Eccomi…sono riuscito ad attaccarmi ora al pc.
Non ho parole per descrivere il divertimento e l’affiatamento che è divampato in questi giorni!
Un abbraccio a :
– Tutti quelli che mangiano il prosciutto e affettano come Tonirag…
– Tutti quelli che fanno le curve come piacciono a me, Vladimiro e Milingo!
– Tutti quelli che mi hanno trovato ingrassato e che stupirò tra un anno (da oggi sono a dieta per un anno…poi li riprendo tutti!)
– Tutti quelli che dormono e russano. Splitter e Orsobruno compresi…
– Tutti quelli che bevono ichnusa e mangiano porceddu!
P.S. Un plauso particolare ai cugini di campagna e un abbraccio forte a Fab e Sonia

orsobruno
ciao a tutti e benritrovati..
per me è stato il primo raduno con AG, inutile dirlo, bellissima festa..
siete tutti dei GRANDI!!!
ps. non pensavo esistesse nel mondo, ma ho trovato qualcuno che va più piano di me… buona strada!!

MarcoB
prima di partire… :scimmietta: in sardegna :trinca: :motocool: adesso mi aspetta… :moderator:
che f i g a t a grazie a tutti è stato stupendo
Tonirag
ciao a tutti, massa di sciamannati…
Ma che già siete a casa???
Noooooooooooo, non mi dite……
Qui Cala Gonone (non so se mi spiego :hat ) tutto bello tranne ‘ste cavolo di nuvole che mi impediscono di usare il mio ombrellone da spiaggia… :lol
(chi c’era, sa).
Porcaeva mi mancate….
😳
Sì, mi mancate.
Due giorni sono troooooppo pochi, sono volati in un attimo, come sempre succede quando la compagnia (la vostra) è buona.
Un abbraccio forteforte a tutti, uno particolare a Fabrizio e Sonia.
Toni

Thio
Appena tornato da Atlantide
appena appena in tempo per beccare
l’ultima grandinata qui da me mi hanno detto che mi aspettavano e se non fossi arrivata l’avrebbro rimandata 😕
Sulla Desulo-Fonni ho capito perche vado in moto :b
In albergo ho capito perche non dormiro piu con Molamai (fa piedino o almeno l’ho fermato a quel punto)
P.S. ho perso la toppa 😥

stonePIKanconetano
ciaoooooooooooooo..
mi sono connesso ora…
grazie a tutti…
è stato bellissimo…
mi è successo di tutto…
mi son perso
mi si è schiantato il cavallettto centrale
mi stavo per perdere il fianchetto destro…
insomma…
il V35 ora lo mollo all’ orsacchiotta e mi godo il cali (già fatto un giretto… mi è mancato)

Diegodelson
Arrivati adesso.
Grazie a tutti, pur essendo gli ultimi arrivati ci siamo sentiti davvero a casa …
…. malgrado il cavalletto centrale che strisciava a tutti tranne che a me … fino a venerdì :b
… malgrado “l’insano” interesse di Samside per il mio casco …
… anche se a Molamai la Salsa lo fà c@@@re, a lui piace solo la tecno, ma quella progressive …
Vladimiro, ci siamo appena fatti una serie di “comunioni” impressionanti per cercare di dimenticare che non Vi vedremo per un po’ .. ma ci mancate TUTTI lo stesso !! (Anche Tu MarcoB 😉 )
Ma chi è Tatiana ???????
Grazie a tutti, una esperienza unica ed indimenticabile davvero !
Belle le curve, belli i posti, le mangiate (a parte la pizza prima del traghetti di ieri ….. ), ma soprattutto belli tutti Voi (DENTRO :rollin ).
Babauzzo anche fuori, molto meglio dell’Avatar :ok:
Vi voglio bene davvero, non vedo l’ora di poterVi incontrare di nuovo.
Grazie a tutti, di qualcuno ricordo il nickname, di qualcuno solo il nome, di altri solo il viso.
Ma di tutti porterò con me sempre il grande calore e la voglia di stare insieme che abbiamo condiviso in questi giorni.
A Fabrizio e Sonia un abbraccio particolare, con l’augurio di poter tornare in sella al più presto :foryou:

Aires
Grazie, grazie, grazie a tutti!!!
Il mio primo motoraduno!!!
Da cosa parto?
Inizio con un grosso in bocca al lupo a Fabrizio e Sonia :foryou: (siete proprio dolcissimi!).
Continuo ricordando la disponibilità, la simpatia, le premure di Vladimiro :ok: (ho appena “assunto” una zolletta intrisa della tua “Tintura Madre” : MAGGICA!!!Ottima in tutte e due le versioni!).
Ripenso alle risate e alle cazzate sparate con Alberto e Laura: è stato bello conoscervi!
Ripenso ai due giganti buoni: Molamai, un ragazzo in gamba nonostante la tecno e la troppa coca cola…, e MarcoB, duro e coriaceo fuori, ma tenero dentro,molto dentro…
A proposito di Marco, saluto anche l’altro: come va la tua gola? Basta fumare…
Do un bacione grosso a Piero e Tati… ops… Maria (ferma con quella mano!!) Siete proprio due belle persone! Mi raccomando, in nome della privacy e del buon gusto, è bene che certo materiale rimanga ad esclusivo godimento familiare!
Saluto Gibbone e dolce consorte. Gibbo, controlla le mail al rientro…
Ringrazio tutti gli organizzatori sardi: GRANDI!!! Grazie in particolare a Stefano e al personale della colonia penale.
Il grande Presidente l’ho salutato e ringraziato poco fa nel box, quindi soprassiedo… Però aggiungo: stupende le magliette!!
Saluto Samside: simpatico e genuino! Lo stesso vale per Babauzzo.
Grazie a Zynfo per le risate che ci ha fatto fare :rollin .
Abbraccio :volemose: e ringrazio tutti quelli che c’erano e che non ho citato. Mi scuso se ho sbagliato qualche nome o non ho citato qualcuno tra le persone con cui ho chiacchierato di più, ma eravamo talmente tanti e tutti FAVOLOSI!! :clap:
Porterò sempre con me un pezzo di voi (nel caso di alcuni vedrò di scegliere il pezzo sano…), perchè ognuno mi ha lasciato qualcosa che mi ha arricchita!
Al prossimo incontro! Maristella

valtertre
Avete fatto bene a non venire,niente di particolare,non vi siete persi nulla.
:-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) :-)))
Un abbraccio forte a Fabrizio e Sonia.

Twin-Twin
A.G. non si è smentita: percorsi fantastici, alloggiamento adeguato, vettovagliamento superbo, divertimento assicurato e soprattutto persone autentiche senza, alcuna omologazione, originali una x una come le loro moto.
applausi agli organizzatori, agli amici guzzisti sardi che hanno lavorato x noi, a quelli sempre disponibili a farci fare una risata, all’aguzzino di Austis che ci fa essere fieri del nostro colesterolo, e personalmente un applauso al mio passeggero Ciuchino, che si è fatto 1010 km sul posteriore di una V11 senza batter ciglio e che già si contende con la sorella il posto x l’incontro di primavera 2009.
un abbraccio a fabrizio e sonia, che ho visto con gioia non aver riportato nulla di serio ed a tutti gli amici che ho rivisto o conosciuto.

Motopesantista
Ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’, ale’ !!!!!!!!
Sono appena rientrato anche io, ancora vibrante dalle emozioni di questi giorni.
GRANDIOSO ! 😀
Grazie a tutti per l’organizzazione e la compagnia di questi giorni.
W Babbuzzo e tutti gli amici sardi!
E un abbraccio a Fabrizio e Sonia anche da parte mia.

Macio
Eccomi qui pure io! 😀
A me non è piaciuto per nulla! :——–)
Un sacco di rettilinei, mangiare scadente, vinaccio all’etilene… e sopratutto gente antipaticissima… 😀
P.S. Devo rivalutare la Brevona…

Milingo
Tre giorni di giostra, sul meraviglioso otto volante delle strade sarde,
Tre giorni di festa, con vecchi e nuovi amici,
Tre giorni con un sorriso da ebete stampato sulla faccia,
Tre giorni di amore cosmico: la magia di Anima Guzzista che si ripete ancora una volta.
Grazie AG, grazie ai sardi che si sono prodigati per rendere possibile tutto questo, Piero e Stefano prima di tutti.
Un delicato abbraccio a Fabrizio e Sonia, con l’augurio di tornare presto in forma e in sella.
Un saluto a tutti quelli che c’erano, guzzisti e non: spero di rivedervi presto.

Pask73
BELLOBELLOBELLO!!!!
Non ho altre parole….
anzi… no…
una:
GRAZIE!!!
Agli organizzatori, ai partecipanti, allo staff, ad Atlantide!
Pask

mdanè
Finalmente riesco a connettermi…ma mica tanto eh!
Bene,
cosa dire oltre a quello che avete già detto? mi ripeterei.
Utto bene Utto.
Ciao a tutti e mi spiace per chi non c’era, vero Tatù?
Un saluto particolare a Fabrizio e Sonia.
p.s. Ma che culo, due giorni senza una goccia d’acqua!!!

MalaGuzzi
Eccoci a fare il bilancio di un altro Incontro;
ieri a casa alle quattro, troppo stanchi per connettersi e per connetere..
C’è stato un grosso ricambio di partecipanti quest’anno, amici nuovi che sono stata entusuasta di conoscere, amici vecchi che ho avuto la gioia di rivedere e riabbracciare e amici lontani che non sono venuti e che mi sono mancati..
La riscoperta di una grossa affinità in sella al Griso e di quanto sia sempre nuovo un abbraccio alla metà della tua vita!
Lasciatemi dire che vi voglio bene, che siete ogni volta un’esperienza meravigliosa e che vi raccolgo tutti in un grosso e delicato abbraccio..
E, chiaramente, a breve le foto..

GUBA70
che aggiungere di nuovo e diverso che non sia già stato detto ? 😀
è stato tutto eccezzionale
ero fiducioso ma non credevo di divertirmi così :volemose:
io ringrazio tutta la gente, il mio cali ringrazia tutte le strade :hehe:
che paradiso 😉
guido col cali nero

splitter
Oillaaaaaaaaaa
Eccoci nuovamente sul picci…
Si si pure per me è stata una esperienza..un’esperienza da SCHIFFO… 😀
Stò ancora grondando sudore..o meglio..schiuma..gli ultimi resudui dei kilolitri di jchnos ingurgitata.. Pedro docet
Ahhh che fatica..
spingere il maresciallo di Pedro..spingere il catenaccio di Zinfo..rispingere il maresciallone.. il Centauro che tirava petardi dagli scarichi….bel casino
Ed infatti a malincuore dopo il lauto pranzo ad Austis “bellissimo e buonissimo”ho preferito tirare verso casa..temevo per l’incolumità della mia bestiola..
non nego cmq che anche se in solitario.. tra quelle curve mi sono divertito tantissimo..c’eran solo krukki pestrada..
A Suelli..circa 50 km da Cagliari la moto m’ha mollato..
Manopola dell’acceleratore libera come se si fosse staccato il cavo..e stranamente a ripreso a tenere il minimo in modo regolare ..
Mi sdraio e noto che il bilanciere o asta che comanda i corpi farfallati era sganciata dal lato sx..proprio da dove si regola il minimo..
ho ripristinato il tutto e come per magia il Centauro è tornato il toro di sempre..
anche se non vi nascondo che quei botti mi facevano godere :b
N.B.
Fabrizio.. sei uno sporco smanettone..
Sonia.. mollalo e cercati un ragazzo + sano
P.S
Piero “Shardana” t’è piaciuto il maialetto ad Austis???? :asd: :asd: :asd:
Un abbraccio a tutti.. sporchi e brutti

Molamai
In Atlandite ho visto:
Cinquantenni comportarsi come bambini.
Un guzzista sardo immolarsi con la moto e la donna contro l’unica auto presente in 50 km quadrati per ricordargli che quella era terra di guzzisti.
Thio ubriaco e sfatto come non l’avevo mai visto.
Stonepikanconetano idem.
Greggi di pecore in fuga al passaggio del centa di Totogigi.
Porceddu in fuga alla vista del prosciutto legato alla sella di Vladimiro.
Un albergatore che non ospiterà mai più guzzisti.
Bambini sputare a Goffredo.
Uomini piangere al momento di salutarsi segno che l’incontro è andato bene.
Ho scoperto che:
Sono un fermone.
Cane è un amico.
Thio pure ma anche Walter ma anche Samside ma anche….tutti tutti.
Le guzzi se guidate da manici vanno da paura.
Il pavimento dei traghetti è duro ma…duro duro.
Roberto Ungaro noto giornalista motociclistico non si ricorda che esiste una moto che si chiama Stelvio.
La salsa fa schifo è meglio la Techno.
Non mangerò mai più la pizza ad Olbia.
Rosicate.

