Di Simone Marchetti
Cosa facciamo nel ponte? Andiamo a fare un giro in Belgio!
Giretto di Simone, Tamara, Franco e Assunta…
Così abbiam deciso due giorni prima io ed il mio amico Jeans (Francuzzo) mio amico d’infanzia ma nuovo del mototurismo…
I nostri zainetti Tamara e Assunta ci odiano a morte ma ormai son abituati a show di questo tipo…
Partenza Mercoledì sera con breve tappa fino a Seppiana (vicino Villadossola).
Come al solito arrivo tardissimo all’appuntamento, praticamente finisco di lavorare alle 20,00 e alle 20,45 avevo già preparato la borsa, la moto, doccetta e viaaaaaaaa!!!
Il contachilometri segna 97273 km., dai vecchietta ce la puoi fare anche questa volta…
Arrivati a Seppiana pensiamo bene di farci due spaghi con peperoncino, bottiglietta di vino, bottiglietta di birra e subito a nanna.
Neanche il tempo di…. E il caro Jeans si mette a russare come una motosega con marmitta preparata, cazzo mi giro e mi rigiro nel letto per due ore fino a quando scappo giù e mi metto a dormire su una panca di legno…
Noooo lo sento anche qui!!!
Scendo a piano terra con un cuscino ed una coperta e mi metto a dormire per terra.
Gran dormita di due ore sul pavimento e DRIIIIINNNNN suona la sveglia puntata alle 5,30 , miiii cominciamo bene!!!
Con un sonno orripilante mi alzo e bevo un litro di caffè, sento già che sarà una giornata di merda!!!
Carichiamo le moto, il contachilometri segna 97378 km., partiamo verso il Sempione, in frontiera prendiamo l’adesivo dell’autostrada Svizzera, circa 26,00 euro.
Saliamo sul SimplonPass (2005 mt.) e fa bello freschetto, ci dirigiamo verso il FurkaPass (2436 mt.) e fa ancora più freschetto!!!
Nel salire incontriamo solo due marmotte intente a prendere il sole, la giornata è stranamente splendida.
Ci dirigiamo velocemente verso Wassen dove prendiamo l’autostrada verso Lucerna e Basilea…
La strada scorreva veloce, il sole ci coccolava, la brezza ci accarezzava…
Il lavoro fatto da me e dal mitico Uberto nella messa a punto della “belva” si fa sentire, consumi più bassi di quando l’ho comprata, coppia esagerata, rumore rotondo e piacevole, GRANDE UBERTOOOOO!!!
Passiamo in un baleno Basilea e siamo subito in Germania, passiamo di qua saltando per ora la Francia per non pagare l’autostrada e per tenere un passo allegro grazie alla mancanza di limite autostradale…
Passiamo Friburg, intorno alle 13,00 arriviamo a 10 km. da Strasburgo e……
Il mio amigu Jeans si ferma sulla corsia di emergenza dicendomi “Sai, sento un rumore strano sulla ruota, come un tum, tum, tum…”, ed io “che cazzo Jeans avrai dormito male! Vabbo fammi vedere…”…
Incredulo vedo una parte bianca sul copertone, ma cazzooooo!!!
La gomma del suo Varadero (cimitero per gli amici) si è sfogliata, è rimasta solo la tela, me lo sentivo che doveva succedere qualcosa!!!
Vaaaaaaaaaaaaaaa Male!!!
Cerchiamo un gommista in Germania, giriamo Offenborg invani per più di un’ora, nessuno sa niente ma alla fine troviamo un gommista, evvaiiiii…
Andiamo subito a supplicare il tizio ma ovviamente non ha quei copertoni e dice che ci sono solo a Friburg!!!
Decido che sarebbe stato meglio andare a Strasburgo in Francia, città grossa non si sa mai…
Arriviamo e ci fiondiamo subito a chiedere dentro un ufficio turistico, gentilissimi ci danno una mappa della città e ci segnano un percorso per arrivare ad un meccanico.
Dopo varie peripezzie dentro la città, lavori in corso, deviazioni etc un tizio al semaforo scende dalla macchina e ci indica il posto, grazie amigu!
Arriviamo, è un conce Yamaha, speruma ben!
