Cominciamo subito col dire che la nuova V85 ci piace. Certo l’occhio deve farci un po’ l’abitudine ma ci sono almeno due motivi per apprezzare questa nuova Moto Guzzi.
Il primo è che nel lungo silenzio che ha seguito la scomparsa dell’ultimo sviluppo della “vecchia” serie grossa (Norge, Griso, Breva e Stelvio) una nuova moto riporta la Guzzi all’attenzione del mercato e riapre un dibattito su qualcosa di “nuovo” tra gli appassionati.
Il secondo è che, seppur chiamata dalla casa un “concept”, sotto sotto alcuni particolari lasciano intravedere uno studio più che avanzato in vista della moto definitiva che vedremo dai concessionari nel 2018. Un nuovo telaio (molto bello soprattuto nella parte posteriore sotto la sella) e un’estetica che, specie nella parte anteriore, fa sfoggio di scelte gradevoli all’occhio con un faro da “urlo” (ma la luce a led a forma di aquila è già in vendita? Ne volglio almeno tre!).
L’evidente richiamo alla vecchia Ntx con un restiling gobale, il nuovo motore di provenienza V9 ed un’impostazione strada/offroad ne fanno un modello appetibile che, speriamo di cuore, trovi un riscontro nelle vendite pari a quello della v7lll.
Si capisce anche perchè presentare una moto “concept” e non un modello pronto per i concessionari. Magari una moto “preproduzione” da poter distribuire in prova alla stampa, se non addirittura a degli utenti selezionati tramite i punti vendita, sarebbe stata una mossa molto più convincente. Ma il v85 sembra in uno stadio di sviluppo già molto avanzato e forse, in un eccesso di prudenza, lasciarsi spazio per qualche aggiustamento prima della produzione rassicura il managment Piaggio.
Però, da colloqui interni al reparto Ricerca e Sviluppo, siamo riusciti a capire come si sia arrivati a certe scelte. Un’intercettazione che, grazie alle nostre spie, mette luce sul lungo e colpevole ritardo tra l’uscita di scena di metà delle moto in listino e l’uscita della v85… mentre gli “altri” vendono, vendono, vendono…
…poco più di un anno fa…
– Buongiorno ragazzi, come va?
– Bene, grazie. Hai visto che bella giornata? Guarda che spettacolo il lago. Viene proprio voglia di sdaiarsi al sole a non far nulla.
– Eh si, hai proprio ragione… Oh, piuttosto, hai sentito di questa storia dell’inquinamento?
– No, quale?
– Ma si, dai… del fatto che vogliono mettere un aggeggio sullo scarico… un catacoso… accidenti, non mi viene il nome…
– Un catalizzatore?
– Ecco, si! Il catalizzatore! E pensa che così si ridurranno le emissioni nocive del motore!
– Ma noi lo montiamo sulle nostre?
– Si.. no aspe’… forse… ma si dai che lo montiamo già. Che paura, pensa se ce l’eravamo dimenticato!
– Ah, vabbe. Tutto a posto allora.
– Oddio, forse no. Mi sembra di ricordare che forse c’erano altre novità a riguardo…
– Non mi dire che se ne sono usciti con altre norme da rispettare eh!
– Forse… credo… vuoi vedere che Euro 6 non era il costo del coso lì… del catalizzatore?
– Euro 6? Ma che…
– Cazzo, oggi è mercoledì!
– Si, e allora?
– Entra in vigore oggi!
– Ma che?
– La normativa!
– Oddio, no! Oggi no! Devo andare all’Eurospin che domani sono chiusi!
– Che facciamo? Eh, che facciamo! Dobbiamo trovare un rimedio! Forza! Spermetevi le meningi!
…rumore di meningi spremute…
– Idea! Ci sono!
– Dai, non tenermi sulle spine!
– Le togliamo di produzione!
– Oddio… tutte?
– No, certo che no. Teniamo solo quelle piccole, che ci rientrano, e quella nuova grossa che mi pare ci sta dentro per un pelo…
– Ok. Allora facciamo così dai…. Uff, che paura!
– Vabbe, ma nel frattempo?
– Una mezza idea ce l’avrei…
– Stiamo zitti zitti, buoni buoni e aspettiamo che passi?
– Esatto! Intanto abbiamo i nuovi pc a 16.8 milioni di colori… sai quanto ci tiriamo avanti?
– …bello, mi piace.
– …e poi, ogni tanto, aggiungiamo un pezzo, ne togliamo un altro e facciamo finta che siano tutte novità.
– Ma sei sicuro? …e dici non se accorgeranno?
– Ma no dai! Tanto basta mettere una sella bassa, un faro tondo… e lasciamo intendere che è una scelta trendy. Vedrai che se la bevono…
– E poi?
– E poi niente. Alla prim… vabbe, facciamo alla seconda occasione tiriamo fuori qualcosa di nuovo.
– Ma sei matto? Sai quanto ci vuole per un progetto nuovo? Il tempo, i soldi, l’industrializzazione…
– Ma guarda che qualcosa dobbiamo fare! Gli altri, quelli là, vendono a scatafascio.
– Ah, già. Quindi che proponi?
– Facciamo così: oggi è mercoledì e c’è da fare la spesa. Da domani ci mettiamo sotto e…
– …e?
– Mi viene in mente che in magazzino ci deve essere ancora quel coso, quel serbatoio per la Parigi Dakar…
– Si mi pare… e che ci vorresti fare?
– Lo spunto lo prendiamo da lì. Continuità, tradizione… tutte quelle solite balle che tiriamo fuori…
– E il resto?
– Pensaci… abbiamo già tutta quella bella roba delle piccole. Ne prendiamo un po’ e ce lo mettiamo sotto…
– Non lo so, ci devo pensare…
– Ok, hai ragione… tutto ‘sto brainstorming mi rende spossato…
– Tanto c’è tempo… basta che siamo pronti per quella fiera, quel salone, quel… come cavolo si chiama..
– IRMA… no, ANCMA…, no nemmeno… ECMA forse…
– Ok, non importa, quel che sia va bene ma l’importante è arrivarci con qualcosa.
– Si, si… mi piace. E poi, mi pare, che ‘sta cosa si faccia poco prima di Natale…
– E allora?
– Ho un bel cammellone da presepe che m’avanza…