Macio
In Atlantide ho scoperto che:
– Ora la pecora bollita mi piace
– Il Centauro è un cinghiale incazzato, la Brevona una puledra di razza.
– Dormire con gli uomini certe volte non è pericoloso
– Una cartina con un percorso evidenziato in azzurro può diventare una reliquia da incornicaire e venerare
– I cavalli certe volte non contano poi molto
– I motociclisti tedeschi hanno capito tutto prima di noi.

saiot
eccomi… tornato anche io direttamente dalla spiaggia al PC dell’ufficio.. .sigh!
io dico solo che lunedì mattina avevo la nausa di curve… e ho detto tutto!

Aires
Amore cosmico?? Ora so cos’è!!!!!!!!!!!
Visto che parliamo tanto di amore, non posso non pensare al mio adorato Diegodelson, che ho potuto stringere forte forte per la bellezza di 1000 km!
E’ stato fantastico essere lì, in mezzo a tanta bella gente, con te!
Abbiamo fatto la nostra prima grattatona col cavalletto!!! Brrrrrrr…
Grazie per aver preso la moto e per avere scelto una MOTO GUZZI!!
E’ valsa davvero la pena correre il rischio (viste le voci che circolano al riguardo!!!).

Vladimiro
…anche quest’anno La Compagnia del Pisello ha lasciato il segno.
Nuovi membri s’aggiunsero.
Con classe e “nòscialàns” posero nuovi punti di riferimento per l’intera galassia Guzzista.
…di più…
Arditi cavalieri e graziose donzelle cavalcarono indomiti i loro destrieri per le strade di Atlantide, portando pace e giustizia, lasciando alle loro spalle solo frigoriferi vuoti e tracce di gomma sull’asfalto.
…di più…
Molti porcetti s’immolarono per la “giusta causa”, molte bottiglie d’Ichnusa furono svuotate in onore del Grande Porco, LA Comunione fu più volte officiata e tutti goderono nella fratellanza che c’accomuna.
Che il Grande Porco vi tenga lo zampone sulla spalla, fratelli miei.
…di più…
Nuovi ed arditi cavalieri conobbi e nuovi fratelli e sorelle trovai.
Frà Thio da Ferrara, ora mio Fratello di Curva, dopo che mi fece più volte sobbalzare allo fragor della pedana della sua Brev…ehm…del suo destrier strusciata sull’asfalto.
Mastro Sam da Pesaro, mio Fratello dal cuore generoso e sincero, schietto come una coppa di buon vino rosso. Da frequentare lo più che posso.
Sancho PIK da Ancona, mio Fratello ancor piccino che crescerà al pari del suo ciuchino che presto diverrà destriero.
Madonna Mariastella e lo cavalier suo Diego da San Gervasio, Sorella e Fratello miei, pii e devoti al Grande Porco, che più volte si “comunicorno” nell’estasi mistica di chi vede LA luce.
Ser Ivan e la sua splendida Compagnia della Bergamasca, Fratelli miei dalla grigia capigliatura che ci accomuna, segno di virtù e di saggezza, con i quali quale condivisi lunghi tratti di serpeggianti strade foriere di panorami mozzafiato.
Li giovani cavalieri Sardi dallo strano nome Shokato e Babaozzu, ardimentosi Fratelli miei, che dimostraron lo valore nella Curva e che seguii con godimento e appassionato consumar di gomma.
Donna Maria e lo suo cavalier da Padova, Sorella e Fratelli miei che sempre mi fecero contagio con la loro allegrezza e simpatia.
…e ancora Ser Alessandro e la sua dolce sposa che sulla strada per lo feudo di Fonni mostraron che anche in due con lo California l’altalenar nelle curve diverte.
E il piacere di ricordar li vecchi compagni d’arme, fratelli da sempre, che spalla a spalla combattemmo assieme mille battaglie.
La meravigliosa compagnia de’ li Sardi. Eccezionali combattenti. Distruttori de lo porcetto in quantità pantagrueliche e prosciugatori provetti di Ichnusa.
Li Toscani tutti…pisani compresi!…’che già mi mancano, Maremma sbucciata!…e financo quelli da Cecina, và!
Li Cisalpini tutti perfino se Presidenti e i Transalpini, arguti cantori ed insuperabili mattatori.
Li Piemontesi e li Lombardi che portaron non solo il loro sorriso dalle fredde nebbie del nord ma anche il calore dei loro cuori.
…e li Cavalieri dalla terra di Trinacria cantori sopraffini e devoti a Gargantua.
Un pensiero speciale a Ser Piero Fierosguardo da Sassari e al Principe Caiazza, alle loro dolci spose e alla bellissima Principina Clara che mi fece onore di poter cantar con lei Lady Oscar e che mi incantò ancora una volta.
Come, ora, non ricordare lo Foletto Faber e della dolce Sonia, il cui sacrificio venne compiuto nello gesto di gran coraggio che ebbero nello scagliarsi, senza alcun timore, sullo drago sputafuoco. Alfin, per lo nostro sollievo, poco patirono e le ferite presto guariranno, ‘sì da aver di nuovo il gran piacere della loro compagnia.
Infine lo pensiero corre a li ardimentosi membri della Compagnia del Pisello.
Li Cavalieri in avanscoperta Mastro Ciampoli, Messer Gianni e Ser Nello che lottaron contro la furia dè li venti, lo tempo uggioso e le cataratte che dall’alto su di loro si versaron…per esser ripagati nel ricongiungersi alfin con noi.
Li Cavalieri de lo Vesuvio, Mastro Willy e Madonna Lucia, Messer Rosario e Donna Marina che oltre della loro presenza deliziaron più e più volte il nostro palato con cibi rari e deliziosi delle loro terre.
Il fieri Cavalieri erranti Ser Pask, che alfine imparò a domar il suo selvaggio destriero, e Ser Foltachioma (invidia!) Giulius che di altruismo e generosità facea corazza.
La Compagnia de li Ciociari con in testa Ser Marco col suo roboante destriero.
Li Pontini Ser Nocella (devoto a San Fermo!) e Messer Guido impavido pungolator de’ Nocella a cambiar devozione verso San Camminamo almeno un pò de più sennò non arrivamo mai.
La folta schiera de’ li Romani con il musico suonator di squilli Messer Tonirag, Ser Paolo e Madonna Alina (che la di loro spensierata gaiezza e felicità traspare ognor!), Messer Berghella e il suo sgangherato destriero che ogni volta giunge alfine a destinazione per lo ripetersi dello più oscuro de li miracoli, Ser Milingo da Gioiosa Marea che danzando tra le curve sorridea beffardo nello sparir all’orizzonte, Messer Zinfo e i di lui gagliardi congiunti (benchè di strani destrieri muniti) che al solo pronunciar favella rallegrava con arguzia l’intero Concistoro, Ser Valter e Donna Cristina col loro nero destrier che parean divorar la strada ad ogni piè sospinto, il Druido Reverendo che il suo agognato SP lasciò da Cippì ma colla fiammante Griso s’è divertito ogni dì, Ser Samuel da Pesaro “dimostrocci” che cavalieri si nasce e fratelli si diventa, il giovane Messer Roberto PIK da Ancona impavido prosciugator de’ liquidi di malto fermentato in ognor forma essi siano presentati (promette bene!) ed alfin ringrazio lo mio fido destriero LeSPans, per aver mostrato una volta ancora che una vecchia Guzzi può dare ancora molte, molte soddisfazioni…specialmente con le bobine della Panda 30!
:))
Adesso sono ancora in confusione…qualche nome mi sfugge e intreccio ancora qualche nick.
Quindi vado a ripetere la frase di rito.
Ogni volta è una sopresa, ogni volta provo gioia e felicità nel rivedervi tutti.
Non vedo l’ora di rifarlo di nuovo.
Il Raduno di Primavera di AG non è un raduno, è un evento di Amore Cosmico.
Un abbraccio sincero a tutti (anche se temo di aver scordato sicuramente qualcuno…chiedo perdono!)
Ma dal profondo del cuore dico:
Non c’eri?…Fottiti!!!
Vladimiro

PS
Il testo della canzone che ho avuto l’onore di cantare.
Sulle note della Vie en rose.

I lenti in (o)rose(i)
(cantare passando dalla voce dell’Ispettore Closeau a quella di Gigi Proietti…a piacere)

Sono un pilota d’enduràns
E guido con innata nosciàlàns
Anche la moto preparai
Ma andai da CP, non se sà maaaaiiiiii
Noooo, nùn piego manco ‘mpòòòò
ce provo ma ‘gna fòòò
Io sono er Tatuaaaatooooo
Siiii, sapessi come fààà
Potrei anche provààà
Io sono…er Tatuatoooo
Fooorse Fange, ce la faaaa
perfino Nello vààà
ma… er Tatuato sòòòòò
E se piegando
a terra ho toccato
vò solo dì…che sò cascaaaatooooo
Nooo la moto mia è trans
la guido cò le pèns
de Aprilia sòòòòòòòò
E in Sardegna un altro c’è
che và più lento…vabbè…come me
Sull’SP in giro và
Ma anche ‘a Griso s’è già compràààà
Siiiii lo sguardo dritto ciòòòò
Ma ‘n moto piego ‘n pòòò
Io sò Piero Pintooooreeeee
Organizzo per AG
Il raduno…questo quì
Io sò Piero Pintooooreeeee
Sulla moto io non c’entro
e ai piloni de cemento
quanno ‘i trovo…faccio ceeeentro
Eeee pè annà a Tortolì
ce metto ‘n mese, o giù di lìììì
Io sò…Piero Pintooooreeee
mooootociclista sardo sòòòò
e fiero me ne vòòòò
pè Aaaatlaaaantiiii….deeeeeeeee
laaaa la lalla lalla lààààà
tralllero trullallààà
Laaaa, laaaaa, laaaaaa…llllllllàààààààà

Goffredo
di sfuggita da un internet point del Tigullio, prima di ripartire per la Francia.
Fra poco mi inconterò con Piero Gasgas.
Gli dirò che non si è perso un granchè; cercate di capirmi, è un amico, non posso dirgli la verità…
Ragazzi, che roba…
Rivediamoci subitissimo!!!! Voglio il festone di AG olnaitlong!!!!
Un abbraccione a tutti (piano piano a Sonia e Fabrizio, new minchia of the year) e un mega ringraziamento a Stefano, Piero, tutti i Guzzisti Sardi (Andrea, il formaggio..gnam gnam… senza parole..) e a Alberto per l’ennesimo incontro indimenticabile.
G.
PS: fidatevi di chi si è perso a Sorgono: dobbiamo tornare!!!!! 😀 😀 😀
PS2: come sempre al momento dei saluti non ho beccato un sacco di gente… vabbè non servono le parole.
But the stars are burnin’ bright like some mystery uncovered
I’ll keep movin’ through the dark with you in my heart
My blood brothers

davebob
atlantide ha stabilito che sono uno stronzo….
ero li proprio ad olbia da londra senza sapere del raduno, menomale che leggo il forum ogni giorno..
avevo messo anke un post!!!
vabbe almeno ho conosciuto stonepik e motopesantista…ma vi ho visto tutti passare..e sbavavo rodevo…io in una caldissima macchina..
certo che il destino è proprio crudele…o forse no????
beh grazie per il caffè ragazzi a buon rendere…voglio un motoraduno..anke io….

Babaozzu
🙁 🙁 🙁 🙁 🙁
..Ragazzi ….TORNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAATEEEEEEEEEEEEEEE
TORNATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE QUA !!!!
MI SENTO SOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
DAI DAI ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO ……………………….
ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO
ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO
ALTRI DUE GIORNI E POI SMETTIAMO
AJOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO””” 😀 😀 😀

valtertre
Appena sbarcato a Civitavecchia,direzione Firenze.
Aurelia fino allo svincolo per Vetralla,Viterbo,Lago di Bolsena,Acquapendente,Val d’Orcia,Siena,Castellina in Chianti,san Donato,San Casciano val di pesa.
Nel casco
la voce del pilota dei “pane e nutella”che fa:entri in terza,non scalare,se vai troppo,modula docemente post e ant e pieghi dentro,cosi’ non perdi tempo.
quella di Goffredo che dice,la piega a dx va bene.a sx anticipi troppo,devi allungare il campo visivo e me lo spiega disegnando la traiettoria sulla tovaglia del ristorante.
Negli occhi
le pieghe di Vladimiro,Zinfo,Babaozzu,Skodato,Totogigi,Milingo..che col Nevada se la prossima volta me svernicia a dx lo abbatto con un calcio volante
Nel cuore
Tutti Voi.
Nelle orecchie….
il rombo dello scarico
mi scuso con tutti quelli che ho avuto in scia.

