Di Giuliano Arcinotti
Domenica mattina sono le 05 e 20 del mattino e pare assurdo (almeno per chi mi conosce) ma sono sveglio e mi rigiro nel letto senza pace incredibile 35 anni fatti e mi comporto ancora come un ragazzino … dopo 40 minuti suona la sveglia, ci si alza oggi si va a Mandello per provare il Griso.
Partiamo e in poco tempo grazie alla quasi totale assenza di traffico siamo a Mandello del Lario.
Arriviamo e troviamo tutto fatto i potenti mezzi di Anima Guzzista erano già stati allestiti (un gazebo con un tavolo e una panca).
L’abbondante merchandising consegnato da Alberto alias Totogigi è tantissimo e consta in ben 1 (diconsi UNA) polo e qualche maglietta di taglie minime (di quelle che io e MarcoB ci mettiamo giusto un braccino e basta se no si sforma) spille, toppe (con due P sporcaccioni) adesivi, cappellini (belli mi son dimenticato di comprarne uno, stupido che non sono altro) e foulard.
Insomma c’era tutto anche se in quantità troppo risicate magari (ma va bene istess infondo contava partecipare).
Faccio la conoscienza del buon Leolito che aveva preso in carico lo stand e incontro il buon Enrico, poco dopo vedo una specie di troll che si aggira per l’area in uso per la manifestazione e lo riconosco è MIR (scherzo Fabrizio è che un po’ l’aria da troll ce l’hai eh), che ovviamente brandisce un bicchiere di vino (sono le 10 di mattina per la cronaca, e quello non era il primo bicchiere).
Saluto anche il Krime e dopo aver dato una rapida occhiata in giro mi metto a far finta di dare una mano allo stand di Anima.
Poco dopo, o subito prima non ricordo, nel chioschetto immediatamente di fianco al nostro gazebo iniziano a suonare buona musica, tanta musica, troppa musica… lo capiremo durante le loro pause, perchè la gola farà male e non servirà urlare per poter chiaccherare… mannaggia mannaggia.
La giornata si trasforma presto siamo partiti con l’idea di provare semplicemente una moto o due e ci rendiamo invece conto che stiamo partecipando ad un vero e proprio raduno, sono tantissimi i motociclanti accorsi, proprio tanti tanti e cosa ancor più importante sono tantissimi i non guzzisti direi in rapporto 1 a 1, buon segno anche questo direi.
Il Griso è presente in tutte le sue varianti e non è più un oggetto statico e fermo come quello visto tante volte sui siti internet o sulle riviste, ma si muovono vanno e vengono sono qui in mezzo a noi come le Breva 750 e le 1100 insomma c’è (un flop come direbbe Motociclismo), c’è Bimbomix con il suo Griso Azzurro che è estremamente elegante, c’è un Griso Giallo che aspetta solo di esser provato e che sprizza rabbia da tutti i bulloni, ovviamente non manca la versione Nera che piace ai più e poi passa anche lui sua maestà il Griso Rosso mi ha lasciato tanto imbambolato che non ho nemmeno pensato di fare una foto… ragazzi è bellissimo rosso non ci sono storie è proprio un altro pianeta (se poi avesse il gruppo motore/catena cinematica verniciato come il 1° prototipo presentato sarebbe proprio fantastico!!!).
Presente all’appello anche la nuova California Classic nella colorazione Rossa, ora io ho un adorazione per questo colore però sarà stata l’aria fresca del lago, sarà stato quel di più che solo posti magici come Mandello del Lario sanno dare, fatto sta che mi sembrava obbiettivamente bellissima, si certo magari una colorazione un po’ pesante e non per tutti ma comunque bella, presenti all’appello anche una Nevada e una Breva con le nuove livree, poi disponibili per la prova c’erano anche un California EV, una Breva 1100 e una 750 e un’altra Nevada 750 (modello dell’anno scorso) completa di borse e parabrezza che è stata un po’ il brutto anatroccolo delle prove, eran più le volte che era ferma che quelle che girava e quando era in prova stava sicuramente ferma la versione nuova rossa spoglia di accessori, mi facevano quasi tenerezza, son stato tentato di farci un giro io pur di vederle camminare.
