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Come sono diventato Guzzista: Mario Griso Mazzara

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Come sono diventato Guzzista..mi unisco anche io ai vostri racconti, nonostante la mia storia sia ben più breve e poco emozionante..
Dall’età di 12 anni ho sempre guidato sportive jap in prestito da amici ben più grandi di me, che rubavano le chiavi delle moto al fratello o ai genitori.. volevamo dimostrare di essere forti e quindi sfrecciavamo nel quartiere con quelle moto che pesavano più di noi.
Erano altri tempi, dove nel mio quartiere non giravano tante auto ed a malapena le forze dell’ordine.. Compiuta l’età legale cominciai con un Lyberti 50cc a 14anni che sfiorava i 100km/h e grippava puntualmente a mesi alterni, una Cagiva Mito 125cc, elaborata all’estremo con i soldi che mi guadagnavo con dei lavoretti occasionali. Dopo averci speso ben più soldi del reale valore del mezzo, mio padre mi beccò in monoruota e sommando la vicenda ai miei voti scolastici bassi mi ha venduto il Cagiva, naturalmente incurante di ciò che montasse quel mio piccolo aereo che ancora rimpiango.
Passai quindi ad un Vespone 150 PX , il mezzo più pericoloso di sempre!!!! Ruote piccole e pedane che strofinavano ad ogni rotonda di Palermo.
Per fortuna l’età avanza ed a 21 anni, con dei soldi ottenuti da un risarcimento assicurativo (naturalmente avvenuto in Vespa) comprai la mia prima moto : una GSX-R 600 k1 , gialla e nera! Come l’amavo! Da qui le prime esperienze in pista. Riesco a laurearmi e trovare subito lavoro, e da buon Siciliano mi chiedevano di metter da parte soldi per casa e matrimonio…ed io pertanto mi comprai la seconda moto!! Una bellissima GSX-R 1000 k6! Il miglior progetto di casa Suzuki di sempre a mio avviso!
Se non vi siete ancora fermati di leggere in quanto annoiati, vi starete chiedendo..ma le Guzzi dove sono?? Adesso..
In pausa da lavoro, sbirciando su Subito , notai un annuncio di una Griso 8v con 300km all’attivo (avete letto bene: 300 !!) ad un prezzo incredibile!! Il tutto a Barcellona Pozzo di Gotto, a 250km da Palermo circa. Chiamai e raggiunsi questa concessionaria Yamaha che l’aveva presa in permuta per un Tmax (oh mio Dio mi sono detto ?)
Convinco mio padre a farmi compagnia il giorno successivo per andarla a vedere. Finalmente dopo ore in autostrada (i siciliani capiscono) arrivammo in questo mega centro Yamaha.. li fra tante jap una scultura Bianca si faceva luce da sola! La provai e fu subito amore.. la linea, il sound, i Marchesini, i Brembo e tutta questa qualità che solo in una moto Italiana puoi trovare ?
La portai via con me e da allora cominciai a frequentare l’elitè Guzzi dal mio amico Antonio Battistiol che giorno dopo giorno continua ancora oggi a farmi innamorare di tutta quella storia che contiene la sua Officina ???
È la mia prima Guzzi , non resterà sicuramente l’unica..Torneremo presto in sella ??

Come sono diventato Guzzista: Mauro Salvatori

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Visto che tutti dicono come sono diventati Guzzisti, allora perché Non dire la mia? Io non sono diventato guzzista, lo sono sempre stato a memoria mia.