Entriamo ed ovviamente il tizio dopo aver guardato le misure della gomma ci dice che la Yamaha monta fino i 140 e il Varadero ha la 150….
Chiamo mio padre, gli chiedo di dare un occhio su internet per trovare un conce Honda, il più vicino è a Parigi!!!
Che palle, Jeans è visibilmente distrutto, meno male che io ci sono abituato alle rogne…
Chiediamo al mecca se conosce qualcuno nella zona che possa risolvere il problema, gentilmente ci indica un tizio che ripara e vende Honda a pochi chilometri imboscato in un uscita dell’autostrada…
Miracolo, lo troviamo!!!
Entro dentro e Jeans gli fa “io italiano, Varadero, italia, ok?” Jeans ok un cazzo heheheheh!!!
Mi era venuta la voglia di dire in inglese al tizio “questo mio amico è un ricchioncello mi puoi indicare un locale per lui???”.
Gli spiego il problema, esce fuori e ci dice “no problem, one hour, good price!”, mi son detto “questo ce lo spara lungo un metro, hehehe good price!!!”.
Cogliamo l’occasione per mangiare qualche panino e fare una partita a carte sul ciglio della strada…
Bhe, alla fine dopo un’oretta cambia tutte e due le gomme (quella davanti era quasi morta pure lei), ingrassa la catena, gli lava il parabrezza eeeee, incredibile niente inculata, 264,00 euro per tutto, direi che è andata di lusso!!!
Alle 17,30 suonate ripartiamo ma ormai la tappa era saltata, ci intoppiamo verso Saarbrucken (Germania) in una deviazione “consigliata”.
Proseguiamo verso Luxemburgo, alla fine desistiamo e rientriamo in Francia per parcheggiarci a Thionville dentro un Formula1 (catena economica dormi e fuggi).
Siamo a pezzi, andiamo a magnare in un BuffaloGrill li vicino, la tizia ci chiede cosa vogliamo bere, io gli chiedo quattro bottiglie di birra, stupita me le porta…
Mezzo assonnato e limato dalle quattro birre arrivo al Formula1 a passo del leopardo, dormiamo come sassi che domani sarà un’altra giornataccia!
La mattina sveglia presto, il contachilometro segna 98115 km., passiamo veloci Luxemburgo e ci dirigiamo verso Bruxelles, il tempo è ottimo.
Sosta benza, nella piazzola Jeans tira fuori caffettiera e fornelletto, ci spariamo subito un bel caffè doppio!!!
Decidiamo di visitare Bruxelles al ritorno, cerco la deviazione per Bruges ma la salto e finiamo dentro la città, lavori in corso e solito delirio, torniamo indietro e cerchiamo sta cazzo di deviazione!!!
Finalmente la trovo, a palla facciamo il pezzo che manca, solo una breve sosta per gustare le prelibate focaccie fatte da jeans prima della partenza accompagnate da delle scatolette di tonno e fagioli…
Arriviamo a Bruges (a una ventina di km. dal mare), giornata stupenda, troviamo un B&B onesto e subito fuori a visitare la città.
Il centro è veramente bello, bellissimi palazzi, viuzze medievali con caratteristiche casette basse con il tetto a punta, strade di ciottoli.
Arriviamo nella piazza principale e il cielo si scurisce, vabbò andranno via subito ste nuvolacce.
Prendiamo un battellino che fa il giro nei canali della città in mezzo a palazzi antichi e cigni, molto suggestivo maaaa….
Non facciamo tempo a scendere che il cielo diventa nero e comincia a tempestare, cazzo lo sapevo, lo sapevo aaaaaaaa!!!
Dopo una lavata immane ci rifugiamo dentro un Pub, birretta, salamini e formaggini, poi incuriosito dai portaceneri nel locale Assunta chiede alla sciura “ma si può fumare?” questa stupita ci guarda e ci dice “Signori qui siamo in Belgio, certo che si può fumare!”, Sirchia di MERDA!
Premesso che probabilmente il senso civile è quello di farsi una paglia e non mille tantè che il locale aveva l’aria più pulita che fuori…
Una volta facendo un discorso con un mio amico lui mi dice “democrazia e civiltà è difendere i non fumatori”, io gli risposi “democrazia e civiltà è difendere fumatori e non in egual misura”…
Usciamo dal Pub e ci dirigiamo nel B&B dove ci spariamo una santa doccia, smette di piovere ma il tempo è molto incerto, saremmo voluti andare sul mare a mangiare ma…
Ma un cazzo andiamo lo stesso ehhehe!!!