È il momento di prenotare il giro ma voglio davvero provare il Griso? all’ultimo minuto e dopo aver sentito che avrei dovuto aspettare più di un ora, mi vien voglia di provare il nuovo California e mi prenoto quindi per il prossimo giro sul Cali con Nadia che mi guarda come se fossi un alieno; in effetti son strano: sono due o tre giorni che la sfinisco su come sarà bello da provare il Griso e ora anche se c’è da aspettare un poco mi butto sul California… che vuoi amore il sangue è sangue, poi vedo la Brevona e mi passa per la testa il dott. Zaius e mi vien voglia di provare anche quella…. però tocca aspettare di aver finito il giro con la Cali per prenotarsi nuovamente vabbè ormai è andata vediamo come finisce (il dott. Zaius è la scimmia che ho da un po’ per la Brevona ormai dargli un nome era il minimo, è così tanto che ci conosciamo).
Torno allo stand e mi rimetto a far finta di dare una mano, e intanto si fan due chiacchere con Leo e quelli che passano, non manca ad esempio Vanni che passa e che quasi quasi voleva far la tessera ma non si ricordava nemmeno bene se per caso l’avesse già fatta o meno alchè gli dico che non era certo un problema avrei riferito ad Alberto e se è il caso avrebbe provveduto lui (ma davvero deve pagare Vanni per fare la tessera ad Anima Guzzista?).
Arrivano altri amici (tutti quelli che non cito c’erano lo stesso è che la mia memoria è decisamente inaffidabile tanto che alcune cose me le sono segnate nel dubbio), saluto Handbrake & HandWife, Pietro, MarcoB (che praticamente è arrivato ha acceso la sigaretta e con la stessa ancora accesa è ripartito, ma tanto te ripijo domenica :D), Euebre, Marmo e tutti quelli che non mi ricordo che sono autorizzati a picchiarmi a sangue alla prima occasione utile.
Arriva il momento della prova e partiamo per provare il California Classic Rosso, mi siedo comodo e mi sento ovviamente a casa, partiamo piano e il manubrio diverso e il predellino del freno posteriore si fanno sentire subito mettendomi in difficoltà (sai che sforzo eh) mentre usciamo dalla piazza di partenza, un paio di kilometri orari oltre la velocità di manovra e arriva la magia del miglior telaio mai utilizzato per una cruiser, il peso sparisce e mi diverto a cercare la posizione migliore per il piede destro con il Cali che sta in piedi da sola.
Ci avviamo verso il semaforo che immette sulla statale e al verde scatta la sirena del Carabiniere SPIII munito (mi pare) che si spara un prima, seconda e terza da paura (ma chi le prepara le Guzzi dei Caramba, Ube???), visto l’andazzo ravano un paio di marce anche io e godo come un riccio nel liberare dai vincoli del CDS il Cali (si lo so che non si fa … ma provate voi a star dietro a quel Brigadiere).
Arrivano le prime curve e cerco di capire meglio il manubrione e le pedane che mi portano a impostare decisamente meglio le traiettorie, il California viaggia sui binari peccato non avessi le pedane come sul mio Stone sarebbe stato perfetto altrimenti.
La velocità da codice è solo un vago ricordo per tutto il tragitto e una volta riavvicinatomi alla testa del gruppo mi accorgo che ovviamente il Carabiniere sta viaggiando come se stesse passeggiando peccato che la velocità non sia esattamente da crocera … vabbè se lo fa lui 😛
Al rientro mi adeguo meglio alla postura del cali e tenendo il piede destro sul predellino riesco a mantenere una migliore andatura (se fa per dì per star dietro a quel fulmine in divisa ci voleva un R1), il Cali con il nuovo motore mi sembra vibri decisamente di meno, mi sembra anche più rotondo presumo possa essere merito della doppia candela, la frenata integrale non mi ha convinto però anche il freno anteriore mi sembrava necessitasse di un maggiore sforzo rispetto all’impianto del mio Stone probabilmente erano le pastiglie nuove che si dovevano un po’ “fare” come si suol dire; insomma voto più che buono decisamente diverso il motore non differenze stravolgenti ma comunque mi è parso migliore, e le punterie non si sentivano nonostante l’assenza del sistema idraulico e tenete conto che su di giri la ragazza c’è andata, certo una Cali qualunque sotto cura Ube sarebbe stata perfetta però dai per un bestio nuovo decisamente un bel 10 e lode :D.
Si rientra e si ritorna allo stand dopo aver consegnato la moto e il parere sulla moto provata, parere ovviamente poco obbiettivo ma non mi riesce di esserlo quando si parla di Guzzi.
