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Viaggio al NurburgRing

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di Rugi56

Era da un po che tenevo d’occhio il topic dedicato
“Nurburgring di gruppo del 2016”
alchè il 6 giugno Antonio “bici linder” mi manda un mess, su uozapp, dicendomi dai vieni in Germania anche tu, mmmm ci penso un po, ma si dai ci vengo, in attesa si seguono gli eventi e ci si vede anche al calincontro eridico, arriva venerdì 8/07 parto alle 15 verso Casalpusterlengo arrivo alle 17, mi fermo ad un bar in attesa di Nello che arriva da Roma, nel frattempo arriva Antonio che nel caso giustamente arriva in BICI, arriva anche Nello, dopo una pizza assieme Antonio ci ospita a casa della mamma, e ci fa vedere l’ultima cazz, ops l’ultimo acquisto fatto, una morini scrambler
(contento lui)

sabato 9
si colaziona e si parte verso il confine, Svizzera, e qui devo aprire una parentesi,
(bella bellissima nulla da eccepire scorci meravigliosi, borghi abbarbicati sulle rive dei monti, panorami da foto, ecc ecc ecc, ma cari all’impossibile, un panino + birra media 20 FS che tradotti in euro al cambio farebbero 18,50 euro, ma quando glielo fai notare fanno finta di non capire e gli dai 20 euro che a loro poi fruttano 21,80 FS, che bei figli di buona donna quindi se ci si deve andare per forza ok altrimenti da passare velocemente senza fermarsi) ma torniamo al viaggio, passo maloja, julierpass con una temperatura media di 30° ed un bel sole, tutto fila liscio e dopo circa 320 km si arriva a coira in campeggio, giù i bagagli doccia e con le moto ci rechiamo in centro per cenare, bello carino, ma gira e rigira ma i prezzi sono quelli,
una salciccia (wurstel) una birra media, una teglia di patate 22 neuri a cranio.

Domenica 10
anche oggi un bel sole caldo ma afoso ci accompagna, ci si ferma a schaffausen a vedere le famose cascate, a detta di Antonio e consorte bellissime dato che io e Nello non siamo scesi a vederle,
anche qui stendiamo un velo pietoso sui prezzi di quello che andiamo a ingollare, tanto per darvi un’idea un piatto di patatine fritte 6 neuri, si entra in Germania, foresta nera, e dopo 350 km ca si arriva Schiltach, bellissima cittadina molto caratteristica, ci danno le camere ed a noi due,
(nello ed io) ci tocca un letto a baldacchino, oh so esperienze ehhh, si mangia a prezzi umani si cazzeggia un po e si va a letto.

Lunedi 11
si riparte verso il ring, sempre con il sole sempre con il caldo afoso
e percorrendo strade sempre fantastiche, arriviamo ad Adenau al pinocchio, altri 360 km ca, prendiamo le camere e come sempre una bella birretta defaticante, arrivano antoncave+ moglie dal circuito, e Carlo fratello di antoncave, ci si saluta si scambiano impressioni sui viaggi di avvicinamento, ora di cena si aggiungono totogigi, ed il valigiaio già su da un po con furgone e moto al seguito loro si sono già sparati alcuni giri di pista, si cena assieme, una pizza del diametro di circa 50cm, si sparano le solite cazzate e si va a letto.