Pigliamo le motorette e via, passando in mezzo ad un sacco di eoliche finiamo a Knokke-Heist a 4/5 km. dall’Olanda.
Cerchiamo un posto in riva al mare per mangiare, la città è deserta…
Guardiamo i prezzi abbastanza proibitivi ma alla fine entriamo da uno che solo dopo averlo guardato mi ha fatto pensare “che faccia da cazzo che ha questo…”.
Infatti appena ci vede entrare con i caschi ci guarda da barboni, ci fa sedere e ci rifila le liste, poi viene ad ordinare gli chiedo il menù turistico più alto (da 40,00 euro!) per non fare il pezzente e mi risponde che il menù turistico si può ordinare fino alle 21,00 ed erano già le 21,10…
Quanto mi sta sulle palle questo…
Un po stizzito ci chiede se desideriamo nel frattempo un aperitivo, gli rispondo sorridente in italiano “sai dove te lo metto l’aperitivo?”, prende e se ne va, secondo me era un ItaloBelga ma non voleva farsi scorpire…
Alla fine, visto che era stato così simpatico mi alzo in piedi e dico agli alti di alzarsi, arriviamo alla porta ed il tizio aveva già i caschi in mano, ma pensa…
Muori te e il tuo ristorante!
Andiamo in un altro posto un po più isolato, magia, due ragazzi semplici e sorridenti ci accolgono alla porta, questo è buon segno, qui se magnaaaaa!!!
Ordiniamo l’impossibile, cozze cotte nel latte con un intruglio di cipolla, sedano e prezzemolo, DIVINE!!!
Poi passiamo ai piatti di pesce sperando di aver ordinato qualcosa di sensato…
INCREDIBILE, piattazzi pazzeschi, squisiti e belli da vedere, vinello bianco da sballo, panza mia fatti capanna!!!
Il ragazzo che ci serviva era splendidamente simpatico, ad ogni cosa che portava aggiungeva al suo sorriso un bel “eeeee voiiiillllaaa” (con la stessa cadenza di vaaaaaaa bene di Ranzani Marco made by Cantù), ho dovuto slacciare completamente i pantaloni, a momenti ci lasciamo le cotenne da quanto abbiamo mangiato!!!
Prima di uscire lo salutiamo e gli diamo anche una mancia, alla faccia di quel lebbroso di prima, ciao amigu!!!
Appena usciti sale un vento fortissimo, facciamo fatica ad arrivare alle moto, pork!
Con la mia fida California inclinata di 45 gradi un secondo a destra, un secondo a sinistra, con uno sforzo immane arriviamo al B&B, cazzarola che vento, speriamo che domattina smetta, buona notte, tutti secchi come sassi dopo pochi secondi.
La mattina una bella colazione con del burro talmente giallo che appena lo mettevi in bocca ti usciva da sotto il tavolo il dottore per dirti che il colesterolo era alle stelle, ma sti cazz!
Il contachilometri segna… bho mi son dimenticato, sarà stata colpa della panza che mi scoppiava ancora da ieri sera ehheh… :¬)
Ripartiamo verso Bruxelles, una lotta contro il vento e l’acqua, non poteva andare “sempre” bene!
Una volta arrivati parcheggiamo di sgamo dietro il Teatre Royale de la Monnaie a due passi dal centro.
Scrocchiamo impunemente delle Sprite regalate davanti un negozio.