CinCin
Guardo le foto e vivo, in ritardo,
emozioni di curve che parlano sardo,
osservo un tornante e sogno me stessa
con la mia Breva, in una “piega” complessa.
C’è tutta la gioia di una risata
in un’Ichnusa ben raffreddata,
se poi accompagna un porceddu allo spiedo
la festa è sublime, di meglio non vedo.
Quest’isola antica incanta e stupisce
e, come compenso, il mio cuore rapisce:
lo so, lo so, sono “continentale”
ma amo quei luoghi in modo anormale.
Mi chiedo, passando da un album a un filmato:
“Perché??? Perché non ho partecipato???”
Di queste immagini mi avvolgo, mi ammanto
e rosico … rosico … rosico tanto….

CrazyDiamond55
Solamente oggi riesco a collegarmi!
Finalmente al lavoro. 😯
Non ne potevo più di tutta questa gente con la moto, sempre seri e con le facce lunghe, tutto così ufficiale e formale, dove proprio non riesci a fare amicizia.
Tutte quelle lunghe e noiose superstrade piene di traffico
I self service stile mensa dove abbiamo mangiato quel poco che c’era e bevuto ancora meno.: vino e liquori in Sardegna sono sconosciuti.
Chi poi ha avuto bisogno di aiuto è stato lasciato nelle mani dei medici tra l’indifferenza generale!
E poi l’organizzazione, che pena! mai una pensata originale, una serata di sabato senza un sussulto; un Karaoke senza risate. Pensate poi che sabato notte o forse era domenica mattina c’è stata gente che non riusciva a trovare la camera e che è stata costretta a stare intorno ad un tavolo, fortuna che hanno trovato qualcosina da bere.
La domenica mattina, poi, al momento della partenza tutti andavano via sgaiattolando quasi senza salutare!
Meno male che c’è un anno al prossimo incontro di Primavera.
Da Livorno è tutto! a voi Forum.

beniamino
È difficile fare un bilancio a breve dopo un’esperienza così intensa come questo incontro, difficile perché ci vorrà tempo per incasellare tutto questo: le moto, la Sardegna, gli amici, l’avventura di una breve ma intensa libertà fuori dal quotidiano. Adesso posso comunque riconoscere il perché dell’attesa per l’evento, anche se cercavo di rintuzzarla in un angolino.
Ci sono alcune cose che faccio ancora fatica a capire: come l’essere improvvisamente affezionati a persone che non conosci, che frequenti occasionalmente e in modo “virtuale”, e che tuttavia riconosci appena li incontri come se sapessi benissimo cosa sentono. E questo pur riuscendo a mantenere quel giusto equilibrio tra condivisione e rispetto. Sarà la magia dei luoghi, sarà la moto che impone di necessità una misura e un riconoscimento delle capacità e limiti propri e altrui, sarà quell’ospitalità che conquista per qualità e modo in cui viene offerta, sarà quel sentirsi gruppo un po’ ”esclusivo”nella sua ostinazione per quel marchio…

Qualche immagine ancora “a caldo”: Piero: una barba di meno ma il tenore e la simpatia di sempre; Marco e Silver, due moto impeccabili e una guida all’altezza di quella premessa; Squalo e Malaguzzi, che è difficile stargli dietro sulle strade del Supramonte; un agriturismo che dopo tante curve è davvero il paradiso, e pure luogo di tentazioni; una sosta a piedi nudi nell’erba, che in tempi di vintéige non potevano mancare i figli dei fiori; Vladimiro svelto di spirito (e non intendo quello alcolico, che pure non è mancato) oltre che di moto; Motopesantista che aiuta Pedro ad accendere la T carabiniera; PiGuzzi che fa bella mostra della sua esperienza di moto (qualcuno che conosco è rimasto ammirato dal suo consumo di gomme…); Niq e signora, lui solido come sempre nonostante la gamba “ancora offesa”; Stefano, nel doppio ruolo di papà e di motociclista (coraggio, ne so qualcosa); Paolo che chiede dritte sulla classic endurance, che quasi ci pensa anche lui…; Gianni con cui disquisire di moto come di musica, perché ci piacciono quasi allo stesso modo; un’ultima birra bevuta a notte inoltrata con Shokato, Babaouzz, StonePik e chi altro non ricordo; Goffredo, non il solito”bravo presentatore”: ti da l’assist e ti cucina che non puoi resistergli; Alberto, che sa chi é Ray Davies, e a vederlo in sella al Centa sembra di essere capitati all’isola di Man di noialtri; le performance vocali dei Cugini e di BeppeT; Macio, che ci si vede dopo tempo e sembra di ritrovarsi come nel mercoledì da leoni per l’ultima mareggiata (ma che ultima non sarà); ho visto un tavolo di Sardi e Napoletani che disquisivano di cucina di pesce dopo cena… giuro, sembravano sobri! Demetrio e figlio che pure son riusciti ad affacciarsi per un saluto, e le altre facce appena conosciute, ma che non dimentichi anche se è difficile appiccicargli un nome.
E poi i luoghi, beh non ci possono essere altro che immagini che ancora si affacciano a sprazzi, quando meno te l’aspetti nel ritorno al quotidiano, a ricordarti che un altro mondo è possibile, ma sarà dura non farli diventare nostalgia.
Un’ultima nota: non ho potuto evitare la Bosa-Alghero sul ritorno… e non ho potuto resistere alla tentazione di ricordargliela a qualcuno che c’era l’altra volta (ma hanno capito che non l’ho fatto per cattiveria…)

rotondo61
L’unica preoccupazione per me era avere quei due fatidici giorni di ferie, la moto era grossomodo a posto, la uso abbastanza spesso quindi ci fosse stato qualcosa che non andava mi sarei accorto; unico neo è la ruota posteriore un po liscia, ma per l’incontro dovrebbe tenere. Tutto ok sino a quando la sera del 31 in hotel, qualcuno (ho imparato pochissimi nomi e ancor meno nick) mi chiede se conosco il proprietario di quella jackal parcheggiata là, di fronte a me “E’ la mia” rispondo ed intanto penso che cazzo c’è che non va bene! già, non è una moto che colpisce per chissà quale caratteristica o personalizzazione, non ne ho fatte, “perché?” “hai visto la gomma? Ha la tela fuori” intanto si forma un piccolo capannello di guzzisti che probabilmente avevano notato ciò che io avevo addirittura dimenticato, i commenti non si contano, e TUTTI chiaramente mi sconsigliavano di mettermi in viaggio, io per mascherare la mia preoccupazione esclamo “quindi dici che è il caso di cambiarla?” qualcuno ha capito si trattava di una battuta qualcuno mi ha preso per pazzo. Il fatto è che sabato 31 intorno alle 20,00 ad Orosei è abbastanza improbabile trovare un pneumatico posteriore e un gommista disposto a sosituirlo; trascorro il resto della serata con un velo di preoccupazione. La notte porta consiglio, alle 07.00 sono in piedi, non voglio andare via alla chetichella e aspetto che si alzi un po di gente, giusto per salutare qualcuno, intanto la decisione è presa: strada con molte curve, almeno il pneumatico lavora sui lati dove c’è abbastanza battistrada. Orosei, Dorgali, Tortolì, Lanusei e ss 198 sino ad Isili, (220 km) non è la strada migliore per il rientro a casa ma è la più consona alle mie esigenze. Decido di abbassare la pressione del pneumatico un lavoro certosino eseguito ad occhiometro, intorno alle 08,30 c’è abbastanza gente in giro, saluto un po tutti e mi metto in viaggio, chiaramente con il cuore in gola, so che posso anche andare piano ma se la gomma esplode rischio ugualmente di farmi molto male. Tabella di marcia: ogni mezz’ora sosta per verificare la situazione (non previsti ma verificatisi 2 posti di blocco dei carabinieri e una festa campestre che mi hanno rallentato ancora di più) velocità media 53 km orari. A Dorgali rifornisco e voglio controllare come funzione l’occhiometro, pressione della gomma 0.9 bar. Troppo bassa, la proto a 1.5, intanto la tela è andata via tutta, si vede nuovamente la gomma, quanto cazzo di gomma c’è? A Lanusei scopro che c’è un altro strato di tela, bella bianca bianca ma a Seui mi abbandona anche quella, nuovamente gomma nella quale si vedono a distanza di circa 8 cm l’una dall’altra delle X. Giunto a Isili le X non si vedono più e si presenta il problema vero: le curve sono finite e devo fare ancora 50 km tutti in rettilineo, la gomma consuma solo centralmente! Tiro nuovamente fuori l’occhiometro e sgonfio ancora il pneumatico, credo di averlo riportato a 0.8 – 0.9 bar, almeno lavora per lo più sui lati, mi faccio coraggio, parto e non mi fermo a controllare sino a casa. E’ andata bene, non avrei creduto di riuscire a fare 270 km. Chiaramente sconsigliato a tutti , ma queste sono quelle circostanze dove il guzzista riesce a mettere in pratica la sua innata “arte dell’arrangiarsi”.

Tonirag
Ciao a tutti, belle gioie,
proprio stamattina sono tornato in continente (ma non ancora al lavoro), dopo l’incontro mi sono trattenuto un giorno a Siniscola con i napoletani, Pesantista, Beppe e Giulio, e poi ho proseguito fino a Cala Gonone alla ricerca di tempo migliore, e dopo aver trovato un bel sole, ironia della sorte, mi sono pure raffreddato di brutto (misteri della vita).
Ve possino ammazza’ quanto scrivete…..il topic è arrivato a 10 pagine….e rivedendo foto e filmati mi sta pure venendo la nostalgia
Sarò senz’altro ripetitivo, ma lo dico ugualmente:
anche stavolta è stato splendido, è stato bellissimo esserci.
Sono tornato ingrassato, contento e soprattutto purificato, perché in questi giorni ho fatto parecchie comunioni tali da potermi permettere peccati da ora a fine anno
Grazie a tutti voi…
…che avete organizzato quest’evento splendido…
…che lo avete riempito con la vostra simpatia e allegria.

redgo65
Raduno favoloso, persone meravigliose, strade stupende, cibo e bevande da Dio (compresi gli zuccherini di Vladimiro).
Viverlo è stato grande. Peccato che sia finito.
Saluti

S558
Olà, anche noi arrivati lunedì pomeriggio con gli ultimi 50 km sotto il temporale, Bondeno – Rovigo. Thio sà di cosa parlo.
Viaggio di ritorno con Thio e MarcoB, e … il KEBAB …
Finalmente rubo un pò di tempo al sonno per leggere di Atlantide e continuare ad assaporare il “godimento” degli ultimi giorni. Un concentrato di divertimento pari a due normali settimane di ferie. Se lo sa il mio capo me le mette in conto.
Giuro ho letto tutto, tutte e undici le pagine, siete tutti fantastici. Non saprei cosa aggiungere per dare ancora enfasi alle giornate appena trascorse, ma avete già descritto al meglio tutte le sensazioni vissute. Solo una cosa: Alberto posso già fare il bonifico per il prossimo incontro?
Prossimamente devo scaricare i filmati e metterli disponibili, il tempo e l’ignoranza sull’argomento mi rallentano.
Vorrei scrivere e ricordare tutti, ma senza la mia dolce metà qui con me mi riesce difficile. Maria è ancora stanca da 5 giorni sul sellino del V11 (resistenza al sacrificio da indicare sui Guiness) e sta ronfando da qualche ora.
Piero

Gibbone
Atlantide ha stabilito che…..
….sono sempre il più lento (siamo arrivati a casa ieri sera).
Sono stati giorni fantastici per la compagnia, i posti, il cibo ( :b ). Ribadisco tutta l’invidia per gli “indigeni” ed approfitto per salutare i “compagni spiaggiati di San Teodoro” di cui renderò disponibile documentazione fotografica se non provvedono al patteggiato opportuno riscatto!!
Ahiò!

Diegodelson
Ciao …
… mi mancate tutti tantissimo
purtroppo non riesco molto a leggere in questi giorni, devo recuperare il lavoro accumulato la scorsa settimana :moderator:
ma ne è valsa davvero la pena.
Vorrei condividere un po’ di foto
([size=24]anche con le orecchie sadomaso …..), [/size]
ma con imageshack mi ci vuole un’eternità … ho visto che usate diversi siti per caricarle ma non avendolo mai fatto non ho idea da dove cominciare.

