Di Agostino Giglio
Noi Guzzisti siamo gente passionale, amiamo la tradizione, le nostre moto, che non sono solo un mezzo con cui scarrozzare in giro, ma qualcosa di più, una compagna con cui condividere momenti e giornate (oltre alla compagna o moglie, quella, ufficiale seduta sul posteriore della moto magari a pizzicarti il fianco per una sgasatina improvvisa)!
Le Guzzi trasmettono tante emozioni, la storia, lo stabilimento sempre lì in quel ramo del lago, da cui escono tutte le nostre moto, la particolarità di un marchio, di un’aquila che vola alta da 85 anni.
Ma quello che mi ha sempre colpito dalla Moto Guzzi sono i continui riferimenti con il passato, costruire una moto adesso e legarla storicamente ad un modello che ha fatto breccia nel passato, alla storia del marchio, alle corse di un tempo, il tutto condito sempre da un fascino che nessun altro mezzo a due ruote sa trasmetterti, non importa se una moto pesa 170 Kg e ha 150 Cv!
Questa sensazione in me è stata immediatamente risvegliata quando qualche anno fa la Guzzi presentò il modello che sostituì di fatto la 1100 sport, e cioè la V11 Sport. Ma soprattutto quella con un colore che più di 30 anni prima aveva lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti i guzzisti e cioè nel V7 Sport “verde legnano” telaio rosso, una moto unica, per prestazioni, stabilità, un grande telaio “cucito” dal grande Lino Tonti e soprattutto tanto fascino.
Bene la prima serie della V11 a passo corto tanto per intenderci, è stata costruita in tre colorazioni, nera, grigia, ma soprattutto verde legnano, proprio lo stesso colore della V7 Sport, con il telaio rosso e con le rismature nel vetro del proiettore; da non crederci, una moto che sin da subito ha risvegliato in me un’emozione da guzzista.
Emozione risvegliata ogni qualvolta, ma raramente devo dire, ne incontravo una in giro a Catania, la mia città, o per i raduni in sella naturalmente alle mie Moto Guzzi.
Ne ho due, una V50 del 1983, e una V1000 G5 del 1981 con cui assieme a mia moglie, che non mi stancherò mai di ringraziare sempre per aver appoggiato ed anche condiviso la mia fede guzzista, abbiamo partecipato a vari raduni e moto passeggiate.
Dopo vari eventi quali ad esempio il matrimonio, metter su casa, etc, che avevano quasi tacitamente rassegnato la mia intenzione di provare a cercare una moto del genere con quel colore, decido ad inizio di quest’anno anno, quasi per una specie di superstizione, di cercare una V11 Sport verde legnano in condizioni perfette o comunque buone, e si perchè io sono un guzzista esigente, innanzitutto un purista che lascia le moto originali come mamma Guzzi le ha fatte; operazione quindi non facilissima.
Il tutto non prima di aver coinvolto mia moglie all’acquisto della moto con manovre di avvicinamento e convincimento della serie: certo quel colore è unico rappresenta un modello famoso, e poi, è una moto di oggi con l’iniezione etc, in fondo per i raduni c’è sempre il G5 con quella sella bella comoda, e in ultimo ci sarebbe ancora un angolino in garage.
Ottenuto il via libera, passo alla ricerca della moto, ma con scarsi risultati almeno nel mio hinterland, cerco, ma le mie ricerche risultano infruttuose, ne trovo una, ma non nelle condizioni migliori. Niente da fare, sono demoralizzato ma non mi do per vinto!
Mi viene in mente il concessionario “Crea” di Reggio Calabria, che conosco, ci sono anche stato una volta in negozio.
Lunedì 16 Gennaio, gli telefono, e quasi con timore domando se conosce, qualcuno che abbia una “V11 verde legnano”, e che magari avrebbe intenzione di vendere. Mi sento rispondere: “Si ne ho una di un amico, che per questioni diciamo di postura ha intenzione di passare ad una “Breva 1100”; la moto ha fatto circa 9500Km, è perfettamente originale, ed è ben tenuta”.
Sobbalzo immediatamente dalla sedia, gli chiedo se il colore è proprio quello, quel “Verde Legnano” che non mi fa dormire la notte!
Sognante gli chiedo se mi può mandare delle foto via e-mail; dopo tre ore circa, il tempo di scattare le foto, arriva nella mia casella di posta, una e-mail dalla concessionaria Crea con le foto della V11. Da non crederci, è quasi perfetta, ho pensato subito: “non posso farmela scappare”. Telefono ad Enzo Crea, e gli dico che in settimana vado a Reggio Calabria per vedere la moto. Lui mi consiglia caldamente di andarci prima possibile perché intorno alla moto già ci sono potenziali acquirenti.
“Bando alle ciance” il tempo è prezioso e non posso rischiare di perdere quest’occasione, non me lo perdonerei mai! Dopo aver dormito a tratti, alle 07:00 decido che è giunta l’ora di alzarsi e mettersi in viaggio. Arrivo a Reggio, telefono a Crea il quale contatta il proprietario della moto, e quindi arrivo davanti alla concessionaria Guzzi in Via Tommaso Gulli nei pressi del Lungomare di Reggio.