Il tempo non ci da tregua, continua a piovere, poi smette, poi vento, poi piove e così via…
Arriviamo nella stupenda Piazza Grande che in alcuni periodi dell’anno viene decorata completamente con dei fiori, bellissima…
Appena ci metto piede una strana sensazione mi assale, faccio un tuffo in dietro con la memoria, a circa 12 anni fa…
Avevo 18 anni, dopo aver preso in “prestito” la Guzzi V35 di mio padre e dopo aver convinto un mio amico con una Honda 350 partivamo per la Francia senza nessuna destinazione, era il periodo che si arrivava ad un incrocio e tiravamo una monetina per andare a destra o sinistra…
Mi ricordo come se fosse ieri, il mio amico non era un gran viaggiatore, da Marsiglia a Parigi decido di fare una tirata dicendogli che ci saremmo fermati per strada a dormire su qualche panchina…
Le moto stracariche all’inverosimile con zaino sulla sella e cuscino di casa a fare da schienale con pentole attaccate fuori con dei lacci, senza orologi, senza cellulari, senza mappe stradali, ma con tanta, tanta spensieratezza, ma chi ci fermava…
Viaggiammo tutta notte dopo la notte prima a ubriacarci e tentare di sedurre delle francesi, non abbiamo neanche dormito un’ora…
Dopo tutto il giorno in viaggio arriva la notte, lui continuava a chiedermi “ma quando ci fermiamo??” ed io “tranquillo tra un po…”, poi esce il sole e lui stizzito mi richiede “ma è l’alba quando vuoi fermarti??”, ehhehe io prestigiatore gli ho fatto credere che “da queste parti il sole sorge di notte, è ancora presto per fermarci…” muhuhauhahaaaa!!!
Ci fermiamo a Parigi stanchi morti, montiamo la tenda, mangiamo e diciamo “facciamo un pisolino poi visita alla città…”, non ci crederete ma ci siamo svegliati che era buoi ed abbiam detto “vabbo la visitiamo domani…” ed invece abbiamo dormito la notte, tutto il giorno e ci siamo svegliati il giorno dopo ancora!!! ehhehehe!!!!
Il V35 aveva avuto dei problemi che dopo Parigi si accentuarono, andammo a Calais convinti di attraversare la manica per andare a trovare un tizio che conosceva il mio amico ma arrivati li ci siam guardati nel portafoglio e abbiam deciso di fare rientro a casa perchè i fondi erano quasi finiti…
Ripartiamo e vediamo un cartello strano con scritto “Bruxelles”, mmmm, mi chiede “ma dove cazzo sta Bruxelles??” ed io “Boh, credo in Belgio, andiamo??”, e lui “ok, anduma a ved sto Bruxelles!!!”
Una volta arrivati giriamo per due ore per cercare un campeggio, mi fermo disperato sul ciglio della strada e come per magia si ferma una macchina belga…
Il tizio tira giù il finestrino e in italiano ci dice “avete bisogno di aiuto??”, minchia la manna!!!
Alla fine il tizio ci porta in uno spiazzo dove l’indomani ci sarebbe stato un motoraduno internazionale, alla sera ci porta a magnare ed offre lui, che culo raga!
Il giorno dopo viene a prenderci e ci fa da guida dentro la città, ci offre da bere e verso sera ci riporta allo spiazzo…
C’erano i classici motociclisti budrillissimi con barba e vestiti di pelle, quelli che farebbero paura a chiunque, venivano dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra…
Io ero il più giovane, con la moto più piccola e quello che veniva da più lontano…
Mi prendevano uno per parte, mi sollevavano e mi obbligavano a bere a loro spese, una piomba memorabile, gente stupenda!
Mi hanno premiato, ci hanno fatto spalmare nutella e panna su qualche donna e poi a nanna…
Che giornate memorabili e che gran CULO! Ciao amicici :¬)
Indimenticabile, quanto pagherei per rifare le cagate che ho fatto allora senza dover pensare a nulla…
Vabbo, ritorniamo a noi…
Visitiamo la piazza e ci dirigiamo alla cosa meno bella ma più famosa della città, il Manneken Piss, una statuetta raffigurante un bambino che piscia in una fontana, c’è un casino strano….
La statua è coperta da una bandiera e ci son degli ubriachi che vuotano delle bottiglie di sidro in una bacinella, ma che cazzè?
Uno di fianco a me dice in spagnolo qualcosa del tipo “siamo dell’Asturia e siamo qua per festeggiare…”, ma che cazzo è sta Asturia, togliete sta bandiera dalle palle che devo fotografare!