Qualcuno mi consiglia cosa posso usare per evitare di metterci 5 min. a foto ?[/quote]

Vladimiro
Vorrei ricordare, così da fermarli meglio nella memoria, alcuni momenti particolarmente “belli” di questo Incontro di Primavera.
A dire il vero ogni momento (incidente di Fabrizio e Sonia a parte) è stato molto bello. Però ogni tanto tutto si “combacia” così bene che gli stati d’animo, le situazioni, le persone, le predisposizioni lo rendono (se possibile) un pò più magico.
La serata sul traghetto all’andata. Sublime.
Finalmente incontro Sam e Roberto (StonePIK…’niùrànt!).
Finalmente rivedo le brutte facce dei napoletani e quelle dei ciociari…perfino Valter! :b (scusa Valterino mio..nùn ho resistito alla battuta! :volemose:)
…vabbè…anche quelle dei romani..che però incontro più spesso all’aperitivo o per qualche “girello” fuori porta…
Finalmente…
Mi rilasso nell’atmosfera goliardica e affettuosa sul ponte della nave mentre ci sediamo attorno ai tavoli.
Il traghetto è in viaggio e tutti si apprestano a “sbocconcellare” qualcosa…
Gli sguardi complici si intrecciano. Qualcosa nell’aria mi dice che il “suggerimento” di Piero Pintore di tenersi leggeri in vista del mare mosso non sarà molto seguito.
Crackers e alici col sale. Così aveva suggerito. Al massimo un “sorsino” d’acqua e poi subito in branda.
Ma la voglia di stare assieme e creare subito quell’atmosfera di Amore Cosmico è troppo forte.
In un attimo appaiono vassoi di pagnottelle napoletane (ho detto giusto?), mozzarelle di bufala, taralli alle mandorle e pepe, coglioni di mulo (non sapete cosa sono?…Fottetevi!!!!:b ), pane, bottiglie di vino, birre e panini di vario tipo…oltre all’immancabile Comunione Braticolara con lo zuccherino.
Alla faccia! :b
Tra un assaggio, un panino, una bevuta, un altro assaggio, uno zuccherino, un’altra bevuta…e tante belle chiacchere verso le 2.00 andiamo a dormire.
Comincia bene!
Altro bel “flèsc” è il trenino di moto verso Fonni.
Anche se un pò di sabbietta portata sulla strada dai rivoli di pioggia dei giorni prevedenti avrebbe suggerito una guida più tranquilla guidiamo con disinvoltura.
Il LeSPans è scarico dei bagagli e seguo “l’apripista” Shockato divertendomi un mondo…lo vedo che “freme” per tenere un’andatura che permetta al gruppetto di restare assieme…ma ogni tanto si lascia andare a piegone pazzesche…gli tengo dietro senza troppo sforzo guidando più pulito possibile…marce alte e velocità in curva…seguo le traiettorie senza pensarci troppo e sembra una danza…negli specchietti vedo che anche gli altri (alcuni col passeggero) seguono…
Era impossibile parlarsi ma con il ritmo di guida, le curve, l e pieghe…sentivo che ci stavamo divertendo…
Sabato sera al karaoke…
Un pò di reticenza iniziale era normale, e l’open bar cominciava a far sentire i “benefici” effetti…parte Valter con Venditti…lo accompagno con la voce finchè posso (per me era decisamente “alta”) e poi,,,poi..ariiva Beppe Titanium. Abbiamo cantato assieme a squarciagola il Rock di capitan Uncino…tutto qui.
Sarà stata l’atmosfera che “montava” sarà che per un attimo ho distolto lo sguardo dalle parole della canzone e ho visto le vostre facce sorridenti e divertite…
Bhè è stato “appagante”. Bello. Amore Cosmico.
Sabato al rietro da Austis…dopo Fonni.
Ho scoperto che avevo un “Fratello de curva” e non lo sapevo.
Thio.
Sono in testa al gruppetto e viaggiamo spediti tra le bellissime strade della Desulo Fonni. Ogni tanto rallento e guardo gli specchi per ricompattare…Thio c’è…e se allungo?…sempre lì sta…azz! ‘Sto ragazzone dal capello perennemente sconvolto e dalla faccia simpatica guida bene!
Proseguiamo…un pò di stanchezza comincia a farsi sentire e il braccio “buono” è un pò rigido di muscolatura (il LeSPans “danza” come una libellula…ma pesa sempre più di 220 chili eh?) così Milingo passa avanti (mazza quanto và…anche senza i “cavalli”!!!!) e anche Thio lo segue…
Le curve proseguono a ritmo incessante e il godimento continua quando ad un tratto SGRRRAAAAATTT!!! faccio un salto sulla sella che a momenti sbaglio la curva…non ho tempo di ragionare che ARISGRAAAAATTT!…ma…ma… è Thio! Porcapupaza che piegone! E consuma pure i piolini sotto le pedane!…Azz! Sta cò “le recchie” per terra e guida tranquillo a velocità tutt’altro che turistiche!…Che bello vederlo!
Quando ci fermiamo per l’immancabile Ichnusa ci togliamo i caschi e gli sguardi si incrociano…nessuna parola, solo un accenno di sorrisetto e una leggera inarcata di sopracciglio.. Meraviglioso.
Fratelli de Curva.
Sempre sulla stessa strada precedo il gruppo e passiamo la “processione” del paese (era Fonni?…o Desulo? il paese non lo ricordo ma la strada si! :b ) guido spedito ma rilassato, curve stupende, panorama incantevole…ecco il valico con le bancarelled ella festa, un pò di gente e delle moto (quasi tutte Ducati) da vero smanettone, il benzinaio…e…e…un missile accompagnato da un rombo cupo mi passa a velocità warp…arriva ad un immaginario traguardo posto poco più avati e alza le braccia al cielo come se avesse vinto!…E’ Valter!
Comincio a ridere nel casco e “capisco al volo” cosa voleva dire…primooooo!!!!!
Mi sale un’allegria incontenibile…
Ho guidato per una ventina di km cantando “We are the Champions” e guidando a “ritmo” di musica.
Mò basta sennò riscrivo tutto il Raduno…
…ammazza se me sò divertito!

Tonirag
C’è stato un momento dopo il karaoke in cui mi ero soffermato a guardare Zinfo, il cognato e un altro (che ora non ricordo) seduti a tavola sotto il portico che bevevano e ridevano a crepapelle e non si fermavano mai…solo a vederli ed ascoltarli mi stavo sbellicando dalle risate…da morire.
E poi l’apoteosi delle risate: lo spettacolo sempre di Zinfo ancora più brillo (brillo è un eufemismo) che commentava le radiografie di Fabrizio e Sonia (appena tornati dall’ospedale) che assieme a me, Goffredo, Valerio e altri erano piegati in quattro dalle risate…da non poterne più
Altra circostanza: venerdì pomeriggio, dopo Mamone mi sono ritrovato dietro a Valter e Cristina. Il fetente di Valter correva come un disgraziato, all’improvviso mi viene la scimmia di stargli dietro, e per un bel po’ di km gli sono stato alle costole fino a quando non sono riuscito a sorpassarli…roba che per la soddisfazione gli ho alzato il dito medio…peccato che ‘sta soddisfazione è durata pochi minuti: il fetente mi ha risorpassato, e per sfregio mi faceva pure “ciao” con la mano…
Però gli abbiamo dato di brutto col gas… che fico!
Momenti indimenticabili

squaloguzzi
Riesco a scrivere due parole anch’io… molto è già stato detto in toni entusiastici, e non saprei cos’altro aggiungere, se non EVVIVA L’AMORE COSMICO!!!!
Per gli organizzatori, in particolare Piero Pintore, che ha sempre tuto sotto controllo (tranne la macchina fotografica); per Alberto il Presidentissimo; per babbo Pedro chè è un piacere fare la strada dietro di lui; per Vladimiro che ogni volta si conferma per quello che è, e per il solo fatto di ESSERE trasforma ogni luogo, ogni incontro, ogni compagnia in qualcosa di migliore; per Goffredo e i suoi show; per Fabrizio e Sonia che mi hanno fatto preoccupare e poi silenziosamente ringraziare il cielo; per i Sardi tutti; per tutto il gruppo della delegazione campana Willy e Lucia, Rosario e Marina, Pask(e non solo per il cibo!!!); per l’amico Giulius trascinato da me in questa fantasstica gabbia di matti; per le vecchie conoscenze (Paolo Milingo, Beppe Titanium, Valter e Cristina, MarcoB, Macio, Toni, Berghella, Gianni Cesaroni con la Breva e Paolo con la Kawa di scorta, Beniamino, Zinfo con la batteria morta, le Aquile della Ciociaria, Marco Nocella, e sicuramente dimentico qualcuno, spero non se la prenderà) e quelle nuove (i compagni di colazione Diegodelson e Aires, Motopesantista, Samside che lo terrei in tasca insieme a Goffredo per tirarli fuori quando sono depresso, Antonello e Signora che minkia come vanno sul cali!!!!, Molamai, e pure qua ne dimentico a mazzi); per tutti loro AMORE COSMICO a secchiate…
ma l’Amore più grande, e qui sono sicuro che nessuno se la prenderà, è per la mia compagna di viaggio, di percorso, di avventura e di vita, mia moglie Alina, che pazientemente arroccata sulla sella di Griso e aggrappata alle maniglie dell’amore, non ha fatto un plissè nemmeno quando il polso si è “scaldato” sulle meravigliose curve di Atlantide… e se non è amore questo! Grazie per essere insieme la più grande ed il collante delle mie passioni

BeppeTitaniumho letto tutto d’un fiato le 19 pagine di commenti …. e sto ancora ridendo …. e piangendo eprchè il raduno è finito.
le mie foto … concentrate quest’anno sulle vostre b…. facce
[url]http://picasaweb.google.com/BeppeTitanium/AquileEPorcheddu2008[/url]
comunque NON si può andare avanti così …
… non si può lavorare tutto l’anno ….
e poi godere solo per due giorni ..
durante il raduno di AG …
NO NO NO NO NO
propongo una petizione governativa …
un disegno di legge di iniziativa popolare …
dal prossimo anno …
[color=red][size=24][b]due giorni di lavoro e tutto l’anno raduno di AG … ! ! ! ! [/b][/size][/color]
sotto con le firme:
1. BeppeTitanium
2. MarcoB
3. …

Vladimiro
HO VISTO IL VIDEO DELLA CANZONE DI GOFFREDO!!!!!
MITICO!!!
Alcune considerazioni:
– levate er vino a Samside che “verso quell’ora sicuramente ero ancora abbastanza lucido “…dai riflessi sulla “crapa” eri lucido pure dopo!
– date una casa più grande a Cane che sò in 15 davanti al pc e non c’entrano
– servono dei muratori per allargare il salone di Thio che anche loro in 10 stanno strettini
– mi serve l’indirizzo di Salvatore Accardo che se vòle dà “una mano” me farebbe proprio comodo
– portate un baride di birra a Motopesantista che dopo 4 giorni di spiegazioni a Babaozzu c’ha la gola un “tantinello” secca
– qualcuno compri dei “cotton fioc” a Babaozzu per darsi una lavata alle orecchie ‘chè c’è Motopesantista che sò quattro giorni che “je stà a spiegà ‘na cosa” ma lui non lo sente…e leggere i movimenti delle labbra direttamente dal forum è vermente “tosta”
– qualcuno fermi Alberto Sala che sul momento non aveva capito che Gof lo stava a pijà ‘n giro ma mò si…e è uscito de casa ieri sera pè annallo a cercà armato di senso dell’iùmòr e de ‘na roncola
Grande Gof!!!!! Sei un GRANDE!
…una satira costruttiva è quello che in molti auspicavamo…e solo tu che stai lontano e al sicuro a Parì potevi farla…noi corriamo il rischio di ritrovari Iosca (capo del KgbAG) fuori dal portone che ci aspetta…o peggio ancora il Tatuato a cena…
NB:
Il Sala ha appena telefonato a casa, la roncola se l’è portata dietro ma ha lasciato l’Iphone sul comodino..c’è qualcuno che è in grado di portarglielo che senza si sente nudo?

lepontine
Ciao a tutti, mi connetto solo ora e vedo 21 pagine….bestiale…
Laura ed io siamo rientrati dalla Sardegna venerdi, l’abbiamo presa comoda, e dopo i 300 chilometri fatti assieme a voi ce ne siamo sparati altri 1200 da soli facendo il periplo dell’isola che c’è, e menomale che c’è….
Curve, curve ed ancora curve, a cementare per bene il nostro amore, spiaggie bianchissime e monti selvaggi a farci venir voglia di non tornare più in Padania…
Non finirei più di citare ricordi, e so che mi sto facendo del male… ma le dune di Piscinas, gli scavi di Tharros, le vie di Bosa, i bastioni di Alghero frustati dal maestrale…. e i cavalli di Lula , le donne di Mamoiada vestite di nero….
e il porcheddu di Austis, e l’Ichnusa…. e tutti i ragazzi di Anima Guzzista, quelli che abbiamo conosciuto di persona e quelli a cui ancora non so dare un nome…
Grazie ad AG che ci ha dato questa possibilità e questa occasione, grazie a tutti voi per essere stati stupendi…
Atlantide, ritorneremo!!!