Durante la mattina mentre eravamo soli io e Nadia arriva anche un signore che prima ci squadra un po’ circospetto e poi si fa avanti facendoci i complimenti per il sito e ringraziando perchè gli abbiamo dato 5 stelle e si presenta alla fine come tale Stucchi al quale ho subitaneamente contraccambiato i complimenti per il lavoro fatto fino ad oggi, abbiamo poi chiaccherato amabilmente un paio di minuti (non di più anche perchè con i musicanti a un metro dalle nostre orecchie era dura fare discorsi troppo lunghi) e ci siamo congedati, ora io non vorrei dire ma penso che si sia confuso con altri siti ma forse mi sbaglio io.
Nel corso della giornata poi è anche passata la Alis Agostini a salutarci o meglio a salutare Anima Guzzista e nel corso della giornata ci ha portato in visita anche il Neo Sindaco Mariani che ho ovviamente invitato a venirci a trovare sul forum, a questa Donna ad Alis va il mio più sentito Grazie e deve andare anche quello di tutti noi, perchè è l’artefice di questa manifestazione è lei infatti che ha organizzato quello che abbiamo vissuto io e gli altri guzzisti/e e motociclisti/e (e relative mogli/mariti al seguito :D) domenica scorsa ed è grazie a lei e a tutti quelli che hanno dato una mano facendo avanti e indietro con la propria moto lungo il lago guidando e chiudendo i gruppi di prova, a quelli che si sono tirati su le maniche è hanno cercato di mettere una pezza ai Griso danneggiati, a quelli seduti a organizzare i turni insomma a quelli che hanno contribuito a rendere unica questa domenica rimettendoci del tempo libero senza ricavarne una lira, anzi, un Euro deve andare il nostro GRAZIE RAGAZZI.
Verso l’una visto anche il cambio dell’ora avvenuto la notte, decidiamo di andare a mangiare un boccone in un ristorante dove uno splendido Loris Capirossi mi serve uno splendido dessert in una coppa d’oro, fantastica gara tirata dall’inizio alla fine splendida cornice di una splendida giornata.
Torno al gazebo con evidente ritardo ma con un sorriso a 74 denti e dopo aver salutato Arnamolder che è rientrato (minkia com’è massiccio il ragassuolo) scopro che anche a Misano le cose sono andate bene con uno splendido 1° e 3° classificato per le due MGS-01 ma che bella domenica… 😀
Ritorniamo a vendere (capirai … eh eh eh) e nel pomeriggio scopriamo che tutta la fortuna di cui sopra è costata in sfiga a qualcuno e difatti Marmo è finito in terra con il Griso che stava provando proprio alla fine del turno di prova mentre stava rientrando tanto per cambiare per colpa del solito pirla in sardomobile… ma perchè non le vietano?
Vabbè alla fine la storia già la conoscete Marmo per fortuna (e per intelligenza, dato che aveva abbigliamento tecnico) non si è fatto nulla se non giusto una botta in terra che si è fatta sentire dopo un po’, il Griso non ha subito danni enormi solo che è caduto sulla destra dove c’è il radiatore dell’olio che si è danneggiato ovviamente, e subito la guzzite che ci contraddistingue si è fatta sentire
Marmo: “certo che però in quella posizione se anche te la toccano appena si rompe subito il radiatore basta che te l’appoggiano in terra e tac”
Io: “eh si e inoltre non ci puoi certo mettere il paramotore come al Cali”
Marmo: “ci vorrebbe qualche cosa di fatt’apposta ma come?”
Io: “beh potrebbero fare la mascherina anziché in plastica in bel ferraccio dovrebbe reggere no?” ecc. ecc.
Ma perchè ogni guzzista deve sempre pensare a modificare, cambiare, smontare, migliorare ? Siamo un’eterno lavoro in corso come le autostrade italiane.
Lasciamo Marmo è il suo bellissimo V11 senza collettori di aspirazione in corrugato e mi avvicino al parco moto per capire quando tocca a me per provare il Griso prenotato e scopriamo che toccherà aspettare le 17.00 perchè la moto incidentata ha fatto slittare alcuni test per l’appunto.
Mi rimetto a cercare di vendere qualcosa ma è dura se le figlie di chi vuole prendere toppa, berretto e bandana gli dicono “ma che te ne fai della bandana che ne hai mille” e io “ah regazzì famme lavorà che altrimenti che je porto ad Alberto eh…” e cerco di far due discorsi anzi due urli con Arnamolder perchè bella la musica ma dopo un po’ di ore c’hai due tonsille rosse come il Griso che ho visto la mattina.