Martedi 12
la pista apre alle 17 per i turisti, mentre durante la giornata girano altri mezzi, ad esempio giravano delle mercedes camuffate (prototipi) che andavano come missili,
al mattino si decide di fare un giro nei dintorni, bici linder e Nello vanno, io rinuncio a causa di un mio movimento di pancia tipo squaqquerone,
(sia mai che dovessi usare una qualsiasi siepe dei dintorni),
e quindi decido di seguire totogigi e valigiaio con il furgone, per un tour delle cantine del luogo, assaggia di qua assaggia di la, il vino e buono, lo deve essere per forza dato che le viti sono abbarbicate sulle rocce, su delle terrazze praticabili solo a piedi, l’unico mezzo che può accedere è stato un elicottero che a bassa quota irrorava i vitigni, si compra, io prendo 2 bottiglie di riesling,
nel primo pomeriggio per ingannare il tempo si va alla pista nuova del ring dove c’è una pista indoor di kart per fare alcuni giri, lo proviamo tutti, anche la Paola moglie di Antonio (bicilinder), sono elettrici ma cazzarola se vanno, ci si diverte,
arriva il momento e ci si porta all’entrata della vecchia pista storica (si parla degli anni 30) sono le 16 arrivano totogigi con il centauro, e valigiaio con la valigiaia (california), io faccio un giro nel parcheggio dove ci sono i mezzi che aspettano l’apertura del cancello, qualche auto di serie tutte le altre in assetto pista, ribassate con gomme a basso profilo, mezzi anche un po pompati, qualcuna sembra un missile terra terra, ero molto titubante se entrare o meno con la breva, sapendo che possono entrare assieme sia il camioncino del fruttarolo con le sponde aperte e le cassette della verdura esposte, sia la lamborghini aventador da 300 all’ora, e quindi l’idea che qualcuno mi arrivasse a velocità mak 3 a contarmi i moscerini che ho spiaccicati sulla targa non mi sconfinferava per nulla, nel frattempo arriva un nuvolone che scarica uno scroscio d’acqua, mannaggia noooo, danno gara ops, pista bagnata, e ora che si faaa, non preoccupatevi dice il valigiaio faccio io da apripista che la conosco,
(e ci credo sono 10 anni che ci va quasi tutti gli anni)
andrò piano starò sui 120 orari, 120 orariiiii, 120 orariiii, ma se io li faccio a fatica solo in autostrada mannaggialapupazzasozza, aprono entrano le auto, noi ci si posta per un paio di km in una zona dove si vedono un paio di belle curvone, smette di piovere ed esce il sole, bene speriamo che il calore e le auto che girano asciughino la pista, stiamo li un bel po ma di moto non se ne vedono girare, non si sa se per decisione dei commissari, o se dei centauri stessi date le condizioni della pista, arrivano le 18 e si decide perché alle 19 chiudono, ci riportiamo all’entrata, scendo dalla moto e parto deciso verso il box office, deciso compro il pass magnetico, ora o mai più dico a me stesso, arrivano tutti gli altri e lo fanno anche loro, ora che l’ho in mano non posso portarlo a casa carico come souvenir da 29 euri, deve essere per forza smagnetizzato, ci mettiamo in fila passo il pass, la sbarra si apre, ci aspettiamo tutti li da un lato, il valigiaio parte e noi dietro, totogigi fa da scopa,
ah ci dicono anche che se qualcuno cade non ci si può fermare a dare una mano, si lascia morire sul posto, scherzo. Segnalano e vengono loro a recuperarti con i mezzi adeguati, ambulanza compresa,

per un po seguiamo poi il Nello parte a velocità worp e non si vede più, dopo un po vado anch’io, la regola sarebbe quella di tenere la destra per permettere a chi arriva veloce di superarti a
sinistra, è assolutamente vietato superare a destra, e sarebbe anche vietato tagliare le curve, ma tant’è che sei in pista e quindi????, si tiene d’occhio lo specchietto se arriva uno veloce stai sulla destra segnali con la freccia e lui passa, se e libero si fa un po di traiettoria, per me è emozionante segui curva su curva, ci sono parecchi punti nascosti non sai dopo cosa ti aspetta, che traiettoria devi fare quindi vado mooolto con i piedi di piombo, passa qualche auto mannaggia arrivano sparate ed in un nanosecondo spariscono dalla vista, così anche le moto, sembra non finisca mai, ma arriva la fine si esce guardi il compiuter nel cruscotto, 20 km (tanto e lunga la pista) 15 minuti, ci raggruppiamo tutti, penso di avere un sorriso da ebete che va da un orecchio all’altro ci si scambiano un paio di pareri, guardo le gomme cazzarola non sono uno da pieghe con saponetta e nemmeno penso di aver piegato più del mio solito ma ci sono i riccioli sui bordi gomma osti,
non abbiamo avuto la possibilità di vedere le performance della valigiaia e del centa dato che hanno sfilato con noi, vabbe sarà per una prox volta, bene si chiude e si torna al pinocchio, ci si trova per la cena e si parla di tutto un po, di moto di mangiare di quant’altro, ma di gnocca nulla non so se per rispetto delle due signore presenti ma tant’è