Willcoyote
Mi sento turbato!
Quasi offeso!
Leggo un elenco che tiene in considerazione tutte le tipologie di Guzzimuniti senza barriere di cilindrata, modello, taglia personale o gusti sessuali!
Ma non leggo nulla che dia il giusto valore, la giusta considerazione a chi rende possibile buona parte di tutto ciò!
Cioè chi lascia abbastanza cose nei piatti affinchè altri possano fare la parte degli aspiratutto! (Porcalamiseria la prox volta lascio la moglie a casa!!!!Il problema è che ci ha trovato sfizio!!!)
Per non parlare del fatto che se fate tanto i fighi (le curve, le staccate, ecc.ecc.) è solo perchè c’è qlcn che vi pensa e si concede benevolmente al vs sorpasso con un sorriso bonario! Quasi paterno!!!
Insomma! Se non ci fosse chi, come me, decidesse e sottolineo decidesse! di rimanere …emh….un poco indietro VOI che cavolo direste una volta tornati a casa????
Cmq per punizione…..
Che dico! Per dispetto…..
Anzi no! Proprio per cazzimma!!! Non vi porto più i pagnottelli napoletani ed i tarallini mandorla & pepe!!!
A buon intenditore………!!!!
Ciao a tutti da un profondo conoscitore delle varie tipologie di scarichi, bauletti e portatarghe!!!
totogigi
Piuttosto, colgo lo spunto al balzo per due pensieri umidicci, vi avviso, sarò sdolcinato, ma è così da essere.
Non posso fare a meno di ringraziare ENORMEMENTE Piero Pintore, Stefano Caiazza e tutti gli altri amici dalla Sardegna che hanno reso possibile questo ennesimo bell’incontro. Esperienze come quella di pranzare dentro un carcere sono state possibili solo grazie a loro. Piero poi si è davvero prodigato in maniera impressionante. Senza star lì a proporre monumenti: semplicemente GRAZIE di cuore. Più ancora delle strade bellissime e dell’ambiente emozionante, due sono le cose che mi hanno colpito molto: una sono loro, l’altra è stato il vedere la gente contenta. Lo si leggeva dagli occhi, prima ancora che dalle parole. Non mi stancherò mai di ripetere che va bene il forum, va bene il sito, ma all’incontro annuale non si può non esserci. E mi fermo qui, perchè appunto, se lo spiegassi oltre non mi capirei.

mdanè
E’ giunto il momento dopo una settimana dal “fattaccio” di esprimere a mente fredda
le emozioni che sono rimaste nella mente e nel cuore (vero Valon?).
E’ facile, appena tornati e quindi ancora coinvolti dal pathos del momento, esprimere
l’immensa gioia di aver passato tre (almeno) giorni stupendi in compagnia di veri Minchia come me.
Invece oggi posso dire che sono estrememente deluso, un incontro per nente riuscito.
Ma vado con ordine:
1) Non si può più accettare “er Berghella” tanto più se me lo devo vedere in costume da bagno…
2) Me so morto de fame, cazzo paghiamo profumatamente ed in anticipo e poi me fate magna pane e mortadella.
3) Le strade di quà, le strade di là, la desulo-fonni, tutte autostrade dritte e per giunta piene di buche.
4) Lorganizzazione poi, lasciam perdere molto approssimativa, tanto che non sono neanche venuti a legarmi la moto sul traghetto.
Detto questo, scherzi a parte, è sempre un piacere partecipare e rivedere le vostre brutte facce (anche se quest’anno c’erano
tante defezioni una su tutte er Tatuato). Mi sono divertito da matti sia su strada cercando di inseguire
ora un manico ora un’altro) sia nelle soste ed in albergo sparango Minkiate e soprattutto sentendo le vostre.
Non faccio i nomi in quanto rischierei di dimenticarne alcuni e non mi va ma concedetemi di citarne uno solo per tutti,
SAMSIDE!!!!!
Vi do appuntamento al prox. anno sperando che possa ancora partecipare.
Le foto già nelle pagine precedenti le ho pubblicate.
Ciao a tutti vostro Minkia reale Marco.

Ianus
Salve ragazzi sono Gennaro di Casalbordino (Fz1)…mi sono appena registrato al forum..volevo ringraziare e salutare tutti voi appassionatissimi guzzisti e simpaticissimi compagni di esperienze indimenticabili come i fantastici incontri di primavera a cui partecipo puntualmente ogni anno. Un caro saluto ai mitici babaozzu, shokato, Thio …compagni di pieghe. Ciaoooo
marcolino
non so come sono andati tutti i raduni passati, ma questo secondo me è
stato dominato dalla iella:
– sbarco ad olbia ed il cali di Zinfo non parte (comprerà una batteria)
– la moto di zinfo si spegne ed occorre spingerla più volte;
– gia dalla partenza da pattada la ragazza fa strani rumori nel cambio;
– il motorino della breva di roberto va in tilt e per fortuna un
meccanico di orosei lo ripara;
– il maresciallo si spegne e va in moto con difficoltà;
– venerdì notte non dormo neanche un’ora (pedro non è un essere umano è
è un grizly)
– Sabato mattina la ragazza peggiora vistosamente e dentro Oliena sento
un frastruono dal cambio e decido di rientrare a Pattada in seconda e
terza (80km)sotto casa si ferma definitivamente (smontata in fretta e
furia trovo la crociera in mille pezzi);
– il griso di piero va in tilt;
– fabrizio cade con la ragazza(speriamo sia niente di grave).
Beh!!!!
speriamo meglio in futuro
ha dimenticavo, anche il centauro di splitter va a cazzo!!!!
ho dimenticato qualche cosa?
figli con il morale un pò giù
m:)

giannic
La nostalgia del raduno è tanta, da farmi rimpiangere persino la
gimkana della Tula-Castelsardo affrontata sotto il diluvio universale
di giovedi (il temporale di lunedì a Nuoro e quello di martedì mattina
a Civitavecchia erano du goccette, a confronto). La sardegna, la
breva (gran moto, cazzo!), la sgangherata compagnia fieramosca-
delpisello (Paolo, Nello ed il già convertito bmvista per caso:
Giovanni) ed i 1500 km percorsi insieme, gli organizzatori sardi e voi
tutti hanno reso la cosa unica. Ed assieme alla nostalgia per i giorni
appena trascorsi mi è venuta l’impazienza di suonare dal vivo al
prossimo raduno (sto già preparando il repertorio). Baci ed abbracci.

Valerio
Unisco solo ora la mia voce entusiasta (come sempre invero) per questo evento.
Dopo anche il felice esito (nel senso ovviamente che sarebbe potuto diventare
terribilmente peggio) del disastro combinato dal mio amatissimo figlietto
Fabrizio (che quando starà meglio gli prometto di farlo entrare in un cespuglio di
storcidi’ollo toscani! – un abbraccio invece delicato ed un bacetto alla dolce Sonia)
Bello, bello e come sempre bello. Ritrovare i vecchi amici e conoscere quelli nuovi
è sempre la più bella cosa che c’è. Se poi si aggiungono i posti visitati, le strade
favolose, curvose, senza buche, il mangiare, il ridere e scherzare…..
Grazie a tutti quelli che si sono dati da fare per far nascere sempre il miracolo dei
nostri incontri; grazie agli amici con i quali sto sempre meravigliosamente bene.
Un grazie particolare a Piero, Rita ed Eleonora che ci hanno fatto vedere altri
angoli di paradiso……….che mi hanno devastato!
Tutto bello fino alla fine, fino al ritorno in nave dove…… mi hanno fregato la
borsa con gli assegni, i documenti, le chiavi, i coltelli, la macchina fotografica
digitale, il cellulare…………………
……..
……………………….la tavoletta tagliere e MANNAGGIA le due bottigliette
di filuferro e mirto “termostatate” di Demetrio; fantasticavo già di trovargli
posto nella mia vetrinetta Guzzistica con le cose più care.
🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 Maremma budella! >:-(
Con il cuore triste per aver lasciato troppo presto questo angolo di paradiso
e gli amici del cuore, ed ancor più triste per la grave perdita dei presenti di
Demetrio… riprendo a lavorare… 🙁
Figli nostalgici ed incazzati
Marco Nocella
Ciao a tutti e grazie ai sardi per il raduno e per la splendida
organizzazione…..
Ogni volta è sempre più bello….rivedere tante brutte facce e
conoscerne altre…..troppo bello!!!
La mia Breva è andata benissimo.
Stamattina siamo arrivati a Civitavecchia alle 6 e poi verso casa
giusto in tempo prima della pioggia….
Un pensiero particolare va a Fabrizio e Sonia, per fortuna si è
risolto tutto senza grandi danni.
A presto!!

Antonello Fiori
Ciao a tutti ragazzi, finalmente ho fatto il mio pimo raduno con la mia
prima guzzi (spero non ultima), e’ stata un’esperienza meravigliosa
nonostante ne avessi fatte altre con moto giapponesi, ma vi giuro non
e’ la stessa cosa. mia moglie oggi e’ di mal’umore perche’ gia’ le
manca quella greffa di guzzisti fuori di testa ma gentili corretti e
con una grande voglia di divertirsi, un grande complimento a tutta
l’organizzazione per come ha gestito tutta la situazione, un grande
grazie a piero pintore che ci ha fatto conoscere una realta’ che non
pensevamo che esistesse, un forte in bocca al lupo per una veloce
guarigione a king faber e compagna, che secondo me sono dei grandi
sfigati, secondo me quel california e’ cugurato, questa e’ l’occasione
per comprarne un’altra e farla immediatamente benedire da un prete.
Di nuovo ciao a tutti, in modo particolare tutti quelli che abbiamo
conosciuto personalmente..
Ciao a tutti e forza paris
NiQ-TP
Sbarcati stamattina alle 7.00 a Trapani.
Alla riunione di redazione d’inizio mese, stamattina ci vado con la
maglietta
ANIMAle GUZZISTA
Aquile e porcheddu, Orosei 2008.
Una figata unica!!!
Figli caporedattori di nuovo at works
NiQ e Pina

Zinfo
Un grazie a Tutti i sardi la vostra ospitalità non è solo una leggenda nè

Piguzzi
Ragazzi………….
il mio primo raduno con A.G., che roba
tutti simpaticissimi,. con punte di eccellenza..uno per tutti, cosi’
non vi offendete
IL PORCHERRIMO
semplicemente GRANDE.
2 milioni di curve, risate, e poi
10 anni di vita in meno, con il volo dei due fringuelletti,
registrato dallo specchietto della norge.
ma sorge spontanea la domanda:
se Sonia l’ha acchiappata un angelo per i capelli
Fabrizio, il suddetto angelo, per cosa lo ha preso??????
figli in volo

Willy
Ed eccomi di ritorno!
Finalmente a casa!
….almeno credo!
Ma davvero già è finito tutto?
Che peccato!
Nonostante ‘sto dannato dolore alla schiena che non ha dato pace è
stato tutto troppo simpatico!
Un grazie primaditutto agli amici che hanno permesso tutto questo
scortandomi/curandomi nel momento del bisogno!
Grazie quindi a Pask, a Rosario (mio veterinario personale!) & Marina!
E poi dal viaggio in traghetto, dove ho conosciuto/riconosciuto un
bel po di gente, alla visita di Venerdì alla casa circondariale!
Dalla cena in albergo alla spiaggia di sabato (non ce l’ho fatta a
fare il giro e mi sono accontentato di rosolarmi al sole!) è stato
tutto un conoscere e rivedere persone particolari e simpatiche!
Giulio, Samuele, NiQ & signora, Antonello & consorte e poi rivedere
Alina & Paolo, il Vladi, il Reverendo e Toni.
E poi Pedro che con la sua anonima sarda e relative vettovaglie
lasciano sempre un segno indelebile nella mia linea, Piero che con la
sua disponibilità mi ha permesso di limitare certi danni! Zinfo ed i
suoi simpaticissimi parenti/amici…..mi sono scordato qlcn????
Sicuramente!
Non me ne voglia nessuno!!!
Tanto non ricorderò i nomi ma certo li ho impressi in me!!!
Mi tocca aspettare il prossimo anno per ripetere tutto ciò???
E sia!
Ah! Un lieve abbraccio alla acciaccata King-family! Simpaticissimi
anche con i lividi!!!
Un abbraccio forte con tanto di sonore pacche a tutti gli altri!!!!
Alla prossima! E che sia presto!!!
Willy & Lucy!….che già è in coma!

