Le prime impressioni di guida di Renato Severo, concessionario Guzzi in via Tiburtina 251, appena tornato dai test drive organizzati in Sardegna dalla Piaggio.
E dai finalmente ci siamo, mentre l’aereo scende guardo la costa, le saline di Cagliari sono piene di fenicotteri rosa, tra lo stupore dei miei colleghi e la gioia dei miei occhi, la Sardegna ci riserva una bellissima giornata di sole con una temperatura ideale per andare in moto.
Ad Is molas la presenza della V85 TT si avverte dappertutto tra cartelli indicazioni e messaggi e all’improvviso le sento, prima una poi l’altra le mettono in moto per prepararle alla prova, non è così silenziosa come dicevano e il carattere si sente, le vado a cercare e sono dappertutto, una ventina tutte insieme, le posso toccare, accendere, salirci sopra, ma quale pranzo, partiamo partiamo!!!!
Diciamocelo, sono bellissime, l’avevo già vista altre volte ma ora sembra più bella, per la prima volta vedo il grigio dal vivo ed è stupendo, la special bianca e gialla la conoscevo ma quella bianca e rossa la vedo per la prima volta, sono i colori della mia moto, quello che mi colpisce di più è l’aquila stilizzata sul faro, accesa ti lascia a bocca aperta, nessuno potrà sbagliarsi, sta arrivando una Guzzi.
Appena sali la moto ti accoglie, le gambe sono ben distese e la posizione delle braccia naturale con comandi facilissimi da raggiungere, poggio bene i piedi a terra anche se sono 1,72 mi dicono poi che attraverso anche l’adozione di due selle, una ribassata ed una rialzata la moto sarà adatta a piloti da1,65 a 1,95 e non faccio fatica a crederlo, mi calza come un guanto.
La maneggevolezza è straordinaria aiutata da un motore dell’erogazione progressiva e priva di buchi, il cruscotto digitale ti mette tutto a disposizione, tachimetro, contagiri, livello carburante, autonomia, mappature, contamarce, la moto ha poi un dispositivo bluetooth con una centralina dedicata (è un accessorio ma mi dicono non costerà molto) al quale agganciarsi con lo smartphone e che funzionerà come interfono tra i pilota e passeggero, navigatore, ascolto musica eccetera, il navigatore appare sul cruscotto con tutte le indicazioni sotto forma di pittogrammi, limiti di velocità e autovelox!
Il primo tratto è rettilineo e si va ad 80 all’ ora ma ho legato una maglietta sul portapacchi che svolazza troppo e mi tocca fermarmi a sistemarla, così devo raggiungere il gruppo che nel frattempo è andato avanti e devo dare un po di gas. I 180 arrivano subito ma di più non oso, sto su una provinciale e poi li ho già raggiunti.
Passato il bivio per Chia cominciamo a salire e le curve arrivano, il capofila accelera e cominciamo a divertirci, la moto scende in piega con estrema facilità e ti trasmette un senso di sicurezza totale, il telaio è neutro e di una estrema rigidezza, in piega passo apposta sulle buche e la moto non si scompone, provo i freni e mi metto a frenare in piena curva, la moto ancora una volta resta in traiettoria e non raddrizza, continuo a frenare fino a metà curva mollo e do gas, via tranquillo e felice.
E mo basta, sono due mesi che non vado in moto e mi voglio divertire un po’ la strada è molto bella con delle serie di curve in sequenza e si comincia a ballare, mi diverto come un bimbo ed alla fine esagero pure, non vuole tante scalate e frenate rabbiose, vuole andare via liscia con una guida fluida e al ritorno me la godo di più.
Ultimo tratto in off road, cambio la mappatura al volo ed all’improvviso mi viene in mente un particolare, l’ultima volta che ho fatto fuoristrada avevo 18 anni!
Bè dai mi dico, cominciamo piano, un po’ di sassi e parecchie buche, la moto è leggera e ci prendo confidenza… finisco a dare gas e spazzolare nelle curve.
No non mi è bastato questo giretto, il giorno dopo mi sono intrufolato in un altro gruppo e l’ho ripetuto, stamattina (ndr – mercoledì 6) LA MOTO è ARRIVATA!!! Non vedo l’ora di immatricolarla e farmi un altro giro.
Mi è venuta un’idea, il raduno di primavera quest’anno è in Sardegna e mi sa tanto che quest’anno tradirò la bombardona e ci andrò con questa!!!!