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Giro sul Matese

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di Nicola Rea

 

Sulla mailing list dei Guzzisti Partenopei iniziamo a parlare di una probabile uscita in moto per il fine settimana, dopo i primi messaggi vediamo che ci sono un po’ di adesioni per il sabato 11-05-2013. L’idea è di fare un passeggiata sul Matese,  decidiamo di pubblicare anche sul forum nella bacheca incontri il giro 😉
Definiamo il seguente itinerario proposto dal neo iscritto al forum Antonio Aquilaseduta:

 

La lista dei probabili partecipanti si assottiglia sensibilmente e rimaniamo in tre (Nicola Nick Finale, Nicola nrea_75, Antonio Aquilaseduta).

L’incontro è alle 10:00 a Vairano Scalo, personalmente arrivo verso le 9:50 e già trovo i mie compagni di viaggio accompagnati dai loro bicilindrici a confabulare. In realtà Nick Finale è arrivato all’alba ed ammira un mucchista GS1200 dotato che da almeno un’ora va su è giù per il corso di Vairano.
Scendo dalla moto giro di presentazioni (fino ad oggi ci conoscevamo solo per via telematica), caffettino veloce e partiamo per il nostro giro. Guida il gruppetto Aquilaseduta che ha studiato il percorso e che deve cercare un distributore del prezioso liquido che alimenta i motori delle nostre cavalcature.
Arriviamo a Monteroduni comune di poco più di 2000 anime arroccato su una collina di 460 mt dominata dal castello Pignatelli.
Qui Aquilaseduta dopo aver rifocillato la grisotta, sgattaiola velocemente verso la salita, dove ci aspetta per una foto a bordo strada con sfondo il paesino ed il castello.
Dopo la foto ci chiede se sta correndo un po’ troppo o se c’è qualche problema, lo tranquillizziamo e riprendiamo il passo.
Lungo il curvoso percorso in salita Aquilaseduta è sempre in testa, lo raggiungo ma noto che Nick Finale non riesce a starci dietro ed ogni tanto allento la presa dell’acceleratore, adottando una guida più rotonda, pulita e facendo in modo da ricompattare il gruppo. Il manto stradale è abbastanza buono tranne in qualche punto, le curve sono tranquillissime è la moto scende in piega che è uno spettacolo. Dovevamo dirigerci verso Longano, ma sbagliamo strada e ci ritroviamo in una piccola frazione denominata Vallelunga, chiediamo ai pochi abitanti lumi su come procedere per raggiungere Longano e soprattutto di una strada tra Longano e Roccamandolfi. Il primo tentativo vede per circa 5 minuti Aquilaseduta intraprendere una conversazione con una signora dove lui finge di capire, in realtà torna alla moto sconfitto, per fortuna poco dopo incontriamo altri abitanti che riescono a indicarci come arrivare a Longano ma che ci scoraggiano a prendere quella strada da noi tanto cercata perché non esiste :-O riprendiamo il nostro viaggio incuranti di quest’ultimo dettaglio :-P. Incontriamo un bivio e pure qua ci perdiamo e dopo poco più di un kilometro torniamo indietro. Il tragitto tra Vallelunga e Longano è motociclisticamente parlando molto bello, curve  rotonde, asfalto in buone condizioni e non trafficato, imposto la mappa veloce e mi godo la motona divertendomi a pennellare le curve con il motore che da il meglio di se.

Una volta ricompattato il trio troviamo la famigerata strada verso Roccamandolfi, la strada è stretta ed asfaltata solo che in alcuni punti ci sono delle voragini (in una di queste Antonio e Nicola provano, fortunatamente invano, a lasciarci parti delle sospensioni della GRISO e della T5), incredibilmente riusciamo a perderci anche qua e ci supportano alcuni tagliaboschi. Arriviamo a Roccamandolfi, comune di antica storia che attualmente conta circa 1000 abitanti che vivono a 850 mt s.l.m., uno dei comuni confinanti è San Massimo dove ci dirigiamo per intraprendere la salita verso Campitello Matese la strada piena di curve larghe impone una guida più sportiva infatti il buon Aquilaseduta si immerge nei tornanti e ci aspetta dietro una curva dove tecnicamente si apposta per scattarci delle foto on the road 😉 , arrivati in cima (circa 1450 mt. s.l.m.) vorremmo prenderci un caffè ristoratore ma sembra di trovarci in un villaggio desolato, tutte le strutture sono chiuse!

Proviamo a proseguire per la S.P. 106 e valicare l’alta cima del Monte Miletto per raggiungere Bocca della Selva, dopo 4 km di strada a zig-zag (nel senso che la percorriamo facendo slalom tra le rocce che con il disgelo sono cadute dalle pareti della montagna), affrontiamo un banco di nebbia abbastanza fitto, ma poi siamo costretti a fermarci causa strada bloccata dalla neve.

Rifacciamo con sommo dispiacere :-PPPPP la strada verso S. Massimo, una volta a valle Nick Finale esclama: <<la volete finire di correre!!!>>

Massimo ci fermiamo in una rivendita di formaggi tipici dove i miei compari acquistano un po’ di specialità da portarsi come ricordo e dove scrocchiamo un aperitivo a base di caciotta molisana 😉 (notare l’espressione di godimento nell’assaporare il prodotto autoctono).

Visto l’orario, circa le 14:30, decidiamo di andare a Bojano (centro principale di tutta l’area) dove contiamo di trovare qualcosa dove fare dei panini. Per fortuna troviamo una salumeria che ci accontenta ed iniziamo a consolare le nostre pance appoggiandoci sulle panchine della ventilata piazza del paese. Dopo poco veniamo avvicinati da Roberto un simpatico Harleysta con cui scambiamo due chiacchiere, ci offre un caffè ed insiste nel farci visitare la sede del club, a Luglio organizzano un raduno in zona e ci invita a partecipare.
Riprendiamo strada al fine di riprendere quota verso Bocca della Selva per poi riscendere a Piedimonte Matese (ci fermeremo qualche km. prima per prendere un ultimo caffè) dove ci salutiamo ed ognuno prende la sua strada.
A fine giornata, dopo aver percorso circa 300 km. di cui circa 200 km. di strade montane dove ci mancava solo un po’ di off-road (anche se in alcuni punti ci siamo andati molto vicini), mi porto dietro una bella esperienza ed il piacere di aver abbattuto le barriere telematiche del mondo moderno ed aver conosciuto di persona dei simpatici compagni di viaggio.
Nicola Rea nrea_75