Sonia
Bhe ragazzi, che dire… Che avventura! E’ poco che vi conosco, vi ho visti due volte, altri li conosco meglio perche’ “connazionali” e compagni di diverse gite in moto qua in sardegna, ormai vi conosco pero’ tutti grazie ai racconti di Fabrizio… Sono tante le cose che vorrei dirvi ma la prima che mi viene in mente e’ : che gruppo! Tutti, ma proprio tutti ognuno a modo suo mi ha abbracciata e coccolata, anche solo con uno sguardo… Ah le guzzi sono si un mito ma I guzzisti sono anche meglio!
in questi giorni mi sono divertita un mondo, ho buttato chili di stress alle spalle e per la magia della moto e per la splendida compagnia, a voi piace definirvi animali, cavernicoli ( oh, a quanto dice fabrizio!) Ma sapete essere dei grandi Amici, vi ringrazio uno per uno, un bacione grosso grosso, vi abbraccio… Con un braccio… E spero di rivedervi presto… Rimanete sempre cosi… Come le guzzi… Difettose ma con stile, non vecchie ma epocali, uniche anche se uguali… E sempre e comunque Grandi! Baci Sonia

Ma il casco non lo metti?

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di Samside

Arrivo col T3 sul luogo dove ho l’appuntamento.
Un marciapiede mi separa dal portone che mi interessa, a fianco al quale c’è un bar, quindi un altro portone.
Due vigili di fronte a questo, che evidentemente hanno citofonato a qualcuno.

Io, che non ho nessuna intenzione di lasciare la moto in strada, e che ho una discreta faccia da culo, monto sul marciapiede, passo davanti ai vigili, la mollo in mezzo a due biciclette e mi infilo nel bar per un caffè.

Esco, e mentre fumo una sigaretta, mi rendo conto che se la spostassi di una ventina di metri sarebbe meglio.
Sempre sul marciapiede, ci mancherebbe altro.
C’è un buco preciso dove le bici a fianco non me le mettono di sicuro, e poi io sono un altruista: la moto è uno spettacolo, e parcheggiata di qua è molto più visibile.

Quindi lascio il casco sul tavolino dove è appoggiato, raggiungo la moto e …. potrei anche spostarla a spinta, ma già che ci siamo, ai clienti del bar, non vogliamo far sentire un’accensione ?
L’ho anche detto che sono un altruista.

Intanto uno dei due vigili non c’è più.

L’altro, come accendo, si gira.

E mi guarda.

E mi guarda ancora.

E si avvicina.

Ok, ti ho fatto incazzare.
Ti sei sentito preso per il culo, e adesso hai le palle in cerca di un centro di gravità permanente.

Ci sta tutto, ci sta.
Io probabilmente mi sarei incazzato prima.

Dai, dammi ‘sto pugno, e poi vedrò di salvare il salvabile.

Lui: “Questa è un pezzo di storia”.

Ahia, hai fatto la cazzata.
Io ormai ho un automatismo incondizionato quando incontro qualsivoglia agente che apprezza il mezzo.
E il problema è che una volta che dai il là, ti tocca sorbire il tutto.

Si comincia facendo presente che la moto è un ex P.A., e li cominciano a luccicarvi gli occhi.
Occhi che rimangono lucidi mentre passo dal Tonti al collezionista che me l’ha venduta, snocciolando date di immatricolazione, frenate integrali, ammortizzatori di sterzo e antaralli.
Occhi che cominciano a lacrimare quando vi dico che quando l’ho portata a casa, nella borsa di sinistra c’era ancora il libretto delle contravvenzioni.
Pianto che diventa irrefrenabile quando indico su detta borsa l’alloggiamento della mitraglietta.

Si è tolto gli occhiali da sole e si asciuga con un fazzoletto, io intanto ingrano la prima.

Lui: “Ma il casco non lo metti ?”.

Gli spiego che la sto solo spostando, e lui si raccomanda che la metta in una certa maniera.
Gli dico che naturalmente l’avrei messa in modo tale da non intralciare il passaggio.

Lui: “Ma non per quello, è che se la metti così si vede meglio”.

E fu luce.

Sale della Vita

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di G. Spanghero

Va a capire come è incominciata.
Sarà stata quella gita in moto: solo e spaurito sul sellino posteriore, dopo anni passati al sicuro tra le braccia di mio padre e a cavalcioni del serbatoio, praticamente dalla culla. Me ne ricordo ancora, e vorrà pur dire qualcosa.
Sarà stata la nostalgia incontrata per caso, rovistando tra vecchie foto di famiglia: mio padre in sella alla sua Guzzi rossa. Indimenticabili ed indimenticati.
Sarà che si invecchia, ci si rende conto di assomigliare a coloro che ci hanno preceduto e ci si accorge che non ci dispiace.
E’ continuata che dopo anni di automobile, la passione per la bicicletta, un paio di Vespe stragodute, a cinquant’anni mi sono regalato una moto.
Vado piano, mi piace sentire il motore frullare cupo, percepire quella leggera sottile vibrazione che ti fa sentire la moto una cosa viva.
Ripercorro le strade di mio padre e talvolta, quando il sole va giù e cala la sera, mi sembra di intravedere la luce rossa posteriore della Guzzi precedermi di un centinaio di metri, come a segnarmi la strada. Come è stato nella vita.
Però, che nostalgia di quella Guzzi. Un modello del ’38, una valvola in testa e una laterale, venduta nel ’61 per poche migliaia di lire. Ma si sa, erano tempi in cui vecchio era un aggettivo negativo e ci si tuffava a peso morto nella modernità.
Se solo, allora, avessi potuto immaginarlo…
L’avrei rimessa a posto, filetti dorati e tutto, e ora farebbe un figurone: bella – direbbe qualcuno che ne sa più di me – come un esercito schierato a battaglia.
La mia moto di adesso? Una gran bella moto, buona per andare al lavoro come per raggiungere Capo Nord. Buona da parcheggiare davanti al bar o per farla urlare – solo ogni tanto – tirando un po’ le marce. Buona per un giretto con Francesca, la mia bambina, con la quale progetto raids infiniti. Buona per convincere colei che amo a viaggi sempre più lunghi, viaggi lunghi una vita.
Una moto che amo.
Non è una Guzzi. Ho fatto le mie scelte con il cuore, con il cervello e con il portafoglio. Ma, a dimostrazione che le contraddizioni sono il sale di una vita da uomini e che se abbiamo un’anima ne possiamo avere anche due…beh, una di queste si emoziona a vedere l’aquila: è un’anima guzzista.

 

Lubrificazione

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di Fange

LA LUBRIFICAZIONE DEI MOTORI

I motori a combustione interna non consistono solamente di parti meccaniche in movimento, ma sono anche sede di un ciclo termico e di complesse reazioni chimiche che sviluppano calore e producono sostanze dannose per il funzionamento e la conservazione del motore stesso.

Di conseguenza, come vedremo in seguito, all’olio motore si richiedono, oltre all’azione lubrificante che rimane prevalente, le proprietà di resistere alle temperature elevate ed all’ossidazione, di assicurare la pulizia del motore, di proteggere le superfici dalla corrosione e di asportare il calore, integrando il sistema di raffreddamento.

Gli organi meccanici dei motori che devono essere lubrificati sono i seguenti:

– accoppiamenti pistone-cilindro
– cuscinetti di banco e di biella
– spinotti
– cuscinetti degli alberi a camme
– camme e punterie
– ingranaggi e catene di distribuzione
– gruppi bilancieri
– steli e guide delle valvole
– pompe dell’olio.

A questi organi deve giungere un flusso costante e continuo di olio mediante opportuni sistemi di lubrificazione.
I sistemi di lubrificazione impiegati per i motori sia Diesel che a benzina, destinati all’autotrazione, sono:

– a circolazione forzata con una sola pompa
– a circolazione forzata con due o più pompe (a carter secco)
– a sbattimento
– a miscela.

Lubrificazione a circolazione forzata con una sola pompa

È il sistema più diffuso nel campo automobilistico. Esso è costituito da una coppa, contenente l’olio, nella quale pesca una pompa che manda olio sotto pressione ai vari organi da lubrificare, attraverso apposite canalizzazioni.

Essendo la pompa mossa dallo stesso motore, all’atto dell’avviamento la lubrificazione è affidata soltanto al sottile strato di lubrificante rimasto sulle superfici, ed alla sua capacità di assicurare una buona lubrificazione limite (untuosità, proprietà antiusura).

Sulla canalizzazione che parte dalla pompa, oltre al manometro dell’olio , viene inserito un filtro in serie o in derivazione che ha il compito di trattenere le impurità trasportate dall’olio impedendone l’accumulo nel circuito di lubrificazione.

Per facilitare l’asportazione del calore nelle macchine con prestazioni sportive e nei veicoli pesanti, la coppa è talvolta alettata o esistono dei veri e propri radiatori dell’olio raffreddati ad acqua o ad aria.

Lubrificazione a circolazione forzata con due pompe (a carter secco)

Questo sistema di lubrificazione è particolarmente adatto per vetture da corsa, motocicli con elevate prestazioni e veicoli fuori strada. In questo caso l’olio non è contenuto nella coppa, ma via via che vi cade viene aspirato da una o più pompe ed inviato in un serbatoio separato.

Tale sistema viene adottato per evitare che, a causa delle brusche accelerazioni e decelerazioni, o a causa delle pendenze, l’olio venga completamente accumulato ad una estremità della coppa provocando il disinnesco della pom-pa e l’interruzione della circolazione. Pur essendo evidentemente più complesso del precedente, questo sistema presenta il vantaggio di poter abbassare il motore in conseguenza delle minori dimensioni della coppa e, per quanto riguarda l’olio, ne consente un miglior raffredda-mento e una minore contaminazione da parte dei prodotti della combustione.

Lubrificazione a sbattimento

Questo sistema di lubrificazione, abbandonato in campo automobilistico, era realizzato col movimento delle bielle, dotate nella parte inferiore di una specie di cucchiaio che, pescando nell’olio contenuto nella coppa, lo sbatteva contro le pareti dei cilindri.

Nei motori moderni, lubrificati con i sistemi a circolazione forzata, l’olio fuoriesce dai cuscinetti di biella e viene proiettato verso le pareti dei cilindri per effetto combinato della pressione e della rotazione dell’albero.

Lubrificazione a miscela

Con questo sistema il carburante viene usato come veicolo di trasporto dell’olio fino ai punti da lubrificare.

Infatti, quando la miscela olio-carburante-aria entra nel motore, il carburante già parzialmente evaporato volatilizza completamente, liberando goccioline di olio che si depositano sulle parti in movimento relativo. La preparazione della miscela può essere effettuata in due modi:

— miscelando direttamente l’olio nel serbatoio del carbu-rante in percentuali dall’I % al 9% come avviene nel caso dei motoscooter e dei fuoribordo;
— immettendo olio e benzina in due serbatoi diversi e poi miscelandoli per mezzo di un dispositivo posto prima del carburatore.

Nei motori a benzina e Diesel vengono generalmente impiegati i sistemi a circolazione. La lubrificazione a miscela viene usata invece nei piccoli motori a benzina a due tempi.

Sulle orme di Tiberio

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Sulle orme di Tiberio

Di Marco m D’Anella

 

Dedicato a Fabio (Cuorealfa).

Un’idea dell’amico Fabio che lancia il “classico topic” in bacheca incontri, ci coinvolge da subito per quella che si rivelerà una splendida giornata nel litorale laziale.

Le previsioni, che da una settimana prevedono tempo bello per la domenica danno un impulso positivo alle adesioni dei forumisti di zona e complice il ponte lungo del 1 Novembre stuzzica anche il buon Livio e Lalla.

La giornata comincia male per me, con la moto che parte solo ad un cilindro! Moto che da sempre è stata esente (è vero) da difetti, proprio oggi fa le bizze? Sarà che avrà captato la presenza del Tatuato? Dopo qualche minuto d’apprensione e imprecazioni d’ogni genere sembra di nuovo funzionare a dovere e tiro un sospiro di sollievo.

Bene, parto alla volta di Formia dove mi aspetta Mario (Thomas) e mi faccio 40 Km di nebbia che dire fitta è dire poco.Arriviamo all’appuntamento di Sabaudia, nel cuore del parco del Circeo, con ben 15 minuti di ritardo complici i limiti assurdi e velox a gògò sulla via flacca e troviamo tutti ad aspettarci nella piazzetta antistante il municipio.

Tutti chi? Livio (Pode67), Lalla, il fratello di Lalla, Andrea il Tatuato, Emanuele (Lele72) e Marione Marioscheggia con le loro belle moto che già attirano l’attenzione dei passanti ma quando vedono la mia addirittura si fermano e mi chiedono di fare le foto ricordo…hehehe.