Forse non lo sapevo, ma mi era rimasto nel cuore quel volano da affettasalame della 250 di mio padre che girava: eravamo fuori casa di mia nonna e tutti mi dicono che non è possibile lo ricordassi, ma io ricordo bene quel volano rosso…

La passione era in seme e restò sotto la neve fino a tarda eta, quando feci il militare da grandicello: un sergente meccanico si fece qualche giro con un nuovo falcone che giaceva inusato nell’ officina…
Quando tornai a casa un amico si vendeva una guzzzi vecchio tipo ( ancora non sapevo nulla di moto d’ epoca ma recuperai in fretta) e me la accattai a quattro soldi: era un orribile pasticcio, un gtv del ‘ 39 pasticciato a Falcone- Astore e chissà cosa altro. Era fatta, la mala erba era nata e di lì a poco diedi via il pasticcio per prendere un falcone sport che a detta del proprietari, padre di una amica, affidabilissimo, si rivelò essere un Falcone prima serie del ’51, ora restaurato ad arte ma ormai da rifare per il troppo tempo di fermo.
Poi fu la volta di un Astore sidecar ed un Astore senza documenti, oltre a scorta di pezzi per restaurarle; dovetti, ahimé, realizzare che le moto d’ epoca non potevo permettermele perché o hai i soldi per farle fare o hai il tempo per farle da solo ed io non avevo entrambi.
Così vendetti tutto, tranne il falcone prima serie, ovviamente, per passare ad una moto “moderna”: un Idroconvert del ’81. Venduta anche quella per un LM3 da restaurare perché andato a fuoco; lo feci, tirando fuori una cafè racer. Ironia della sorte, nel frattempo mi era diventata d’ epoca anche la mia moto “moderna”…

Ora sto tirando su una cafè racer con i pezzi della prima, rimetterò originale il LM3 e in secondo tempo (terzo) tirerò su un convert del ’75.
Nel mio cuore c’è la Griso, ma non posso permettermela per i pochi anni nei quali potrò ancora guidare la moto: sì, anche per l’ assicurazione…

Nel frattempo è passata una vita… ed un luuunghissimo post, ne chiedo scusa.
Lamps.
?

Come sono diventato Guzzista: Daniel Borlini

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Come sono diventato guzzista?
Quando ero ragazzino in provincia di Bergamo la gente impazziva per i concerti di una band locale che cantava brani propri e rivisitati con i testi in dialetto (ovvero Bepi & the Prismas) e tra le loro canzoni spiccava un’energica “Motoguzzi rock’n roll”. In particolare un verso della canzone faceva così:

“A Mandél ghè nebbiulína
ö cülp de gas per fa öna pròa
ú tedèsch che’l fa benzina
L’è sá co la Griso nöa”

E niente, quella canzone e quelle parole hanno risuonato nella mia testa come un martello finché non ho maturato l’età per la patente e i soldi che il duro lavoro mi hanno consentito di tramutare il sogno in realtà.

Come sono diventato Guzzista: Matteo Acuto

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Perchè sono Guzzista…

Lo sono sempre stato. I miei primi ricordi legati alle moto sono l’odore del 1000 SP “coca cola” appena spento in box.
Mi piaceva particolarmente forse perchè era il segnale che papá era tornato a casa.
Con quel 1000 SP ho i primi ricordi di giri in moto, mi hanno raccontato anche con un V50 in tre (papà e mamma) ma ero troppo piccolo e non ho memoria.
Mi ricordo che si andava a Mandello a recuperare dei ricambi ed era sempre una festa, quella galleria all’uscita della ss36 mi sembrava l’uscita per Cartoonia di Roger Rabbit. Poi, quel 1000 SP ha preso accidentalmente fuoco e avevo all’incirca 10 anni. A quello sono seguite altre moto (unica parentesi non Guzzista della mia famiglia) per poi tornare a un 1000 SP prima serie del 1978 quando avevo 16 anni. Primo Elefantentreffen e ricordo ancora la guidata “proibita” su un’autostrada Tedesca. In parallelo andavo in motorino in giardino da qualche anno e sognavo la strada. Volevo un Dingo giallo ma alla fine l’affare non era andato in porto. A 16 anni patente del 125 ma ho resistito con un Cagiva 50 fino a 18 anni. A 18 anni arriva la mia prima Guzzi. Un’Imola 2 350 bianco, 800mila Lire. Riverniciato poi rosso e convertito a 2 valvole. A 19 anni partivo per una vacanza in centro Italia con la mia moto, non mi sembrava vero. A 21 (o 20 non ricordo) incomincio ad usare il California di mio papà ed è subito amore. Con lei (gialla/nera chiamata La Poderosa) negli anni ho girato tutta Europa ed è stata la moto su cui mi son sposato.
È la moto con cui porto in giro i miei figli.
Ora ha 205.000 km.
Negli anni ho ricomprato la 1000 SP coca-cola della mia famiglia e, sempre con mio papà, abbiamo collezionato e sistemato altre Guzzi.
Perchè sono Guzzista?
Semplice, non conosco un altro modo di essere motociclista.