Si mette a piovere, io e Jeans troviamo riparo sotto l’ombrello a scrocco di dei Japponesi (stanno ovunque), arrivano delle cornamuse, una folla pazzesca con delle bandiere svolazzanti…
Para, paraparaparaaaaa….. Tolgono la badiera dai maroni e scoprono il bambino a cui avevano collegato la bacinella di sidro, noooo…
Lo fanno pisciare sidro e ci riempiono i bicchieri per festeggiare!!!
Finita la festa gabbato lu santo diceva un proverbio, dopo aver visto codesta festa spagnola in quel di Bruxelles vaghiamo per le viuzze della città e ci accampiamo in una Brasserie per deliziare la nostra ventrazza…
E così sia, altra ottima magnata e bevuta delle migliori birre belghe, spettacolo.
Altro giretto per la città e poi alle moto “dai piccola non fare l’offesa ti ho lasciato da sola per poco, adesso andiamo a farci un bel giro è…?”, il mio cancello ha sempre bisogno di qualche coccola…
E intanto piove (caz!)…
Tagliamo la città per andare a vedere l’Europarlamento e andare a mostrare le natiche a quei burocrati fannulloni dei miei maroni…
Viva la Francia e l’Olanda, viva sopratutto perchè la democrazia gli fa scegliere non come noi che i Signori Prodi e Berlusconi ci hanno fatto digerire l’annessione prima e la costituzione dopo senza averlo chiesto al popolo, aaaaaaa lasciamo stare va!
Per fortuna loro un incidente nel mezzo della città ci fa deviare e per non ritardare ulteriormente ci dirigiamo verso l’autostrada direzione Luxemburgo…
Procediamo a passo d’uomo per colpa del solito vento maligno accompagnato da un’abbondante pioggia che non poteva mancare!
Faticosamente superiamo Luxemburgo e finiamo per cercare riparo in un paesino in Germania.
Nel primo albergo i nostri zainetti incaricati di chiedere i prezzi (chissà perchè le donne hanno sempre le braccine ehhe), si trovano un tizio ubriaco con la patta giù che guardando uno schedario delle presenze completamente bianco continuava a dirgli “double room, mmmm, double room, niet!”, ma vai immona!
Cerchiamo ancora ed alla fine raggiunti nuovamente dalla pioggia troviamo un bel posticino vicino a Saarbrucken con ristorante annesso…
Ci sfondiamo per l’ennesima volta, patate al forno, patate fritte, insalate con dentro il mondo, wurstel, zuppe di asparagi e formaggio, carne di maiale con funghi e sughetto libidinoso e vaiiiii con un bel paio di medie di buona birra tedesca, marò la panza che mi supplica pietà heheh…
Andiamo a dormire secchi e ci alziamo relativamente tardi per farci una bella colazione “dimagrante” tipica tedesca!!!
Il contachilometri segna 98991 km., si riparte direzione casa…
Il tempo è incerto e il vento ci tortura…
In tempi abbastanza umani superiamo Strasburgo e rientriamo in Germania, noto nuovamente il cartello con i limiti dello stato, autostrada velocità CONSIGLIATA 130, la civiltà la si nota anche da questo, la gente non esagera, sorpassa e si mette sulla destra, nessuno che ti arriva a culo e nessuno che ti lampeggia da dietro come un cojone…
E’ chiaro, qui se fai il pirla ti segano le gambe ma poi la maggior parte della gente che fa le cose con civiltà e coscenza non deve subire le regole imposte per pochi, bisognerebbe rifletterci un po…
Ci fermiamo a magnare in Svizzera, poi decidiamo invece di fare ritorno per il Gottardo e Milano di rifare la strada dell’andata per farci l’ultima sfogata di moto su per le montagne.
Questa volta Facciamo il SustenPass (2259 mt.) e il GrimselPass (2165 mt.), fa un freddo cane e con il vento fa ancora più freddo, i bordi delle strade son piene di neve e i nostri zainetti inveiscono contro di noi!
Passiamo nuovamente il Sempione e rientriamo in Italia, neanche a dirlo subito una marea di idioti che lampeggiano e ci arrivano a mezzo metro dalle moto a 130 km/h, siamo proprio in Italia…
Ci fermiamo a Villadossola per una pizza e ritono a casa…
Il contachilometri segna 99745 km., dopo 2472 km. facciamo ritorno a casa, stanchi morti ma molto più pieni (anche di panza)!!!