Minchiate a parte, dopo aver spiegato al fratello di Lalla come si sincronizzano i carburatori del suo Nevada col vuotometro (non è che me stò a montà la testa?) e un caffettuccio di buon auspicio partiamo sul lungomare ad andatura di codice e saliamo sul promontorio del Circeo ad ammirare il meraviglioso paesaggio dove Ulisse fu ammaliato dalla maga d’Omeriana memoria.

Il Tatuato intanto approfittando delle soste non la smette di sparare minchiate e solo in tarda serata scoprirò che le usa “come additivo” per la sua cattiva Racer su meccanica SP, complimenti davvero Andrea per il codone.

Appena il tempo di una sigaretta, si parte alla volta di Sperlonga, altro grazioso paesino dove l’imperatore Tiberio fece costruire la sua villa attorno alla grotta che porta il suo nome alle pendici del monte Ciannito.

Ancora però tutta strada statale e limiti ferrei che ci costringono a tenere a bada i nostri bicilindrici e che infastidiscono non poco gli smanettoni del gruppo, Lalla e Andrea su tutti.

Arrivati, ci sediamo a bere un aperitivo, scattiamo qualche foto e conveniamo che è meglio un pranzo fugace sia per poterci dedicare finalmente alla nostra vera passione cioè guidare, ma soprattutto perchè Mario è a dieta e non vogliamo che venga meno al suo ferreo regime alimentare…..

Detto fatto, dopo un panino e una birra partiamo da Sperlonga alla volta di Itri su percorso montano, poi via via fino a Ceprano proseguiamo in un susseguirsi di percorsi tortuosi che svegliano in noi una sana voglia di “sdraiare” per benino i nostri amati cancelli. In particolare si distingue Lalla che sta cominciando a prendere le misure alla sua Breva 1100, brava!

Il mio 650 fresco fresco di aspirazione libera e scarichi aperti canta come Pavarotti al Pavarotti and friends e contemporaneamente beve che è una bellezza (non si può avere tutto dalla vita).

Il ritmo è buono e il divertimento è assicurato per tutti.

Arrivati a Ceprano quasi all’imbrunire, dove i nostri cari “Nordisti” proseguiranno a malincuore con l’autostrada per Sangemini, vedo stampati sui loro volti dei bei sorrisi frutto del divertimento e soddisfazione per la bella giornata trascorsa insieme. Prima di lasciarci, non mancano ovviamente i buoni propositi per nuovi incontri da organizzare qua e là conditi da ottime magnate (vero Mario?) il che rende il distacco meno amaro.

E’ stata la mia prima vera uscita con gli amici di AG e sono molto contento perchè è stata meglio di quanto mi potessi immaginare. Lo spirito di grande famiglia virtuale che ci accompagna giornalmente sul Forum ho finalmente avuto modo di apprezzarla realmente.

Grazie a tutti.

Guida: Verniciare la moto a casa

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di Raffaelli Leonardo (Animapersa) e Vanni Bettega (GTV47)

 

Premessa
la verniciatura, “casalinga” è più complicata di quello che si pensi. Il motivo è presto trovato….”microclima”. La verniciatura risente moltissimo sia della temperatura sia del tasso di umidità presente nell’aria. Se volete cimentarvi in questa impresa cercate sempre di verniciare quando questi parametri sono buoni, altrimenti il risultato sarà sicuramente deludente.
La stagione migliore è la primavera inoltrata e l’estate, anche se in estate molto spesso il tasso di umidità è elevato. L’inverno è consigliabile solo se avete la possibilità di riscaldare il posto di lavoro.

Luogo
Il “luogo” dove effettuerete il lavoro dovrà essere possibilmente al coperto. Consiglio un garage, un bel tavolo dove appoggiare i pezzi, ricoperto da quel nylon finissimo che vendono per le imbiancature di casa, da sostituire ad ogni ciclo di pitturazione, quindi servono tre teli, uno per il fondo, uno per la vernice e uno per il trasparente. In questo modo si elimina la polvere causata dalle verniciature precedenti. Ricordatevi che un ambiente perfettamente pulito significa il 50% in più di possibilità di successo dei vostri sforzi. Potete anche evitare il nylon appendendo i pezzi, ma in questo caso serve più manualità in quanto è più facile fare delle colature. Io lo consiglio solo a chi ha già verniciato qualcosa, sicuramente non alla prima esperienza.
Chi non possiede un garage può operare anche all’aperto, ma quando arriverà il momento di dare il trasparente è indispensabile creare una capannetta con del nylon, onde evitare che qualcosa precipiti sul vostro sudatissimo lavoro. Basta anche un solo granello o una goccia di acqua per vanificare il tutto. Io ho usato molto spesso del nylon appoggiato al terrazzo e ad uno scaleo.

Materiali
Il fondo è purtroppo necessario, sia per assicurare una buona durata, sia per fare un ottimo lavoro. Il prodotto infatti funziona sia da ancorante ed elimina i piccoli solchi causati da graffi,piccoli urti e dalla carta abrasiva stessa. Esistono degli ottimi fondi anche in bomboletta, non hai che da scegliere, a prezzi molto bassi, intorno ai 4-5 euro a bomboletta. Anche se tutte le bombolette tendono a gocciolare in questo caso non conviene preoccuparsi perchè il prodotto andrà carteggiato. Il fondo poi è sempre di colore bianco, che è la base necessaria per ottenere il colore cosi come lo avete scelto. Non pitturate mai su degli altri colori, il risultato sarà inferiore come lucentezza e cromaticità. Ricordate inoltre che la vernicie non riempe, ogni minimo difetto presente sulla preparazione del fondo lo vedrete anche a lavoro finito. Nel caso siano presenti dei colpi profondi o dei graffi molto evidenti è necessario utilizzare del buon stucco da carrozziere. Assicuratevi di avere il tipo giusto, per metallo o materie plastiche.
Per le vernici potete sbizzarrirvi come volete. Consiglio prodotti acrilici e non alla nitro, sono più facili da dare e soprattutto resistono di più ai danni creati dalla luce. Anche in questo caso i prezzi sono bassissimi, si va dai 3 ai 7 euro a bomboletta. Da preferire prodotti noti,non tanto per la qualità della vernice, quanto per la cura delle bombolette stesse. Quelle economiche tendono a gocciolare e vi assicuro che vedere il proprio lavoro rovinato magari durante l’ultima mano fa diventare neri dalla rabbia!!!
La nota dolente è data dal trasparente. In questo caso sconsiglio le pitture monocomponenti presenti nelle bombolette. Tra quelle che ho provato l’unica che mi ha dato risultati appena sufficienti è la Max Mayer. Abbastanza facile da dare, resistente all’abrasione ma purtroppo, come tutti i monocomponenti, se ci va su della benzina sono guai, si opacizza anche se sulla confezione c’è scritto che resiste…NON E’ VERO!!! E’ questo poi in sostanza il grande problema di questi prodotti, basta un benzinaio sbadato e 3 giorni di lavoro vanno a farsi benedire. Quindi per il trasparente serve un compressore, ma soprattutto una ottima pistola. Prendete un buon trasparente bicomponente e andate sul sicuro. Purtroppo questi prodotti costano molto molto cari, ma è possibile farsi dare solo la quantità necessaria senza acquistare prodotti preconfezionati. Mezzo kilo bastano per una moto normale non carenata. Con questa quantità ci ho fatto ultimamente il Quota.
Esiste una alternativa economica per utilizzare i prodotti da carrozziere. Ci sono dei rivenditori che fanno le bombolette in negozio, quindi puoi scegliere la vernice che vuoi, anche la migliore senza avere cosi bisogno del compressore e soprattutto della pistola. Il problema, almeno quelle che ho provato, e che gocciolano tutte, ma questo è un problema dei rivenditori del luogo. Nel caso vogliate lo stesso provare, evitate di utilizzare tutta la bomboletta, la gocciolatura del prodotto avviene solitamente quando la vernice sta per finire, utilizzatene due terzi, ma anche in questo caso il risultato non è garantito.
Le bombolette conservatele in casa, al riparo da freddo e umidità e portatele fuori solo al momento della verniciatura, sempre ovviamente se la temperatura esterna di notte scende troppo. Ultima cosa, rispettate sempre i tempi indicati di miscelazione, ovvero, agitate la bomboletta con pazienza, un prodotto mal miscelato significa gocciolatura sicura.

Esecuzione
Il primo prodotto da dare è il fondo. Carteggiate bene i pezzi da verniciare. Se sono originali e senza colpiture è sufficiente passare una carta abrasiva da 800 e dare una passata leggera, se invece la moto è stata verniciata già diverse volte dovrete togliere tutto il materiale e quindi vi sarà necessario dalla carta abrasiva più spessa, diciamo una 300 e poi in seguito passare quella più fina.
Al termine date una bella pulita ai pezzi evitando l’acqua, si infila sempre nei posti più nascosti ed esce sempre quando meno te lo aspetti, utitlizzate un pulitore antisiliconico oppure del semplice alcool.
Il fondo non richiede particolari abilità per essere dato e se le parti da verniciare sono a posto bastano un paio di mani, a distanza di un ora l’una dall’altra. Nel caso invece dobbiate riempire dei solchi sono necessarie piu mani, fino a che non si ottiene un risultato omogeneo. Non abbiate fretta in questa fase e ricordate che ogni piccolo difetto ve lo porterete dietro fino al lavoro finito. Osservate sempre con attenzione i pezzi, esponendoli alla luce in più posizioni in modo da evidenziare dei difetti. Se è tutto a posto il giorno successivo potete carteggiare il fondo. Utilizzate carta abrasiva molto fine e a secco, io non amo l’acqua perchè allunga i tempi di esecuzione e a volte l’umidita esce a lavoro finito.
Il fondo è molto dolce da carteggiare quindi il lavoro sarà veloce. Curate questa fase al meglio, è la più facile è vero, ma è anche quella più determinante per un buon risultato finale.
Pulite i pezzi sempre con antisiliconico o alcool e passate alla fase successiva. Nel caso invece di colpiture o graffi profondi utilizzate, prima del fondo, dello stucco, del tipo giusto ed effettuate una bella rasatura dello stesso, Applicatelo con una spatola bella pulita, riempendo per bene il solco da coprire e rasate con la spatola fino ad arrivare al filo del pezzo. Non eccedete con il prodotto in quanto durante la scartatura successiva si rischia di portare via anche il materiale vicino allo stucco e si rischia di entrare in un circolo vizioso che porta poi a fare degli avvallamenti che si noteranno a prodotto finito. Meglio un micron in meno che un mm in più! Successivamente i piccoli difetti verranno corretti con il fondo.
La verniciatura è la fase più emozionante e quella più desiderata.
A questo punto avrete già preparato la vostra copertura o il vostro garage e quindi sarete pronti a verniciare. Fate sempre delle prove di spruzzatura prima di verniciare i pezzi. Questo vi servirà per conoscere il grado di espandibilità della vostra vernice ed evidenziare eventuali difetti delle bombolette o della pistola.
Le tecniche di verniciatura sono molteplici, chi vernicia in modo lineare a scendere, chi incrocia sempre le spruzzature. Le vernici acriliche si comportano bene in entrambi i casi. Personalmente preferisco la tecnica a scendere, passate uniformi e veloci orizzontali che scendono verso il basso. In questo modo si evita di mandare dello spolvero dove avete già passato la vernice. Comunque tutto dipende dalla vostra mano e dalla vostra sensibilità.
Pensate di guidare la moto sul bagnato, è la stessa cosa, siate gentili e lasciate correre la mano in modo dolce e uniforme, non fermatevi mai sul solito punto e cercate di capire la vernice. Osservate sempre come si espande, se tende a rimanere raggruppata dovete corre di più, se invece la spruzzatura allarga, cioè si espande allora potete anche caricare un po di più. Ricordate sempre di dare la prima mano molto molto leggera, quasi il colore non deve notare e aspettate qualche minuto prima di dare la seconda più carica. La terza mano sarà sufficiente a completare il lavoro. Con gli acrilici normalmente il tempo di attesa tra una mano e l’altra varia da 5 a 20 minuti, non di più.
Se utilizzate le bombolette non posizionate mai gli oggetti in basso, in quanto per lavorare richiede di essere sempre posizionata in verticale. Un tavolo ad altezza vita andrà quindi beneissimo. Se utilizzate il compressore utilizzate sempre una pistola con il serbatotio montato sopra gli ugelli e non sotto, non avrete problemi a verniciare in qualsiasi posizione.

Se il lavoro è venuto bene potete dare anche subito il trasparente, ma io consiglio di aspettare un giorno e dare una carteggiatura leggerissima con lo spugna da carrozzieri la famosa Scothbrite della 3m. Non lavorando in un forno è inevitabile che della polvere si depositi sul nostro lavoro.
Passate con dolcezza, molto molto leggeri la spugna abrasiva e ripulite con un panno asciutto perfettamente pulito, evitate l’alcool in questa fase.

