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Come sono diventato Guzzista: Denny Sappa

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Come sono diventato guzzista: in famiglia una guzzi c’è sempre stata. Papà aveva un v35c, poi un Nevada 750. Intanto mio fratello si compró un Nevada 350 (poi 1200 sport, ora California 1400 e altre guzzi che se vorrà ve lo dirà nella sua storia). A 18 Anni grazie a mio fratello ho potuto godere della v35c, mi ha portato ovunque e gli ho sempre tirato il collo per stare assieme al gruppo dei miei amici più grandi di me (con tanto di rotture di cavi acceleratore e cardano… Ma mi ha sempre portato a casa). L ho accantonato per un Ktm 690smc ma dopo 4 anni di rotture ho deciso di venderlo per disperazione e ho iniziato la ricerca di una griso 8v. La prima… Una S. E….non mi ha convinto. Cerco ancora e trovo a pochi km da casa mia una griso 8v bianca e la vado a vedere. Quando il vecchio proprietario mi aprí il garage la vidi sul cavalletto. Bianca, Grande, con lo scarico termignoni.. stupenda! Giuro é stato letteralmente un colpo di fulmine. Non gli ho detto niente. Nemmeno ho voluto trattare il prezzo. L ho comprata senza neanche averla sentita in moto.
❤️
Negli anni mi ha dato un sacco di problemi ma ancora non voglio separarmene… Anzi. Ogni volta che vedo un video di guareschi mi gaso sempre di più!

Allego la foto del mio quadro appeso in cucina…penultima curva di Adria ?

Come sono diventato Guzzista: Roger Ruggy Clair

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Come sono diventato Guzzista? Ok partirò dalla preadolescenza… hihihi

12 anni Daniele Consol (buon anima) aveva una splendida MV Agusta 350 sport che parcheggiava nel garage di mio papà. Io lo vedevo, tutto vestito di nero, e lui mi permetteva di mettere la mia bici accanto al suo gioiello. Al tempo sti pazzi chiudevano un pezzo importante di statale tutte curve in salita…. erano tre Guzzisti e lui con la MV. Lui purtroppo morì giovanissimo (non in moto) ed ancora oggi è un eroe per il nostro paese… io giovanissimo conobbi quei pazzi dei suoi amici, con sti cazzo di Le mans…. ma che belle erano?

Non so perchè sti vecchi mi presero a cuore e cominciarono a portarmi a fare giretti con loro come passeggero. (Mio padre non lo sa ancora adesso)

Una sera il Riccio,( avevo 16 anni) con il Le Mans elaborato da Stucchi decise di farmi guidare, salendo da Arnad, 15 km comprensivi di questa cacchio di strada a curve che loro chiudevano, e disse:Chi arriva ultimo a Saint Vincent paga i panini ed il bere… Gli altri 2 , il Bala e il Prella Marco dissero ok… dai io scemo ed incoscente, il Riccio peggio di me arrivammo per primi…. apriti cielo! stronzi imbranati vi fate fottere da un bocia di 16 anni…. vabbé

Non avevo soldi per un Le Mans e mi accontentai di una Morini 500 sport…. ottimo cancello, telaio da paura, divertente! Nel frattempo anche il mio Amico Riccio il pazzo che mi diede fiducia quella sera ci lasciò (non i moto) ed il mio obbiettivo fu comprarmi la prima Guzzi, Una cacchio di nevada, gran mezzo ma lento perchè ero da poco diventato padre e la fimmina non voleva che andassi in moto…… Ops, scusatemi, lunghissimo…. vabbè poi da li ni avanti solo Aquile. Ciao e scusate il pompino… ❤️

Vi lovvo Anima!

Come sono diventato Guzzista: Alessandro Mazza

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Come sono diventato guzzista. (racconto lunghetto)

A me le moto non piacevano.