Come sono diventato Guzzista: Giuseppe Cavaliere

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come sono diventato guzzista

per racimolare la somma necessaria a metà anni 80 mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana ,l’equipaggio era svedese…tutte donne il capitano si chiamava Ulla sorchen, abusorno di me durante tutto il viaggio ,non ho mai saputo cosa trasportassero poi mi sbarcarono a Civitavecchia ,pesavo42 kg con i soldi della paga feci una cura ricostituente con quello che avanzò comprai un le mans 3 e diventai guzzista.

Come sono diventato Guzzista: Chicco Colombo

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Come sono diventato Guzzista ? Beh ritenevo le Moto Guzzi delle vere baracche delle moto inesistenti in pratica per me un marchio da non prendere nemmeno in considerazione, ma leggendo sulle riviste di moto d’epoca trovavo gente che parlava della Moto Guzzi come una cosa che prende l’anima, una moto fantastica e varie cose che pensavo fossero frutto di fanatici. Mi accorgevo però che erano veramnete tanti e anche in tutto il mondo a quel punto mi chiedevo come era possibile che una marca per me così insulsa potesse suscitare tanto amore. Non sapendo darmi una risposta ho pensato di cercare una Guzzi e comprarla così magari capivo qualcosa. Pensando a quando ero giovane mi viene in mente che una tra le Guzzi che mi faceva meno schifo era la Imola V35 e mi sono messo alla ricerca. Trovata una a circa 35 km da casa sono andato a vederla, era ben tenuta era un bel conservato con due soli problemi,uno un gibollo sul serbatoio e l’altro una scritta adesiva sul cupolino parte in plexiglass in Bergamasco ” …..fam fa i curvee………..” Ok dico la prendo. Dopo qualche giorno fatto il trapasso mi faccio portare a ritirarla. Bene ci salgo e cerco di capire come funziona quello strano aggeggio, parto e con molta fatica per via del cambio molto difficile da gestire e il cardano che tende a lanciarmi giù dalla moto imbocco l’autostrada e vado verso casa……………una tragedia ad ogni cambiata, ad ogni scalata……………..beh sono alla fine arrivato a casa…………sono sceso dalla moto, ho tolto il casco, l’ho guardata e mi sono detto : Da ora in poi per me le moto sono solo le Moto Guzzi !!! Non mi chidete perchè non lo so ma da allora per me esiste solo la Moto Guzzi tutti gli altri marchi per me sono spariti. Da li ho poi acquistato una Breva 750 e una V50 Monza !!! This is my story ! ?❤️

Come sono diventato Guzzista: Augusto Losardo

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Come sono diventato guzzista…

La prima volta che vidi una Guzzi era il 1960, a Montevideo, Uruguay, avevo 10 anni. Un nostro vicino di casa aveva un Falcone con il quale ogni mattina si recava al lavoro. Mio fratello una mattina mi portò a vedere la moto e vedemmo il suo proprietario che, indossato il casco di cuoio (allora erano così) ed il giaccone di pelle, l’aveva appena messa in moto e ci era salito sopra. Noi la guardavamo ammirati ed attratti da quel volano esterno, rosso e cromato, che ci aveva ipnotizzati. Il signore ad un certo punto, rivolgendosi a me, con tono serio, mi chiese: “Lo sai qual è il paraurti della moto”, ed io, intimidito da quella domanda improvvisa, balbettai: “La ruota… davanti”.