Posteggio la macchina, il tempo di girarmi intorno sento un rombo a me caro in avvicinamento, e penso, forse è Lei, mi giro con lentezza, quasi scaramanticamente e dopo qualche secondo rimango abbagliato da quel colore; è Lei, già si fa guardare, e io sono venuto da Catania proprio per Lei, quasi un appuntamento amoroso!
Iniziano le trattative, un caffè e quattro chiacchiere piacevolissime all’interno della concessionaria Crea, tra i quadri storici dello stabilimento appesi al muro e ricambi d’epoca e….. dopo un po’ la moto è mia!
Ale’ è andata, adesso devo tornare a casa in macchina, che barba, ma felice, con i documenti in mano, pronto per stipulare l’assicurazione e poi contattare Enzo Crea per metterci d’accordo per condurre a casa “la piccola” e posteggiarla insieme alle altre, come tra brave sorelle.
Venerdì 20 Gennaio è il grande giorno, nulla mi avrebbe fermato, ma fortunatamente le previsione del tempo indicano si freddo ma cielo sereno. La notte sembra non passare mai, le ore sono lente ma alla fine, allo spuntar del giorno mi accingo all’avventura: autobus, aliscafo, nulla mi impensierisce!
Mi vesto pantaloni e giubbotto tecnico, borsa con calzari, sottogola, guanti, casco, saluto alla moglie e dopo tante raccomandazioni, (non correre, ti aspetto, fammi sapere…), prendo il bus per Messina e poi l’aliscafo per Reggio.
Alle 08:30(!) sono già a Reggio Calabria, telefono a Enzo Crea che mi viene a prelevare per andare in negozio. Aspetto con trepidazione l’arrivo di Enzo, il proprietario o meglio ex del V11 : -), dopo qualche caffè sento la V11 arrivare, bella e pulita, perfetta e dico tra me: “Tra un po’ ti porto in Sicilia e ci facciamo una bella traghettata”. Dopo la solita prassi: libretto, bollo, spiegazione sui comandi, etc, saluto Enzo Crea e l’amico Enzo, con i quali ci rivedremo al prossimo raduno in Sicilia dei “Guzzisti dell’Etna” e quasi timorosamente, con un nodo in gola, inizio a gustarmi il “nostro” primo viaggio direzione casa.
Non mi sembra vero, sono sulla V11 verde legnano, da sempre desiderata, e soprattutto mi aspetta una bella passeggiata verso Catania, il massimo!
Ho voglia di gustarmi ogni singolo momento, anche il fermarmi al distributore di carburante, perdere qualche minuto per le operazioni di spegnimento, apertura tappo, rifornimento, pagamento è un’emozione unica! Mi sento impacciato e timoroso come al mio primo appuntamento!
Inizio a prendere confidenza con Lei, qualche accelerata, inizio ad abbozzare qualche piega, insomma inizio a prenderci gusto. Quindi mi imbarco sul traghetto per Messina, e lì me la guardo, con quel colore che al sole sembrava ancora più splendente.
Quindi il tratto più bello l’A-18 Messina Catania, godibilissimo, soprattutto nel tratto di Taormina, il sole, il mare, l’atmosfera invernale che avvolgeva questo contesto in groppa al bicilindrico di Mandello; poi l’arrivo trionfale a Catania, con fermata obbligatoria presso l’assistenza Moto Guzzi “Aquila d’oro” che sta proprio a pochi metri da dove abito.
Ancora carico di adrenalina, faccio vedere la moto a Saverio, titolare dell’assistenza e meccanico di fiducia, il quale sua si complimenta per l’acquisto. Quindi parcheggio la V11 in garage, ancora emozionato e salgo a casa. quindi mi stendo a letto felice pensando che da oggi mi sento ancora più guzzista e con la verde legnano pronta da accompagnarmi per le mie uscite motoristiche con l’emozione che da sempre mi accompagna da quando vado in moto.
Per me acquistare una Guzzi significa comprare una moto con passione e con emozione, perche’ sai che quella moto ti accompagnera’ e condividera’ con te tante avventure, insomma ti trasmette una sensazione che non e’ la solita di chi acquista semplicemente un mezzo a due ruote, e’ qualcosa che va oltre.
Anche quando incroci una Guzzi per strada, e la guardi e sai che chi la guida in fondo ha qualcosa da condividere con te, allora basta magari un lampeggio per dire: “ Si noi siamo diversi dagli altri!”
Un ringraziamento ad Enzo Crea concessionario di Reggio Calabria, all’”Aquila d’Oro” di Saverio Mandrà a Catania, e ai “Guzzisti dell’Etna”e naturalmente un lampeggio allo staff di “Anima Guzzista”, che spero pubblicherra’ nel sito il mo racconto!