Ero accerchiato da fighetti che, minimo minimo, si facevano belli nel cortile della scuola con tuboni iperpompati. Ma quelli che “stavano bene”, quelli invece si facevano tronfi con le prime due tempi sportive, il suono delle moto da competizione. Io no, giravo col mio Ciao rigorosamente di fabbrica, i piedi sui pedali…

Immaginate lo stato d’animo quando, mio malgrado, nel garage compare una Honda CB125 strausata, cerchi a raggi e freni a tamburo. Dopo un mese mi ritrovo a passare un’estate in ospedale, con tante ossa che chiedevano pietà. Era l’estate del ’83, King Kenny le buscava da Fast Freddy, io iniziavo a divorare le riviste specializzate. Con ancora viti e chiodi a tenermi tutto di un pezzo, in un concessionario a Cattolica mi si presenta lei, la RD 350, il sogno proibito di tutti i ragazzini ormonalmente disturbati dell’epoca. No, non potevo farmi questo, soprattutto dopo l’esperienza con i freni della CB125: “te l’avevo detto che non frenava, la chiamano la bara volante…” (ah, il senno di poi!). Opto per la moto a fianco, una V35 prima serie, quella con l’accensione elettronica, quella che a sputazzi faceva concorrenza a un lama. Ma gli ormoni comandavano prepotenti e mi spingono da Molari, il concessionario Guzzi di Rimini, che aveva appesa in un angolo una bella semicarena sportiva; mi spedisce a montarla dal suo meccanico, Silvano Bartolucci. E’ da lui che comincia questa storia.

Faccia che neanche Jean Gabin, basettoni che neanche il miglior Elvis, e la scoperta di un mondo inaspettato, fatto di moto, di persone, di occhi, di libertà e anche di anarchia. Di olio motore, viti spanate, moccoli e “governo ladro”: da lui ho imparato quello che so sulle Guzzi, e tanto di quello che so della vita.

E solo quando ho perpetrato l’alto tradimento di passare a una mangiariso, solo allora ho capito cosa stavo perdendo: perchè la moto in sé è solo un pezzo di ferro, sono le persone che la rendono viva. Vabbè, non teneva la strada, aveva un sacco di robe inutili che si potevano rompere, non ero capace di smontarla e rimontarla! E con che faccia mi potevo presentare agli amici… venduta, subito, qundo mi si pianta in strada con un ronzio persistente. Che ne sapevo io di diavolerie come la pompa della benzina e che senza benzina quella fa rumore e la moto si ferma….

Non sto a elencare le Guzzi che in seguito si sono succedute nel mio garage, i viaggi, le persone e i personaggi che ho potuto conoscere, ma il ricordo va alla casa al campo, che ho aiutato a tirare su, dove Silvano si barcamenava tra viti, olivi e Guzzi da restaurare. Ci andavo ogni volta che la moto aveva un problema, anche se realmente non avevo bisogno del di lui meccanico. Già da tempo mi aveva insegnato a smontare e rimontare, quando pescava viti e bulloni da una scatola da scarpe seduto su una sedia dell’asilo e alla fine, trionfante, mi diceva: “guarda Mazza, non è rimasta neanche una ranela!”.

Se n’è andato un novembre di cinque anni fa, accompagnato dal mio lemans che urlava fuori dalla camera ardente. Pioveva quel giorno, nessuno si è accorto degli occhi rigati dalle lacrime: “guarda, Silvano, non è rimasta nemmeno una ranela….”

Come sono diventato Guzzista: Fabio Cannizzaro

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Avevo 13 anni quando mio padre realizzo’ un sogno che teneva dai tempi in cui vendette il suo Morini 350, 17 anni prima, qualche giorno precedente il suo matrimonio. Finalmente, per due milioni di lire pote’ ricomprare una moto che aveva sempre potuto solo ammirare ma mai guidare… una V35 III.
Mi sentivo distante da quel pezzo di ferro ma quel rumore che lui tanto decantava, al minimo dei giri del motore, ammetto, mi entrava nelle vene come linfa trasportata da un battito vitale e via via, col tempo scoprii di non riuscire a fare a meno di tornare in garage e mettere in moto quei cilindri, per sentire quel puzzo di benzina o anche solo perche’ talvolta, girando la chiave sul quadro, pur senza premere l’avviamento un pistone dava una pompata….*sembrava vivo*.
La mia giovane eta’ mi impediva anche solo di pensare di guidare quella moto cosi’ importante quando un giorno, nella necessita’ di portarla dal gommista, mio padre mi spiega come levare la frizione, come innestare la marcia, come frenare. Un paio di prove e mi ritrovo a seguirlo verso i 10 km che ci separavano dall’officina; Il cambio maschio, la frizione a filo, pesante, la leva del freno fatta per mani adulte, senza compromessi, il bicilindrico che pompava e perdonava qualche incertezza nei vari avvii da fermo…

Un giorno avrei posseduto una moto.