Lui, fissandomi diritto negli occhi e toccandosi la fronte con l’indice: “E’ la testa del motociclista!”, disse seccamente, e accelerando, andò via, lasciandomi a bocca aperta, un po’ per quella risposta ed un po’ perché incantato dall’immagine di quella meraviglia che, in un attimo, era già sparita all’orizzonte.

Da quel momento ho imparato due cose, che la Guzzi era entrata nel mio cuore per sempre e che il casco è un accessorio indispensabile per il motociclista.

Dopo oltre 30 anni da allora, appena me la sono potuto permettere, comprai la mia prima moto “vera”, una Guzzi ovviamente, una V35 Florida che mi ha dato tante, tantissime soddisfazioni.

Come sono diventato Guzzista: Sonia Princy Araldi

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Come sono diventata Guzzista? Per amore o per testardaggine…..
Mi sono sempre piaciute le moto,fin da piccola ogni possibilità la sfruttavo…cugino,amici,amici di amici….chi era disposto a portarmi io andavo! Estate o inverno che fosse. Mai avuto il motorino…a cosa ti serve? Fra poco avrai la macchina, mi dicevano i miei. E anche se insistevo…io ero femmina….non aveva la moto nemmeno mio fratello perché avrei dovuta averla io?? E così il sogno nel cassetto è rimasto lì….fino a che ho incontrato il mio compagno. Felice di farmi prendere la patente tanto desiderata…e una moto. La prima una Kawa 800 custom, per spendere poco, per vedere se ero convinta….perché guidare la tua non è come stare dietro…magari hai paura…magari ti stanchi. E aveva ragione: guidare la tua è molto meglio!! E così dopo 10000 km di rodaggio (il mio da pilota) cercavo una moto per me. Andammo al raduno Guzzi a Mandello e mi innamorai della Bellagio. In giro se ne vedevano poche ma lì era pieno…tedeschi e francesi! Cosi mi intestradii ancora di più….io volevo una Bellagio! Il mio compagno ha tentato di deviarmi sulla Triumph…provata…ma non faceva per me. E così…senza nemmeno una prova …mi ha regalato la Bellagio! E la terza Guzzi entrò in garage…….ma può dire a tutti che non mi ha obbligato lui ?

Come sono diventato Guzzista: Lorenzo Girola

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Come sono diventato guzzista :
Da ragazzino mentre ero in ferie in Campania, ho visto molte Moto Guzzi California, belle, maestose, mi sono innamorato subito.
Nel 1993 ho realizzato il mio sogno di guidare una imponente Moto Guzzi 850 T5.
Cosa c’è di più bello di guidare una Guzzi dei Carabinieri?
Da diversi anni possiedo una V35C in perfetto stato, che pur con le sue limitazioni mi da grandi soddisfazioni.

Come sono diventato Guzzista: Gerico Aureliano Buendìa

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Mi innamorai del california che ero bambino. Un collega di mio padre ufficiale di marina, era un genio dei motori. Comprava, sistemava e rivendeva auto e moto “iconiche”, guadagnando di più che con la sua professione. Ricordo un Carrera, una Alfa GTV, e tra le moto la più fantastica era un California bianco. Non so dire quale versione fosse, ma a me pareva stupendo, enorme, elegante e lussuoso.
A sedici anni presi un Benelli 125 usato. Poi la stagione della maggiore età e l’esigenza di scopare con la mia ragazza, mi portò a comprare un’auto abbandonando per lungo tempo la moto.
Quando dopo tanti anni, sono cambiate le esigenze e ho cominciato a respirare economicamente, è riemerso il vecchio amore per le moto e frequentando con amici da passeggero alcuni raduni custom…

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