Mercoledì 13
partenza per il ritorno, antoncave con moglie e Carlo partono fanno una tirata unica fino a casa più di 800 km in un colpo solo. Il meteo non prevede nulla di buono, già dalla sera prima la temperatura si era abbassata di molto, si parte ma dopo pochissimi km comincia a piovere ci si veste con l’antipioggia e si discute su cosa fare, trovarsi su per i monti con quel tempo non e il max quindi niente giro programmato per i vosgi e si decide di prendere la strada più veloce per tornare verso l’Italia, dato che è gratuita si entra in authobahn verso Basilea, ci facciamo più di 350 km sotto una pioggia battente poi sballa, troviamo anche una lunghissima coda per incidente, fortuna e che ci fermiamo tra l’entrata e l’uscita di uno svincolo e piano piano prendiamo la rampa di entrata in contromano (lo facevano anche gli altri) e usciamo rientrando più avanti, si continua e sento molta turbolenza sul casco cazzarola la mentoniera si sta staccando, sulla nostra destra si vedono dei nuvoloni neri con sotto il rosso ed il bianco della pioggia di un temporalone che sta arrivando, non ci sono molti distributori da loro uno ogni 50/60 km, non mi va di fermarmi in una piazzola nel caso arrivasse, continuo tenendo la mentoniera con la mano sperando di passare oltre, faccio segno di fermarmi al prox distributore, diranno che cazzarola ha abbiamo appena fatto benza? Entro e faccio vedere la mentoniera, nel mentre in un attimo arriva una bufera di vento e pioggia praticamente da diluvio universale , fortuna è che siamo al coperto (santa mentoniera)
si arriva a Basilea svizzera si esce la vignetta costa 40 euri e per 3 ore di autostrada non ne vale la pena, si fanno strade statali, rispettando i limiti come fanno loro, tenendo d’occhio Nello che ogni tanto seguendo il navi lo porta ad entrare in autostrada, arriva ora di fermarci per la notte arriviamo ad Aarau gira di qua gira di al dopo un bel po troviamo un B&B, senza prima pero entrare in una zona pedonale, in Svizzera mannaggia li non te la farebbero passare liscia, vabbe ci va bene ,
intanto abbiamo percorso 450 km
si mangia e poi ci si riposa, entriamo nella camera e troviamo 2 cioccolatini a forma di cuore sui
letti, pensando all’esperienza del letto a baldacchino non vorrei mai avessero frainteso però hanno separato i letti, ed i cioccolatini li hanno anche Paola e Antonio fiuuuu

Giovedì 14
dopo una buona colazione (pagata a parte dalle camere 8 FS) si parte, prevista pioggia per tutto il giorno, così ci facciamo 3 ore sotto una pioggia battente, si costeggia il lago di Lucerna media 30 kmh, viaggiamo verso il passo San Gottardo, arrivati sotto il passo smette, si sale piano ma si sale c’è coda, tanta, dato che stanno eseguendo dei lavori lungo il passo, si costeggia anche l’autostrada con una coda lunghissima tutti bloccati, be penso tra me e me li sono messi peggio di noi, mi giro indietro a guardare bello vedi il serpentone d’asfalto che sale, in lontananza tra la gola si nota una schiarita chissà, arriviamo alla sommità 2160m 4gradi, di qua però e bello sereno con un bel sole, intanto Nello a velocità worp e sparito dalla vista proiettato a velocità della luce verso Mandello, si scende strada bella asciutta e larga, peccato avrei fatto volentieri il vecchio tracciato fatto con le carriole ed i badili a detta di bici linder, al termine ci fermiamo a mangiare qualcosa e ci si spoglia mannaggia 25 gradi fa caldo e si suda con tutto il vestiario che abbiano addosso, proviamo a chiamare Nello, nulla irraggiungibile be probabile dato che sta viaggiando a velocità improponibile il segnale fa fatica a raggiungerlo, giù verso Bellinzona Lugano Chiasso, ci fermiamo per i saluti dato che a me conviene fare Como Bergamo, e dato che ho una sorella a Como approfitto per andare a trovarla e poi via a casa, ci chiama Nello, sta viaggiando verso Mandello e ci si saluta per telefono, baci ed abbracci con Paola e Antonio, ci si riveste e via loro a destra autostrada, io a sin, Como, mi fermo dalla sorella che rimane stupita per la mia visita ci si scambiano un paio di chiacchiere e poi via verso Bergamo dove per non smentirsi fa 4 gocce nulla in confronto a quello che abbiamo preso, ma comunque rompono le palle, entro in A4 altri 150 km e sono arrivato, mentre guido penso, ai giorni passati alla compagnia al giro in pista a quello che ho visto ed a queste righe, mi fa male il sedere e mi viene in mente antoncave e chi altri che si sparano km e km tutti in una tirata, bravi io non c’è la farei, arrivo scendo in garage spengo la moto, un buffetto sul serbatoio non si rifiuta mai.

RaccontiAG_Nurburgring_2016 0111

foto di Paola e Antonio

Foto e video di Antoncave