Mio padre vendette quella moto dopo pochi mesi ed a me rimase l’idea di voler possedere una moto, senza particolari preferenze.

A 19 anni acquisto una Yamaha Fzs 600 ed a 21 anni prendo la patente per le moto della Polizia, sostenendo l’esame con una 850. Un pezzo di ferro arrugginito ma…. che telaio ragazzi! Che facilita’ nell’affrontare tratti tortuosi! La.gestibilita’ di quel motore, siapure vecchissimo, era impressionante. La mia fiammante Fzs 600 non era cosi’ pratica.

Da allora inizio a volerle montare tutte. La mia prima Guzzi… una Florida 650 color perla trovata in un fienile, acquistata per 400 mila lire. 3 California, un’altra Florida, un fantastico Quota 1000 che ancora rimpiango, un Le Mans Rosso Corsa. Prima di approdare alla mia Norge 8v ho aperto una parentesi con due Morini, una Granpasso ed un Corsaro.
Riesco a fare di questa mia passione un hobby sostenibile riuscendo sempre a vendere a prezzo maggiorato le mie amate compagne di viaggio e ad oggi posso ritenermi sazio….se non per un ultimo sfizio che prima o poi affianchera’ la mia Norge in garage….

A volte, per diventare (o tornare) guzzisti si deve aver cavalcato altre moto. Si confrontano le sensazioni che danno e li capisci che come loro nessuno

Come sono diventato Guzzista: Marco Scarpaccio

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Io non ho mai avuto nessuna moto che non fosse una Moto Guzzi.
In realtà non ho mai avuto neanche uno scooter o un ciao, a casa mia erano proibiti tutti i mezzi a due ruote più veloci di una bicicletta.
E anche con quelle l’imperativo genitoriale era di andare piano.
Un giorno quando i miei studi matti e disperatissimi volgevano al termine, un amico di mio fratello ci chiese di tenergli in box il suo V35 del ‘78.
Dopo un paio d’anni di letargo quella moto divenne mia, ormai giovane medico rampante. Da allora solo Guzzi nient’altro che Guzzi e Guzzisti! Che poi la parte più bella del Guzzismo sono proprio i Guzzisti.

Come sono diventato Guzzista: Ettore Gambioli

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Erano mesi che guardavamo il depliant prima di dormire…..

Guzzisti si nasce ed io modestamente lo nacqui. cit. Toto`.

Ci ho il guzzismo nel sangue…..io. cit. Terence hill

Come sono diventato Guzzista: Giuseppe Deluigi

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Era il 2006 quando acquistai la mia prima Guzzi…e tutto fu per caso… Io Yamahista fin dall’inizio…XT600 4 valvole.. XTZ750 Supertenere’…alla nascita di Luca ( mio figlio) GTS1000…. A quei tempi era abitudine con amici prenderci una “vacanza” motociclistica tutta per noi.. l’ELEFANTENTREFFEN! . Ne avevo già fatti 3 o 4 ma quell’anno con GTS non sarebbe stato possibile ma un amico BRUCE era disposto a vendere il suo SP1000 per comprare in società con me un sidecar , il fatto ha voluto che io comprassi da lui la Guzzi e lui si comprasse in assoluta autonomia il suo sidecar senza avere perciò nessun vincolo ( a parte l’amicizia che persiste tuttora). È così che arrivò il “NONNO” al quale poi ne seguiranno altre….ma questa è un’altra storia!????

Come sono diventato Guzzista: Paola Cipriani

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Come sono diventata Guzzista?
Nel 2014, in modo del tutti improvviso, ho finalmente capito che i sogni non sono fatti per stare chiusi in un cassetto.
Aprire quel cassetto è stato il regalo più bello che potessi donare a me stessa.
Ovviamente non mi sono fermata e nel 2015 ho coronato un altro sogno…un po più audace.

