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23° Incontro di Primavera – Aquile a Piombino, Roxxana

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di Roxxana

 

Amore cosmico e promiscuo

Confesso, Vostro Onore!
Questa formula di alloggio in promiscuità con estranei, in origine mi lasciava assai dubbiosa e perplessa; il mio marito essendo di indole assai più riservata di me anche fosse stato privo della parola, esprimeva in viso tutte le sue riserve all’ipotesi di condividere l’alloggio con estranei.
Potranno capire, Signori della Giuria, il nostro disappunto nell’ apprendere all’arrivo che nel nostro alloggio eravamo capitati con ben due Biemmevuisti, lei con una NineT e lui con addirittura (perdonate, debbo nominarlo) il GS 1200, oltre al rassicurante Norge bianco di Saiot/Francesco.
Ebbene, la potenza dell’Amore Cosmico ha operato: è incontrovertibile! Nel tempo e nello spazio condivisi abbiamo sperimentato l’arte inconsueta di una buona socializzazione.
Come non riportare poi il comico siparietto del bungalow in cui un preoccupatissimo Ivan il Bergamasco si ritrovava in un letto matrimoniale ad attendere l’arrivo -il giorno dopo- di tal Giuliano lo Spezzino?
Ho visto il terrore nei suoi occhi, immaginando la reazione orripilata del mio collega di moderazione quando sarebbe arrivato.
Vabbè l’Amore Cosmico, vabbè la socializzazione ma la cosa stava sfuggendo di mano; la direzione ha rimediato appena in tempo con l’aggiunta di un letto singolo, ma lo spettacolo della tragedia di Ivan e Giuliano prima dell’intervento del Deus ex Machina valeva il biglietto.

Nuvole coreografiche

Chiediamo perdono alla Corte ed alla Società per la sfacciata fortuna di cui abbiamo profittato riguardo alla disposizione della copertura nuvolosa e fenomeni connessi.
Se giovedì l’arrivo a Massa Marittima e il giro dopo pranzo ci hanno fatto il dispettuccio di lievi spruzzate di pioggia, tali da non imporre nemmeno l’uso delle tute impermeabili, abbiamo avuto sopra le nostre giornate e serate -tutte all’aperto- coreografie di nuvole che si addensavano e disperdevano, recando vento fresco e secco.
Lo immagino cosa potete pensare di noi! Sfacciati a dir poco. Mentre piogge torrenziali flagellavano le regioni intorno, soprattutto a nord, noi abbiamo fatto anche la nuotatina post-motociclistica e l’ idromassaggio in piscina. Ma vorreste accusarci di essere mariuoli per questo? Vi invito Signori, a considerare invece il nostro prezioso ruolo di eliófori nella zona prescelta per l’Incontro.

Dei luoghi e dei percorsi

Chiedo venia se non mi dilungo, ma dei luoghi troppo ci sarebbe da dire! Di Massa Marittima e dell’ Albero della Fecondità affrescato -o si può dire “affrescazzato”? (Allargare l’immagine e guardare sui rami…) – nella loggia; delle fumarole -respiro ardente della Terra- che alimentano centrali elettriche; delle miniere un po’ ovunque e di Niccioleta, per me ricordo di una strada splendida da godere in moto, per la storia ricordo di una delle troppe crudeltà nazifasciste. Dovrei dire di San Galgano e dell’Eremo ove è conficcata nella roccia una spada, ma il custode -bontà sua- ci ha chiuso la porta in faccia a cinque minuti dall’ora di chiusura.
Dovrei dire di Campiglia Marittima erta sull’altura, di Gerfalco tra i boschi e delle poiane maestose che ci hanno guardati dal cielo mentre impegnavamo le gomme e i motori su curve – e qui confesso senza alcun pentimento- irresistibili.
Quest’anno ho fatto l’asina; non ho studiato i percorsi, nè stampato cartine, né caricato mappe, impostato navigatori, niente. Mi sono attaccata alla coda di un apripista e via appresso, a testa leggera.
Ticcio è stato perfetto; poi Luca, poi ho importunato anche Goffredo.
Solo il rammarico di non aver osato venerdì, tentare di seguire Vladimiro, che per una volta aveva optato per un passo quasi umano; mi sono persa i 20 km di sterrato + guado di torrente; ben mi sta, punizione per aver scocciato il mondo con il mio ritornello: “Facciamo un po’ di sterrato?”
Forse per contentare me, Ticcio ha infilato una strada che aveva un vago ricordo di asfalto e su cui credo di essere stata l’unica a divertirmi un po’; e sarei andata più veloce ma non volevo sorpassare la Ducati Supersport e la MGX-21 davanti a me, per non sembrare un’ esaltata.

Musica!

Vostro Onore, vi sono testimoni quindi non negherò che sabato sera ho ballato, battuto le mani, approfittato dell’ open bar, senza tenere conto dei limiti della mia età e forma fisica. Il fatto è che quei quattro ragazzi suonavano dannatamente bene e ci hanno coinvolti tutti!
Lorenzo – nel gruppo, il basso ma alto- ha portato nuova musica e nuovi musicisti ad animare il tradizionale concerto del sabato sera, chissà se anche un po’ di guzzismo lo avranno assaggiato anche loro. Oltre all’ “odore di Guzzi” preso da papà Ticcio, dico.
Se ho esagerato a bere e ballare – o meglio, agitarmi – sono già stata punita dal mio polpaccio che mi ha fatta zoppicare quattro giorni.

Insomma, mi assumo le mie responsabilità: a quest’incontro a Piombino c’ero e mi sono divertita e ci aggiungiamo l’apologia di reato? Lo consiglierei a tutti! Ecco, l’ho detto.