Adesso è il momento di posizionare eventuali adesivi, fatelo e poi iniziate con il trasparente. Se utilizzate il compressore il trasparente sarà bicomponente e mi raccomando di rispettare le quantità tra vernice e catalizzatore. Stessa tecnica come per la vernice, prima mano leggerissima e osservate bene il comportamento del vostro trasparente. Cercate di non caricare mai troppo, eventuali colature vi faranno perdere due giorni di lavoro. In questa fase consiglio di dare almeno 5 o 6 passate di trasparente, a distanza di circa 15 minuti. Se avete messo degli adesivi quelli diventeranno la spia per misurare la quantità di prodotto che avete dato, quando noterete che l’adesivo è bello coperto a quel punto potete dire di avere finito.
Il trasparente se ben catalizzato in un ora è fuori polvere e il giorno dopo potete addirittura montare i pezzi sulla vostra moto. Anche il prodotto delle bombolette tira abbastanza in fretta, ma in questo caso cercate di non caricare mai troppo altrimenti la vernice non vetrificherà mai, nemmeno dopo un anno!! Avrete sempre un effetto chewingum sulla vostra moto. Per sentire la vetrificazione del prodotto provate con un unghia in un punto nascosto della moto. Se l’unghia non lascia nessun segno siete a posto, se invece si infila nella vernice vuol dire che il prodotto non è ancora seccato completamente o che addirittura non seccherà mai come dovrebbe.

Che dire ancora….beh, buon lavoro! E se avete domande non esitate……se posso risponderò con piacere!
Motore

Sulla serie grossa la verniciatura dei motori fu introdotta più tardi, perchè c’era notevole differenza di colore tra i vari componenti sabbiati.Succedeva che il carter era di alluminio grigio, il cambio tendesse al giallo e i cilindri al nero.
Importante per un buon aggrappaggio è il perfetto sgrassaggio e un buon decapaggio dell’alluminio.
Io ottenevo entrambe le cose con l’impianto a tunnel con prodotti soluti in acqua a base di acido fosforico.In sostanza, questi prodotti attaccano il silicio superficiale liberando delle microscopiche nicchie in cui si ” abbottona ” la vernice.
Ho provato a verniciare un motore già montato con risultati pessimi,nonostante un accurato lavaggio con diluente nito, dovuti alla microporosità dell’alluminio che lascia trasudare un minimo di untuosità.
Normali vernici catalizzate non vanno bene, servono prodotti siliconici per alte temperature.
Sconsiglio pure prodotti in bomboletta per questioni di aggrappaggio sull’alluminio.
La vernice alla nitro è più difficoltosa da spruzzare, non è brillante come un catalizzato e se data su pezzi già verniciati può ” muovere ” la vernice sottostante.Richiede lucidatura e tende a ritornare opaca.
I motori serie piccola, dapprima anch’essi solo sabbiati, furono poi verniciati, alcune serie con vernici apolveri epossidiche, che col tempo e la luce tendevano a “sfarinare “, perdendo l’aspetto grigio metallizzato e virando sul biancastro.
In genere, si può sovraverniciare. Evita di usare nitro e tieni conto che lo spessore esagerato degli strati di vernice peggiora l’aspetto estetico.I cerchi Guzzi erano verniciati con vernice nitro di quella per cerchioni e poi ricoperti con trasparente acrilico.
La vernice da catalizzare, usata senza catalizzatore asciuga ma non reticola, non secca cioè completamente e non raggiunge la durezza. Ti ricordo che la durezza della vernice si misura con la stessa scala della durezza delle mine delle matite. se scalfisci con una mina di grado B, hai una durezza scarsa mentre se scalfisci con una F o una H hai una verniciature antigraffio.
Il forno una volta era indispensabile perchè si usavano vernici sintetiche che dovevano cuocere a 80°C nei forni da carrozziere e a 120°C nei forni industriali. ( c’era differenza di prezzo tra i 2 tipi di vernice ).
Oggi il forno serve ad essicare immediatamente la vernice, in modo da essere subito ” Fuori polvere ” cioè che non si depositi polvere sulla vernice ancora bagnata ed avere la possibilità di maneggiare il prima possibile il pezzo verniciato.A disporre di ambiente pulito, in giornate non ventose, si ottengono gli stessi risultati a di stanza di qualche giorno dalla verniciatura ( a reticolazione avvenuta ).
Per riverniciare i tuoi cerchi, suggerisco di usare pure una vernice nitro, però spruzzarla in 3 o 4 volte, dapprima uno strato leggerissimo, che non riesca a coprire, poi un altro strato sempre leggerissimo, lasciare asciugare tra uno strato e l’altro , se si dovesse alzare o sfogliare la vecchia vernice carteggire per bene e una volta asciutto riprendere con strati ancora più leggeri.Quando sei riuscito ad avere una buona copertura dai una mano di trasparente.Se non vuoi correre rischi, usa un catalizzato.
Ti ricordo che la balconata delle ruote in lega era lucidata a specchio e incartata prima di verniciare.
Il miglior alluminio per motori usato in Guzzi era prodotto dalla Nuova Univer con codice 651FO/A, si tratta di un argento di facilissima applicazione, siliconico per temperatura max di 600°C.
Per le ruote si usava una vernice Svi Standard (ormai estinta ) 63606, oggi replicabile presso la Lechler con codice 460 della codifica Guzzi Lechler ASI.

© Anima Guzzista

A Winter’s day

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Di IvanGuitar

 

E’ martedì 31 Gennaio, oggi l’inverno sembra averci concesso una tregua. Pranzo velocemente e corro a cambiarmi… sì perché con questo sole non posso fare a meno di accendere l’Ape Maya dopo una settimana di riposo forzato, e poi questa sera c’è il primo incontro con EngelBrau e AlfredoV1000 per organizzare la Guzzilonga, occasione da non perdere per niente al mondo!
Tolgo giacca e cravatta e indosso la sottotuta, i pantaloni in pelle, le protezioni e mentre faccio questo con i soliti movimenti lenti, quasi a volermi gustare l’attesa, il solito brivido mi corre lungo la schiena.
Il Centauro è già fuori dal garage, me lo ha portato fuori mio padre e mentre mi metto il casco lo osservo valutare la moto come la prima volta quando la portai a casa. Lui, Ducatista della prima ora, non dice niente di fronte a quell’opera d’arte fatta di metallo e passione, basta il modo in cui la osserva e ammira. Mi saluta e si raccomanda: “Fatti il segno della Croce e sii prudente”.
Mi lascio dietro il suo sguardo che mi segue con affetto e ammirazione e sono già lungo la provinciale. Incredibile, incrocio sguardi avidi di emozioni ma privi di intraprendenza, sguardi che hanno detto in troppe occasioni: “… beh, magari la prossima volta… un altro giorno…”.
No! Non dico più così! Non rimando a domani!

Il pomeriggio è magnifico e sembra che il V10 lo sappia e si scaldi più velocemente del solito… ai semafori borbotta sornione a 900 giri e quando tra curve, rettilinei e qualche smadonnata per la classica “Trappolona di Turno Spiana Motociclisti” arrivo di fronte ai cancelli dell’azienda sembra che non ne voglia sapere di svoltare. Comincio a pensare ad una congiura tra i freni e l’ammortizzatore di sterzo… no Ivan! Sei solo tu che non vuoi andarti a rinchiudere in ufficio…
Parcheggio sul mio posto macchina numerato. N°20, dott. Ivan Piccolo export department! Che tristezza. A volte parcheggio apposta sul 21 o sul 19, giusto per ricordarmi che in fin dei conti sono tutte delle enormi cazzate; anche se devo confessare che parcheggiare sul 19 è molto più divertente. Di solito entro i primi cinque minuti mi arriva la telefonata dall’ufficio del personale per farmi notare che ho parcheggiato sul posto riservato ad un altro. Povero! E’ il mio collega che si è sentito spodestato del numero 19 e retrocesso al 20 e allora si è lamentato con l’ufficio del personale… che tristezza… chissà quante volte anche lui ha rimandato ad un ipotetico giorno successivo…
Sul viale che mi porta all’ingresso del personale alcuni miei colleghi mi osservano, mentre scendo dal mostro, vestito come i motociclisti nei film anni ’70… mi guardano come si potrebbe guardare un mentecatto cerebroleso… un misto di compassione e desiderio di educarmi e spiegarmi che cosa è giusto e come si vive. Lo capisco dai commenti di falsa approvazione… beh, non sono così importanti!
Il pomeriggio scivola tra telefonate e incontri e finalmente mi ritrovo in bagno ad infilarmi il sottotuta e la maglia antivento. Sono le 18:50 quando con sigaretta in bocca e casco in mano mi dirigo saltellando come un ebete o, meglio, come un bambino felice verso il parcheggio e arrivo vicino al Mostro.
Le luci dei lampioni si riflettono sulle cromature e disegnano un predatore preistorico pronto a scattare.
Mi preparo, lo accendo e schizzo come una scheggia nonostante l’asfalto gelato e il freddo che passa attraverso il sottocasco.
I quaranta chilometri che mi portano a Bassano del Grappa sono magnifici. Invece della statale scelgo una parallela che disegna curve e saliscendi. Passo per Asolo, Monfumo, Romano d’Ezzelino e senza accorgermene imbocco la statale che da Bassano porta a Trento, 500 metri e arrivo al luogo di incontro, Birreria ai Trenti ss. Valsugana.
Sono un bel po’ in anticipo e ovviamente EngelBrau non è ancora arrivato. Metto sotto assedio medioevale la prima birra media e intanto do’ un’occhiata alla clientela.
Tre ragazze sedute ad un tavolo stanno palesemente facendo commenti sul “motard” che è appena entrato e si vede che se ne intendono di protezioni, saponette etc. Mi piace, non vedo sguardi allucinati o occhi stravolti, vedo persone, gente giustamente normale, tutto questo mi piace e mi fa sentire a casa.
EngelBrau mi telefona che è ancora a Marostica, la sua G5 non ne voleva sapere di partire e la LM 1000 non è ancora assicurata…peccato, l’Ape Maya si sentirà un po’ sola. E anche noi un po’ meno ricchi.
Mentre sto dando il colpo di grazia al hot dog che avevo ordinato per far un po’ di “fondello” vedo un ragazzo con delle cartine stradali in mano, è lui! EngelBrau. Ci salutiamo come se ci conoscessimo da tempo, e forse è proprio così tra Guzzisti, cominciamo subito a parlare di moto e ordiniamo da mangiare e da bere. Il servizio è superveloce e tra un boccone e una sorsata di birra cominciamo ad entrare nel vivo dell’organizzazione. Terminate le cibarie chiedo di andar fuori per fumare una sigaretta e EngelBrau mi accompagna… appena usciti troviamo una faccia simpatica dagli occhi vivaci che dice “Tu sei Ivan vero?” AlfredoV1000!
Bene, ci siamo! Altro giro di birre e via a parlare di Negromante e del G5, del forum e dei forumisti.
Il tempo scorre veloce e riusciamo a definire un percorso interessante con tappe di tutto rispetto. La Guzzilonga sta prendendo forma!!!
Castelfranco Veneto, Asolo, Cavaso del Tomba, Bassano, Feltre, Pedavena… tutto si sta delineando. Il concerto della sera, il giro per i colli di Valdobbiadene, il pranzo della domenica… Che dire? Sono proprio contento che ci siamo trovati.
Ormai sono le 23:00 ed è ora di rientrare all’ovile. Usciamo e intanto scaldo un pochino il Bestio… sgasiamo un po’, tanto per far contenti tutti (noi tre!) e passa una coppia… lui rallenta, tora indietro di due passi e chiede: “E’ questa l’ultima della Guzzi? Bella!” Capita sempre così con il Centauro…
Mi infilo il casco e ci salutiamo, è stato un vero piacere conoscerli. Con EngelBrau ci siamo messi d’accordo per testare il percorso domenica mattina, speriamo che il tempo tenga.
Inversione da ritiro patente sulla statale (ma tanto a quell’ora non c’è mai nessuno…) e con calma mi avvio verso casa. E’ una favola, in giro non c’è quasi nessuno e non è neppure freddo. Il nastro di asfalto scorre tranquillo e il borbottare cupo del V10 mi fa sentire protetto e sereno… Ogni tanto sorpasso un macchina e passando tra i centri abitati sento fino a che punto l’inverno rallenta tutte le attività umane… respiro l’aria pulita e mi rendo conto che sono una persona fortunata.
Penso alle persone che mi vogliono bene e ai miei amici. E ripenso ai due nuovi amici che ho conosciuto questa sera.
La serata è stata proprio come me l’ero immaginata e come avrei voluto, spero che la prossima volta saremo ancora di più.

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