di Davide Paradiso
Moto Guzzi e Special: un binomio perfetto, intreccio tra passione, storia ed innovazione, gioco di tecnica e fantasia.
Come nasce il desiderio di rendere una moto qualcosa di assolutamente unico e particolare?
Se penso alla nascita della numero 1 ( Special su base sp 1000 del 1979) ricordo un autunno piovoso, poche moto in giro e poco lavoro in officina, sulla pedana quella moto, in buone condizioni, non male in verità, ma li da un po’, ferma. Mi soffermavo ad osservarla, tentando di valutarne pregi e difetti, ottima tourer ma forse esteticamente migliorabile, telaio “Tonti” utilizzato fra le altre, anche per il Le Mans… improvvisamente un idea, un desiderio…forse la linea si potrebbe alleggerire, magari un tocco di vernice ed allora, allora parte un progetto, un idea che si sviluppa e realizza un mezzo nuovo, diverso, alternativo a tutto. Un mezzo fatto per muoversi, per guidare con naturalezza e semplicità. Qualcosa di unico ma fruibile, niente vetrine a Moto Doc, ma strada da consumare, vita su due ruote con la tua personalissima Special , e chi meglio di un Guzzista DOC può capire questo spirito e questa adattabilità?
Penso a tutti i vari trucchi ed alle modifiche artigianali realizzate nel tempo dai vari “maghi guzzisti”, penso alle cammes di Scola, ai telai di CP, alla famigerata modifica alla molletta del cambio del V11, alle innumerevoli personalizzazioni dei California , penso ai Lafranconi Riservato Competizione ed agli ammortizzatori posteriori che più o meno tutti abbiamo cambiato almeno una volta nella vita!
In fin dei conti ragazzi ce lo siamo detto mille volte, le nostre guzzi sono dei magnifici semilavorati in attesa di essere completati!
So già che i puristi staranno storcendo il naso, tranquilli, anche secondo me ci sono dei capolavori intoccabili! Mi riferisco, parlando di moto dagli anni 70 in poi, ai vari v7 , al Le Mans, all’ 850T e al T3, ecco, queste moto sono oggettivamente pezzi di storia e la conservazione è d’obbligo quando possibile.
Lo spirito con cui si realizza una special è semplice: rendere la propria moto personale, unica, quasi a “sfidare” Mamma Guzzi nella realizzazione di quel modello che manca.
Lasciate perdere le moto da rockstar o da agente segreto, quelle sono esasperazioni da concorso, roba per la tv e per i giornali, le special che piacciono a noi sono quelle che poi vengono utilizzate tutti i giorni o comunque appena se ne ha la possibilità, funzionali ed allo stesso tempo appaganti agli occhi.
Nel caso in cui gli interventi non si limitino alla sostituzione di un cupolino o di una sella, ma puntino alla realizzazione di un esemplare unico che stravolga l’essenza iniziale del mezzo è bene ponderare accuratamente l’acquisto della base da cui partire: se volete realizzare una scrambler non comprate un 4 cilindri, se avete in testa una cafè racer non prendete una moto col monoammortizzatore e il telaio monotrave o a sezione quadra, se pensate ad una streetfighter non acquistate una moto con 25 cavalli!
A prescindere da quale sia la vostra scelta ci sono alcuni punti fermi dai quali è bene non
allontanarsi mai: una giusta triangolazione manubrio-sella-pedane, una attenta scelta delle
sovrastrutture in modo che non vadano ad interferire con la funzionalità della moto ed una corretta valutazione del binomio sospensioni/gomme.
Troppo spesso si vedono pubblicare foto di special da sedicenti preparatori con semimanubri e pedane avanzate (noi lo chiamiamo stile Startac) oppure con codini così vicini alla ruota posteriore da toccare alla prima buca, ricordo ancora benissimo un V35C a cui avevano montato una forcella a steli rovesciati, i semimanubri ed una gomma tassellata, lasciando ovviamente le pedane originali.
Soluzioni come queste oltre ad essere discutibili esteticamente, sono pericolose e vanno evitate,sono modifiche che vanno a peggiorare sensibilmente la propria sicurezza su strada.
Ho volutamente tralasciato il discorso telaio: se non avete le giuste competenze ( e le giuste attrezzature) non (e dico NON) toccate mai il telaio di una moto, se poi avete una guzzi a maggior ragione, i nostri telai sono già perfetti così!
Andando oltre il mero aspetto tecnico, la realizzazione di una special è fatta da ore ed ore di passione, di fatica e sudore, di idee giuste e pure sbagliate, di dubbi e ripensamenti, speranze, delusioni ed intuizioni entusiasmanti, di prove e tentativi fino a trovare quel giusto compromesso che vi renderà un motociclista soddisfatto.
Se a fine lavoro vi sorprenderete a guardarla con quel sorrisino ebete, se vi troverete il panno di microfibra continuamente in mano per lucidarla, se quando parcheggerete per prendere un caffè farete in modo da non staccarle mai lo sguardo di dosso, allora è altamente probabile che abbiate realizzato la VOSTRA SPECIAL…..se così non dovesse essere…..nessun problema, si può sempre modificare!