Comunque tocca provare anche il Griso finalmente e ci avviciniamo, Nadia sempre più intimorita e dubbiosa della scelta fatta poco prima (si perchè se fosse stato per me avrei provato la Brevona invece lei ha insistito tanto) ci accomodiamo sul Griso bello raccolto cattivo e pronto e Nadia ride nervosamente io invece sotto il casco già pregusto il giretto che ci faremo dietro al Krime che fa da apri pista (Krime apripista è sinomo de genuità e de garanzia del consumatore!).
Partiamo e subito iniziano le prime difficoltà il gioco nell’apri e chiudi si fa sentire e in due è decisamente più fastidioso, durante la guida un po’ sportiva che impone lo stare al passo del Krime poi l’assenza di maniglie per il passeggero si fa sentire ancora di più, io ho goduto come un riccio ovviamente anche se avevo il limitatore di velocità installato sul sellino posteriore che interveniva non appena si superavano i 110 incominciando a picchiettare sulla schiena (forse era morse… punto punto punto linea linea linea punto punto punto cos’avrà voluto dire????).
La guida del Griso non ha risentito troppo della presenza del passeggero come ogni Guzzi non accusa troppo il peso, certo non guidi come se fossi da solo però insomma non accusa così tanto, ho potuto finalmente capire quanti dicono che manca un pelo di spunto, in un paio di rettilinei infatti uscito da una curva lento dietro a una vettura ho riaperto bene e avrei apprezzato quel poco di potenza in più ma non tantissima eh, sia chiaro che nell’uso normale è più che abbondante quanto offerto dal Griso ma ogni tanto posso capire che si voglia di più; non come i due pirla passati in direzione opposta con due CBR e ginocchio a terra che erano decisamente eccessivi (capisco fare la tirata e camminare, soprattutto dietro ad un apripista o meglio ad un Carabiniere a sirena spiegata) ma così da soli lungo il lago con tutti gli incroci a raso … mah… contenti loro…
Appena arrivati dietro al Krime, che ovviamente stava passeggiando mentre noi fativamo non poco per tenere il suo ritmo (almeno io, il tipo con il Brevone si stava divertendo anche lui), Nadia ha ringraziato il cielo di essere tornata sana e salva (non capisco perchè ?) e io ho provveduto a compilare la scheda di gradimento con molta obbiettività (la mia ovviamente) e mi sono goduto il momento, si perchè mi è passata una scimmia grossa così, il Griso Rosso è forse la più bella motocicletta che ci sia in vendita secondo il mio gusto ma non potrei mai comprarla oggi come oggi anche avendo i soldi (dettaglio ormai secondario :P) perchè io la moto non la vivo da solo ma insieme alla mia compagna (compagna non solo di vita ma anche di motociclismo, la passione non l’arrivista) ergo non potrei mai pretendere di usare tutte le domeniche una moto che risulta scomodissima sia a me che a lei… (magari un domani con un figlio e la moglie a casina … no dai Nadia metti giù quel cardano …dai che poi ti fai male … AHIAAAA sfi amorfe scfufa non lo facfcio più).
Torno allo stand per salutare, per noi la giornata Lariana finisce qui, ci aspettano almeno tre ore di viaggio (considerato l’attraversamento del Milanese) e quindi saluto tutti, ringrazio nuovamente Alis e partiamo.
Domenica è stata una splendida giornata, ho provato il nuovo California (nuovo non tanto ma insomma me la son goduta) su un percorso splendido, ho provato il Griso e nonostante lo s-confort mi son divertito come un bimbo lo stesso, ho visto splendidi esemplari di Guzzi, la Ducati ha vinto in MotoGP, due MGS-01 sono andate a podio una prima l’altra terza a Misano, ma soprattutto ho respirato un aria che ormai mi è familiare come quella di casa mia, ho incontrato persone che non conoscevo di vista ma che conosco da una vita ormai, e sono stato bene, ma proprio bene bene.
Se si replica son qui, magari con qualche maglietta in più da vendere, e magari vengo su in moto e mi mangio un panino allo stand così mi diverto ancora di più e aiuto anche di più.
Un saluto a tutti e un grazie da Giuliano e Nadia.