Come sono diventato Guzzista: Antonio Cannizzaro

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Come sono diventato Guzzista. Avevo una Honda XL, era il mio unico mezzo di trasporto. Era il 2004, luglio – la sera che l’Italia era stata eliminata dagli europei. Me lo ricordo bene, perché ero andato a casa di amici a vedere la partita. Tornando a casa vedo un gatto nero che traversa la strada, il mio sguardo lo segue. Non mi accorgo che la macchina davanti a me inchioda, le entro nel paraurti. In realtà il paraurti non c’era: il tipo era già stato tamponato il giorno prima. Però c’era una sbarra di ferro bella grossa sotto al paraurti, contro cui la forcella della mia Honda XL si accartoccia come una banana. Telaio storto, moto da buttare, sono molto triste, e soprattutto appiedato (la mia Micra era morta il mese prima). Un collega della mia ragazza, che lavorava a Roma, si offre di regalarmi la sua vecchia Guzzi, è una V35 GT, accetto senza pensarci troppo. Il weekend dopo scendo in treno con il casco e vado a prenderla. L’estetica non è proprio mozzafiato, ma si vede che alla moto, anche se è un po’ pasticciata qua e là, hanno voluto bene. Mi metto in sella e parto. Lentamente, chilometro dopo chilometro, curva dopo curva, salita dopo discesa, quella pulsazione mi entra dentro per non uscire più. Arrivo a Milano che sono completamente innamorato. La moto per me era sempre stata un mezzo di trasporto. Grazie a quella motoretta strana mi ritrovo una scimmia che mi spinge a usarla tutti i giorni per andare a zonzo in pausa pranzo e scoprire stradine nuove nei fine pomeriggi. Poi mi metto a gironzolare su internet e mi imbatto in una mailing list in cui mi chiedono se sono abbastanza TDC per stare lì. Il resto della storia sarebbe troppo lungo da raccontare. Poi dice che i gatti neri portano sfiga…

Come sono diventato Guzzista: Marco Rizza

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Come sono diventato guzzista?

Premetto che: sono motociclista solo da 11 mesi
California ev 1998 la mia prima moto ???

La mia storia però parte da quando ero bambino penso 10/11 anni, quando salgo per la prima volta su una moto. La moto del compare di mio padre che mi porta a fare un giro vicino casa…. e mi ricordo solo che andavamo velocissimi e senza casco….. esperienza bruttissima, mi sono cagato sotto e nn sono mai più salito come passeggero su una moto, ma comunque l’esperienza mi fa scattare quella molletta nel cervello che mi dice: “la moto la devo portare io e no qualcun’altro!!!! “ un giorno diventerò motociclista anche io…..

Da quel giorno nn sono più salito in moto!!!!
un pò perchè nn potevo permettermela ma sopratutto perchè i miei nn hanno mai voluto…. poi studio erasmus laurea ecc ecc e anche se ci ho provato più volte, nn sono mai riuscito a comprare sta benedetta moto….

Fatto sta che la mollettina ormai era scattata e finalmente 2 anni fa alla veneranda etá di 33 anni compro uno scooterone (burgman 400) meglio di niente ?
Quindi prendo lo scooter e vado a fare un giro con un mio amico che postava sempre foto in moto…..
Questo mio amico ha una T5 castomizzata (cafe racer)….. il suono di quella moto mi fa scattare ancora di più quella famosa molletta e fa sparire gli ultimi barlumi di luciditá che mi erano rimasti….
dovevo avere assolutamente una moto…… E piacendomi le moto italiane tranquille e custom lui mi disse: “allora devi vedere una California”
detto fatto!!!!
E niente alla fine dopo 5 mesi l’ho trovata su subito quindi ho venduto il mio camper (238 fiat del’ 1980 tutto restaurato)
Il lunedi ho venduto il camper martedi ho comprato la moto…
Affitto un furgone e Partiamo con l’amico che mi aveva mischiato la malattia guzzi per Prato a prendere la bellissima Cali ev
È stato amore a prima vista ????

Dopo un mese dall’acquisto sono partito in solitaria, armato di tenda per un viaggio on the road di 2500 km in 17 giorni attraversando tutto il sud italia…..

Durante il viaggio ripensando a quella prima traumatica volta in moto 24 anni prima, un ricordo mi fa capire una cosa incredibile,
Io il mio culo l’ho piazzato solo su moto guzzi!!! ??
Perchè la moto del mio primo giro era un NTX 650 ????
Quindi è proprio vero che se sei guzzista è perchè è destino…..

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